Statua di Khasekhemui in scisto verde
Statua di Khasekhemui in scisto verde | |
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Autore | sconosciuto |
Data | incerta; forse 2710 a.C. circa |
Materiale | scisto verde |
Dimensioni | 56,5×13,3×30 cm |
Ubicazione | Museo egizio del Cairo |
La statua di Khasekhemui in scisto verde è un'antica scultura egizia raffigurante il faraone Khasekhemui, che regnò verosimilmente dal 2740 a.C. al 2705 a.C.[1] o secondo altri, in presenza di molte incertezze, tra il 2875 a.C. e il 2790 a.C[2] - durante l'arcaica II dinastia.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Fra i più antichi esempi di statuaria egizia, e la più antica statua regale[3], dimostra già una grande maestria nella lavorazione della pietra dura. Appartiene a una coppia di statue posta dal faraone nel tempio di Ieracompoli, ove è stata rinvenuta nel 1898 da James Edward Quibell[1].
Khasekhemui è assiso su un trono dall'aspetto semplice, indossa la corona bianca (khedyet) dell'Alto Egitto e il mantello bianco della festa giubilare sed, con la quale il Paese celebrava un ringiovanimento del sovrano a partire dal suo 30º anno di regno. La mano destra è chiusa e poggia sulla coscia mentre la mano sinistra risiede sul cavo cubitale destro; entrambe impugnavano originariamente scettri oggi perduti. I piedi nudi poggiano su una pedana[1][3]. L'intera porzione destra della testa e della corona è andata perduta e il naso manca completamente, ma la parte rimanente lascia intuire l'abilità ritrattistica dell'esecutore, con gli occhi e gli angoli della bocca resi plasticamente[1][4].
Tutto intorno alla base della scultura compaiono inscritti numeri e simboli a indicare quanti nemici sottomise il re. Il loro numero ammonta a 47'209[1], cifra sicuramente iperbolica[3]. La pratica di evocare grandi imprese tramite oggetti e monumenti votivi era diffusa già nel Periodo predinastico dell'Egitto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Official Catalogue of the Egyptian Museum - Cairo, Verlag Philip von Zabern (ed.), Mainz (1987), reperto n°14
- ^ Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, Bompiani, Milano (2003) ISBN 88-452-5531-X p.467
- ^ a b c Abeer el-Shahawy & Farid S. Atyia, Egyptian Museum In Cairo: A Walk Through the Alleys of Ancient Egypt, Farid Atiya Press (2006) ISBN 9771721836 p.29
- ^ Aldred, De Cenival, Debono, Desroches-Noblecourt, Lauer, Leclant, Vercoutter, I faraoni. Il tempo delle piramidi, Bur (2004) ISBN 88-17-00286-0 p.175
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