Terremoto del 1659 | |
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Data | 6 novembre 1659 |
Ora | 6:00 |
Magnitudo Richter | 6.5 |
Epicentro | Tra Sant'Eufemia e Squillace 38°41′45.6″N 16°15′00″E |
Stati colpiti | Regno di Napoli |
Intensità Mercalli | 8-10 scala Mercalli |
Vittime | 2.000 |
Posizione dell'epicentro
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Il terremoto del 1659 fu un sisma che colpì principalmente la Calabria il 6 novembre del 1659. Il terremoto ebbe luogo alle 6 del mattino del 6 novembre e l'epicentro è stato localizzato nell'area compresa fra i golfi di Sant'Eufemia e di Squillace[1]. L'area più colpita fu tutta la fascia tirrenica da Sant'Eufemia alla piana di Gioia Tauro; alla prima scossa (di intensità stimata fra il nono ed il decimo grado della scala Mercalli) ne seguirono altre alle 6 del giorno 7, alle 22 del 10, ed uno sciame sismico proseguito fino alla primavera successiva. Il vescovo di Catanzaro, il milanese Monsignor Filippo Visconti scrisse:
«onde necessitò tutti a fuggire dalle case e mettersi in luoghi aperti, esposti ad ingiuria dei venti, freddi e pioggia, qual seguì per due giorni molto grande.»
Poi, alle sofferenze causate dal terremoto (circa 2.000 vittime), si aggiunsero quindi i disagi causati dal maltempo prosegue infatti il vescovo:
«Il maggior travaglio si è, che andandosi incontro l'inverno e durando in Calabria il terremoto più mesi, non permette ad alcuno assicurarsi né in casa, per le dette ragioni, né in campagna per li venti vehementi e piogge»
Il terremoto causò oltre agli ingentissimi danni anche un aumento del banditismo, visto che la malavita della regione approfittò dell'abbandono dei centri abitati per darsi al saccheggio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ storing.ingv.it, http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/quake.php?01019IT . URL consultato il 17 febbraio 2021.