Salticus scenicus
Ragno arlecchino | |
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Esemplare maschio di S. scenicus | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Arachnida |
Ordine | Araneae |
Sottordine | Araneomorphae |
Superfamiglia | Salticoidea |
Famiglia | Salticidae |
Sottofamiglia | Salticinae |
(clade) | Salticoida |
(clade) | Saltafresia |
(clade) | Simonida |
Tribù | Salticini |
Genere | Salticus |
Specie | S. scenicus |
Nomenclatura binomiale | |
Salticus scenicus Clerck, 1757 | |
Sinonimi | |
vedi testo | |
Nomi comuni | |
ragno arlecchino, ragno zebra |
Il ragno arlecchino[1] o ragno zebra (Salticus scenicus (Clerck, 1757)) è un ragno saltatore comune nell'emisfero settentrionale. Il suo nome comune si riferisce alla vivida colorazione bianco-nera,[2] mentre il nome scientifico deriva da Salticus, dal latino per “salto”, e dal greco scenicus, che si traduce in “teatrale” o “di un luogo decorativo”, in riferimento alla vistosa colorazione zebrata della specie.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Le femmine di ragno zebra sono lunghe 5–9 mm, mentre i maschi sono lunghi 5–6 mm.[4] I ragni zebra maschi hanno cheliceri decisamente più grandi delle femmine. I ragni della famiglia Salticidae hanno occhi mediani anteriori particolarmente grandi, sebbene anche gli occhi laterali anteriori e posteriori siano grandi se confrontati con gli occhi mediani posteriori molto piccoli. In totale presentano otto occhi, di cui i più grandi sono quelli mediani anteriori, responsabili principalmente della loro eccellente visione binoculare. I ragni sono neri con peli bianchi che formano strisce.[4]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]I ragni zebra sono diffusi in tutta l'Europa, il Nord America,[4] e l'Asia settentrionale,[5] dove si trovano in tutto l'Olartico.
Questa specie è naturalmente associata ad habitat aperti come pareti rocciose, spiagge di ciottoli e occasionalmente tronchi di alberi.[6] A causa della loro preferenza per gli habitat aperti e verticali, spesso vivono in prossimità degli esseri umani in contesti urbani quali le recinzioni dei giardini e i muri degli edifici.[7] È noto che i ragni entrano anche nelle case, dove spesso possono essere trovati a vivere negli angoli dei davanzali delle finestre.[8]
Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Dieta
[modifica | modifica wikitesto]I ragni zebra tendono a cacciare ragni più piccoli e altri artropodi. Sono stati osservati mentre si nutrivano di zanzare lunghe quasi il doppio di loro. Sono stati anche osservati mentre catturavano prede lunghe fino a 3 volte la lunghezza del ragno stesso, come alcune specie più piccole di falena. Come altri ragni saltatori, questi ragni usano i loro grandi occhi anteriori per localizzare e seguire le loro prede. Si muovono lentamente verso la preda finché non sono abbastanza vicini da poterle balzare addosso; il loro comportamento di caccia è stato descritto come simile a quello dei gatti. Grazie alla loro vista acuta, riescono a valutare con precisione le distanze da coprire saltando.
Caccia
[modifica | modifica wikitesto]Si orientano verso la preda individuata dai loro occhi laterali ogni volta che l'angolo sotteso da tale preda supera i 5,5°. La velocità della preda non è coinvolta nella determinazione della distanza reattiva, ma solo gli oggetti in movimento determinano l'orientamento. La probabilità che l'orientamento sia seguito dall'inseguimento è in funzione sia delle dimensioni della preda che della sua velocità. La velocità del ragno zebra diminuisce progressivamente man mano che si avvicina alla preda (stazionaria).[9]
Prima di saltare, i ragni arlecchino incollano un filo di seta alla superficie da cui stanno saltando, in modo che se non raggiungono il bersaglio, possono risalire lungo il filo e riprovare. Tuttavia, possono anche calarsi con un filo di seta se vogliono scendere in sicurezza da una certa altezza; ad esempio sono stati documentati mentre si calavano dai soffitti. Ignorano gli insetti poco appetitosi come le formiche.
Non ci sono muscoli estensori nelle "articolazioni a cerniera" delle zampe del ragno; l'estensione delle articolazioni nelle zampe è controllata dalla pressione sanguigna emocelica. La prova più significativa che questa estensione sia dovuta a forze idrauliche è che le spine delle zampe si erigono durante il salto, a causa dell'aumento della pressione corporea, elemento che può essere riscontrato in molti ragni. Il salto del ragno zebra è dovuto quasi interamente al rapido raddrizzamento del quarto paio di zampe. La velocità media del salto è stimata tra i 0,64 e il 0,79 m/s.[10]
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie si riproduce durante i mesi primaverili ed estivi.[11] Quando un ragno maschio e una femmina si incontrano, il maschio esegue una danza di corteggiamento. La danza consiste nell'agitare le zampe anteriori, i pedipalpi, e muovere l'addome su e giù.[11][12] Durante la danza del corteggiamento i maschi usano le loro striature per segnalare che desiderano accoppiarsi con la femmina.[5] Il rituale del corteggiamento si basa molto sulla vista.[12] Quanto migliore è la danza, tanto più è probabile che la femmina voglia accoppiarsi. I maschi devono fare attenzione quando si avvicinano a una femmina perché possono rischiare di essere attaccati o addirittura scambiati per una specie preda.[5] Se la femmina è impressionata dalla danza del maschio, gli permetterà di avvicinarsi.[8] La femmina si accovaccia e permette al maschio di salirle sopra.[11] I ragni maschi utilizzano un paio di appendici simili a zampe chiamate pedipalpi per trasferire lo sperma alla femmina durante il processo di accoppiamento.[5] Le femmine rimangono con le loro sacche di uova e sorvegliano i piccoli dopo la schiusa. Dopo che i ragnetti hanno subito la loro seconda muta lasciano la madre e diventano autonomi.[11]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Salticus scenicus è stato uno dei ragni inclusi nell'opera del 1757 di Carl Alexander Clerck Svenska Spindlar / Aranei Suecici, il punto di partenza per la nomenclatura dei ragni nella nomenclatura zoologica.[13] Clerck originariamente chiamò la specie Araneus scenicus, e Carlo Linneo, nell'edizione del 1758 del Systema Naturae, la chiamò Aranea scenica; l'epiteto specifico scenicus significa "attore".[14] Da allora sono stati pubblicati numerosi sinonimi:[13]
- Araneus scenicus
- Aranea scenica
- Aranea albo-fasciata
- Aranea fulvata
- Attus scenicus
- Attus candefactus
- Epiblemum faustum
- Attus scenicoides
- Calliethera histrionica
- Calliethera scenica
- Calliethera aulica
- Salticus albovittatus
- Attus histrionicus
- Callithera alpina
- Callietherus histrionicus
- Epiblemum histrionicum
- Salticus histrionicus
- Epiblemum scenicum
- Calliethera goberti
- Calliethera albovittata
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ragno arlecchino (Salticus scenicus) | Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, su www.parcoabruzzo.it. URL consultato il 20 agosto 2024.
- ^ (EN) Michael J. Roberts, The Spiders of Great Britain and Ireland: Atypidae - Theridiosomatidae (Volume 1), Colchester, Harley Books, 1993, ISBN 9780946589050.
- ^ (EN) H.D. Cameron, An etymological dictionary of North names, in Ubick, D.; Paquin, P.; Cushing, P.E.; Roth, V. (a cura di), Spiders of North America: an identification manual., New Hampshire, American Arachnological Society, 2005, p. 73, ISBN 978-0977143900.
- ^ a b c (EN) Zebra spider (Salticus scenicus), su ARKive. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2010).
- ^ a b c d (EN) Salticus scenicus (Clerck, 1757), su species.nbnatlas.org. URL consultato il 17 aprile 2022.
- ^ (EN) Summary for Salticus scenicus (Araneae), su British Spiders, 17 aprile 2022. URL consultato il 17 aprile 2022.
- ^ (EN) Lawrence Bee, Geoff Oxford e Helen Smith, Britain's Spiders: A Field Guide, Fully Revised and Updated Second, Princeton University Press, 2020, p. 42, ISBN 9780691211800, OCLC 1230909843.
- ^ a b (EN) James Duncan, Species of the day: Zebra Spider, su Sussex Wildlife Trust, 5 maggio 2020. URL consultato il 17 aprile 2022.
- ^ (EN) Lawrence M. Dill, Predatory behavior of the zebra spider, Salticus scenicus (Araneae: Salticidae, in Canadian Journal of Zoology, vol. 53, n. 9, 1975, pp. 1284–1289, DOI:10.1139/z75-153.
- ^ (EN) D. A. Parry e R. H. J. Brown, The jumping mechanism of salticid spiders (PDF), in Journal of Experimental Biology, vol. 36, n. 4, 1959, pp. 654–664, DOI:10.1242/jeb.36.4.654.
- ^ a b c d (EN) Salticus scenicus, su animaldiversity.org/, 29 aprile 2022. URL consultato il 29 aprile 2022.
- ^ a b (EN) Zebra spider, su eol.org. URL consultato il 29 aprile 2022.
- ^ a b (EN) Norman I. Platnick, Salticidae, su The World Spider Catalog, Version 11.0, American Museum of Natural History, 7 giugno 2010.
- ^ (EN) Nick Loven, Salticus scenicus, su Nick's Spiders of Britain and Europe. URL consultato il 22 settembre 2010.
Altri progetti
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