Mohammad Seifzadeh
Mohammad Seifzadeh (Qom, 1948) è un avvocato e attivista iraniano, imprigionato dalle autorità iraniane.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Tra i fondatori del Centro per la Difesa dei Diritti Umani in Iran, nell'ottobre 2010 viene condannato a nove anni di carceri e a un decennio di astensione dalla sua professione di avvocato,[1] colpevole secondo l'accusa di "agire contro la sicurezza nazionale".[2][3]
Riguardo questo periodo di detenzione, Seifzadeh ha affermato:[2] "Durante la mia ultima detenzione ho subito sette attacchi di cuore, al punto che ho smesso di respirare e non riuscivo più a sentire le braccia e le gambe. Le autorità carcerarie mi hanno mandato all'Organizzazione Medica Forense e nonostante i medici confermassero che avrei potuto morire se tenuto in prigione, mi hanno fatto scontare l'intera pena."
Una volta scarcerato, nel luglio 2023 torna nuovamente in carcere, condannato a un anno di prigionia[4] per aver sottoscritto una lettera ad António Guterres (Segretario generale delle Nazioni Unite), nel clima delle Proteste per la morte di Mahsa Amini.[2] L'accusa è di "propaganda contro il sistema" e "pubblicazione di menzogne per disturbare l'opinione pubblica".[4][5][6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mohammad Seifzadeh, su lawyersforlawyers.org.
- ^ a b c IRAN - L’AVVOCATO MOHAMMAD SEIFZADEH CONDANNATO PER LETTERA ALLE NAZIONI UNITE, su nessunotocchicaino.it.
- ^ Prominent Iranian Rights Lawyer Sentenced To Nine Years In Prison, su rferl.org.
- ^ a b Avvocato Mohammad Seifzadeh condannato a prigione per una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite, su esgdata.it.
- ^ Lawyer Mohammad Seifzadeh Sentenced to Prison for Letter to UN Secretary-General, su iranhr.net.
- ^ Lawyer Mohammad Seifzadeh’s One-Year Sentence Upheld on Appeal, su en-hrana.org.