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Salvatore Guidotti
Salvatore Guidotti (Napoli, 25 aprile 1836 – Napoli, 25 aprile 1903) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Salvatore Guidotti nacque e visse a Napoli. La sua esistenza fu segnata dalla morte del padre Ferdinando nel 1848 di colera. Rimasto orfano a 12 anni con la madre Giuditta Passarelli[1] la sua vita fu influenzata dalla mancanza della figura paterna.
Le sue scelte non furono sempre lineari. Guidotti amava il disegno e giovanissimo intraprese prima gli studi di architettura e poi , sotto la guida di Francesco Mancini[2] e di Filippo Palizzi[3] si dedicò allo studio della pittura senza tuttavia essere mai allievo dell'Istituto delle Belle Arti.
Del primo periodo dell'attività di pittore si ricordano: un Paesaggio di composizione esposto alla Mostra Borbonica del 1859.[4] Nel 1861 espose alla Prima Esposizione Nazionale di Firenze un paesaggio storico con Ferraù, Angelica e Rinaldo. Espose ancora vedute alla Promotrice partenopea del 1862 e del 1863.[5]
Nel 1863 incontrò la donna della sua vita, Adelaide Morvillo, figlia del notaio Raffaele[6],che sposerà dopo vent'anni di fidanzamento nell'aprile del 1883.Dalla loro unione nasce Raoul che ispira la biografia paterna scritta da Alfredo Schettini nel 1958[3]. Guidotti si dedica agli studi di giurisprudenza per 6 anni. Nel 1869 torna definitivamente alla pittura ed espone un Orlando Furioso alla Esposizione solenne della Società d'Incoraggiamento delle Belle Arti a Firenze.
Il periodo tra il 1870 e il 1887 fu molto produttivo per Guidotti, che aveva studio al Corso Vittorio Emanuele 137,anche per le commissioni del sindaco di allora il Duca di San Donato [1].Tra le opere commissionate da questi si ricorda " Il banchetto del Duca di San Donato" un grande dipinto che celebrava un banchetto offerto al Duca con oltre 50 figure illustrate[7].
Altre opere che si ricordano sono: "Sulla via di Camaldoli in Napoli" e "Ciociara" esposte a Firenze nel 1875, "Una rosa fra le spine" e "La caccia alle farfalle", presentate a Napoli nel 1877. Espose senza interruzione alla Promotrice Salvator Rosa di Napoli dal 1880 al 1902 e a Genova dal 1875 al 1887. Nel 1883 presentò a Roma "La visita alla dogana". Fu professore di disegno alle scuola serale di San Giovanni a Carbonara e amico di Gioacchino Toma[8]. Morì il 25 aprile del 1903.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pagina 8 della biografia scritta da A. Schettini
- ^ Istituto Matteucci: Salvatore Guidotti, su istitutomatteucci.it.
- ^ a b Schettini Alfredo, Un Pittore dell'Ottocento Salvatore Guidotti, Napoli, SAV, 1958.
- ^ Dalla biografia di Salvatore Guidotti dell'Istituto Matteucci
- ^ Biografia di Salvatore Guidotti Pittori a Napoli nell'Ottocento Roberto Rinaldi Libri Napoli 2001
- ^ Pag. 8 A Schettini testo cit.
- ^ Pag 21 A.Schettini testo cit.
- ^ Pag 18 A.Schettini testo cit.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- 2 Alfredo Schettini. Un pittore dell'Ottocento: Salvatore Guidotti, Napoli, SAV, 1958
- Dizionario degli Artisti Italiani Viventi: pittori, scultori, e Architetti, da Angelo de Gubernatis, Firenze, Tipi dei Successori Le Monnier, 1889, p. 245
- Roberto Rinaldi Pittori a Napoli nell'Ottocento, Napoli, Libri&Libri, 2001
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salvatore Guidotti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | Europeana agent/base/143686 |
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