Coordinate: 44°18′55.47″N 9°59′39.92″E

Museo archivio della memoria

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Museo archivio della memoria
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàBagnone
IndirizzoPiazza Marconi 7 e Piazza Guglielmo Marconi 7, 54021 Bagnone
Coordinate44°18′55.47″N 9°59′39.92″E
Caratteristiche
Tipomuseo etnografico
Periodo storico collezioniXX secolo
Istituzione2004
ProprietàComune di Bagnone
DirettoreFrancesca Guastalli
Visitatori4 720 (2022)
Sito web

Il Museo archivio della memoria, anche conosciuto con l'acronimo MAM, è un archivio della memoria scritta ed orale che si trova a Bagnone in Lunigiana.

Inizia la sua attività nel 2004 con la partecipazione del Comune di Bagnone al progetto della Regione Toscana La Toscana e Le Americhe, sviluppato in collaborazione con l’Università di Firenze, sotto la direzione scientifica di Adriana Dadà, docente di storia all'Università di Firenze. Dall'anno successivo diventa parte dei percorsi culturali e turistici della zona[1].

Il museo è finalizzato a documentare la particolare storia di quel territorio segnato da secoli dalla emigrazione. Dalla Lunigiana e da Bagnone in particolare, dalla fine del ‘700, ci sono stati massicci spostamenti di uomini, donne e bambini, dapprima verso le aree limitrofe, poi in ogni zona d’Europa, dando vita a grosse comunità di conterranei, in Francia, Svizzera ed Inghilterra e anche nelle Americhe. L’inserimento di intere famiglia in altre aree del mondo è stato fatto mantenendo stretti rapporti con la terra di origine, determinando circolarità di esperienze, sia individuali che sociali. Ma l'emigrazione fissa o stagionale, è il carattere saliente di queste zone. Caratteristica la figura del barsan[2], appellativo assegnato a chi, donna o uomo, si spostava dall’area appenninica per raggiungere altre sedi di lavoro. In questo caso la località più vicina ed economicamente più sviluppata era l’area bresciana, che in dialetto veniva chiamata appunto barsana.

Il MAM è un istituto culturale che riunisce i materiali dell’Archivio storico comunale[3] e quelli provenienti da archivi familiari, fotografie, documenti, videointerviste ecc., raccolti a seguito di progetti promossi dal MAM. Tra gli archivi fotografici presenti si segnala l'archivio fotografico di Paolo Raffaelli.[4]

È collocato nel palazzo della Cultura a Bagnone. Si trova sulla via Francigena.

La raccolta di testimonianze dirette è avvenuta con il metodo della storia orale e con il coinvolgimento di istituzioni scolastiche attraverso laboratori di formazione storica e laboratori teatrali, con la partecipazione di associazioni culturali locali e altre strutture e servizi museali locali (il Museo etnografico di Villafranca in Lunigiana, il Museo-Archivio Malaspina di Mulazzo, il Museo dell’Emigrazione di Lusuolo, etc.). Sono state utilizzate fonti archivistiche pubbliche e private, oltre che fonti orali. Per queste ultime e a sostegno di un progetto che va a indagare una memoria “rimossa” e difficilmente accettabile (guerra, lutti, emigrazione), sono stati utilizzati anche gli strumenti della psicologia sociale.

Sono disponibili presso il museo molti dei materiali prodotti e documenti raccolti in occasione delle ricerche da cittadini e cittadine della zona.

La memoria ritrovata

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La memoria ritrovata: donne, uomini e bambini della Lunigiana fra guerra e dopoguerra. è una ricerca di fonti documentarie, fotografiche ed orali che permettono la ricostruzione della vita del territorio.

Donne di Lunigiana

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La ricerca indaga il mondo femminile attraverso i temi del lavoro, dei diritti, dei movimenti e della politica, dal dopoguerra ad oggi, e si sviluppa col progetto didattico Vite oltre confine e il laboratorio storico-teatrale Valigie di cartone, che ha comportato scrittura del testo e realizzazione di uno spettacolo con scuole medie superiori.

Migranti ieri e oggi

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La ricerca inserisce l'esperienza migratoria della comunità di Bagnone nella storia delle migrazioni che hanno coinvolto ora “noi” ora “altri”. La ricerca sui barsan e i vu' cumprà ha portato a dare dignità e documentazione storica alle storie di vita di tanti lunigianesi, ma anche a riconoscere esperienze di uomini e donne che ancora oggi vivono una analoga situazione di spaesamento e speranze.

Video prodotti

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  • Donne uomini e bambini in guerra, video realizzato per la Festa della Toscana del 2004
  • Donne di Lunigiana: parte I e parte II, video 2005-2006 realizzati per la Festa della Toscana del 2006.
  • La Merica: Bagnone (Toscana) – California (U.S.A.): donne e uomini che vanno e che restano, mostra, 2005[5]
  • Barsane: interviste, di Adriana Dadà e Nancy Aluigi Nannini, video e ricerca stampata, 2006[6]
  • Migranti ieri e oggi, Bagnone 9-13 agosto 2006, mostra, laboratori, presentazioni di libri e produzione del video Da Bagnone a Casablanca: da Bruno a Omar
  • Valigie di Cartone: spettacolo teatrale, 2006[7]
  1. ^ Francesca Guastalli, Presentazione del MAM. URL consultato il 10 maggio 2020..
  2. ^ Adriana Dadà, Le Barsane e altre storie della Lunigiana, Firenze, Morgana Edizioni, 2012., DVD, 85 minuti e 20 secondi
  3. ^ Archivio Storico comunale di Bagnone, su Archiweb. URL consultato il 18 maggio 2020.
  4. ^ L'Archivi digitale Raffaelli, su archiviofotografico.archiwebmassacarrara.com. URL consultato il 16 maggio 2020.
  5. ^ Visitabile in sede, consultabile sul sito e su carta: Adriana Dadà, La Merica: Bagnone, Toscana - California, U.S.A., Morgana, 2006, ISBN 978-88-89033-14-2.
  6. ^ Adriana Dadà, Le barsane: venditrici ambulanti dalla Toscana al Nord Italia, Morgana, 2008, ISBN 978-88-89033-63-0.
  7. ^ Lo spettacolo teatrale è il risultato di un lavoro di collaborazione tra Regione Toscana, Università di Firenze, Comune di Bagnone, Porto Franco, Provincia di Massa Carrara e Istituto d'Istruzione Superiore “L. da Vinci” di Villafranca in Lunigiana. Lo spettacolo è stato rappresentato anche al festival nazionale Con_vivere tenutosi a Carrara nel settembre 2006

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN141091028 · LCCN (ENno2006118191