Cronologia degli eventi sismici disastrosi in Calabria con rilevante impatto sui beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici, etnoantropologici e archeologici.
La Calabria è una delle regioni più sismiche d'Italia come frequenza e intensità dei terremoti. Nell'elenco sono compresi gli eventi sismici di magnitudo superiori al grado 5° della scala Richter con epicentro registrato in territorio calabro o nella vicina Sicilia o nel bacino del Mediterraneo o causati dallo scorrimento della Placca africana che hanno interessato la regione negli ultimi due millenni con rilevante impatto sui beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici, etnoantropologici e archeologici delle località interessate. Per una ricerca mirata ed esaustiva si rimanda all'elenco Storico dei Terremoti.[1][2]
la scala Mercalli è espressa in unità che distinguono il grado degli "effetti" distruttivi sui manufatti.
la scala Richter è espressa in unità che distinguono il grado della "causa" che ha generato gli effetti distruttivi sui manufatti, espressa in energia sviluppata e liberata dallo scoppio di un quantitativo predefinito di tonnellate di tritolo.
Il criterio di valutazione è formalmente e sostanzialmente diverso. Un terremoto di potenza pari a quello del 1908 nello Stretto di Messina secondo la scala Mercalli non sarebbe preso in considerazione e classificabile in una zona desertica in quanto non produce distruzioni quantificabili e visibili ma, comporta ugualmente gravi danni incidendo sulla variazione dell'asse terrestre con conseguenze inimmaginabili sull'alternarsi giorno notte, sull'avvicendarsi delle stagioni. Altresì, un terremoto sottomarino origina onde anomale che riversano la loro energia sulle coste limitrofe indipendentemente dalla presenza di manufatti o centri abitati.
Il terremoto provoca distruzioni a Reggio Calabria, Messina, Tindari, nelle Isole Eolie, interessa tutta la costa tirrenica nord del messinese. Il maremoto derivante interessò l'area dello Stretto di Messina, radendo al suolo Messina e Reggio. Rinvenimenti archeologici, lapidi ed epitaffi testimoniano che l'evento tettonico provocando un'elevatissima mortalità, distrusse numerosi piccoli centri abitati e ridusse drasticamente la popolazione stanziata nell'area.
Il terremoto provoca distruzioni a Reggio Calabria e Messina. È estremamente probabile che si tratti dello stesso disastro tettonico verificatosi nel 362
Scorrimento sottomarino delle faglie del Mediterraneo orientale provocò un maremoto che devastò le coste orientali della Sicilia assieme a quelle di Grecia, Turchia, Egitto, Siria e Palestina. Dalla documentazione storica si evince che le vittime siano state circa 1.200.000. Le fonti se confermate, collocherebbero il cataclisma fra eventi catastrofici naturali di maggior portata nel bacino del Mediterraneo e dell'intero pianeta.
Terremoto con effetti distruttivi e danni su vasta scala in tutta la Sicilia probabilmente originato nel Mediterraneo, interessate le isole e le coste settentrionali dell'Africa.
Terremoto del Val di Noto del 1693. Terremoto con effetti distruttivi su vasta scala a livello regionale; riscontrati danni o distruzioni. Lo sciame sismico comincia il 9 gennaio e culmina con la scossa di magnitudo Richter 7.7 che interessa l'intera Sicilia, Calabria e isola di Malta.
Fortissimo terremoto interessa l'area tirrenica calabrese (epicentro al largo di Vibo Valentia). Distruzione dei centri di Aiello Calabro, Mottafollone, Pizzo, San Lucido, devastazione del territorio, apertura di voragini, frane. Circa 600 le vittime. Maremoto da Nicotera a Scalea con onde alte fino a sei metri.
Terremoto con effetti disastrosi per le città di Messina e Reggio Calabria e relative province. Noto come "Terremoto del 1908" o "Terremoto della Calabria meridionale-Messina". Il maremoto che ne consegue interessa tutte le coste ioniche e tirreniche siciliane e calabre affacciate sullo Stretto di Messina e contribuisce a completare l'opera distruttiva delle scosse telluriche. Il terremoto fa parte di un lunghissimo sciame sismico che interessa la Calabria e Sicilia partendo dalle scosse del 1894, 1905, 1907.
Epicentro situato nel territorio comunale di Pietrapaola (CS). Avvertito in tutta la regione e anche in Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia
N. b.:
Qualora non sia espressamente riportato per un determinato evento, il valore della scala Richter di un sisma è pari approssimativamente al corrispondente valore di un analogo terremoto di pari grado d'intensità della scala Mercalli. Essendo entrambe le scale di moderna concezione, le attribuzioni storiche dei valori sono effettuate sulla base dei danni riportati e ancora visibili o secondo i rendiconti e le testimonianze di storici, viaggiatori, geografi, cartografi e commentatori nelle rispettive epoche.
^Copia archiviata, su fondazionegiuliani.it. URL consultato il 5 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2016).
^Terremoto del 91 a.C. (Reggio Calabria), in The Catalogue of Strong Italian Earthquakes in Italy. URL consultato il 22 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
^Terremoto del 91 a.C. (Modena), in The Catalogue of Strong Italian Earthquakes in Italy. URL consultato il 22 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2017).
^abPagina 232, Antonio Mongitore, "Palermo divoto di Maria Vergine e Maria Vergine protettrice di Palermo ..." [1], Tomo primo, Palermo, Gaspare Bayona, 1719, pp. 697.
I Terremoti della Calabria Meridionale e del Messinese, Giuseppe Mercalli, Accademia dei Lincei, Roma, 1897.
Fulvio Terzi., I terremoti in Calabria dal 1783 ad oggi, in Sviluppo: rivista di studi e ricerche della Cassa di risparmio di Calabria e di Lucania, n. 25, 1980, pp. 49-66.