Francesco Galli da Bibbiena
Francesco Galli da Bibbiena (Bologna, 1659 – Bologna, 1739) è stato un architetto italiano, appartenente alla famiglia di artisti di origine toscana dei Galli da Bibbiena.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo figlio di Giovanni Maria Galli da Bibbiena, nato a Bologna, città in cui lavorò maggiormente il padre, il 12 dicembre del 1659.
Studiò presso Lorenzo Pasinelli e Carlo Cignani e dopo aver lavorato in qualità di architetto nelle città di Piacenza, Parma e Roma divenne l'architetto ducale della città di Mantova.
Visse a Genova e Napoli prima di essere chiamato a Vienna presso il palazzo dell'Hofburg dall'imperatore Leopoldo I d'Asburgo, dove nel 1700 edificò il Große Komödiensaal ossia, la grande sala delle commedie che divenne poi il Burgtheater, il teatro di corte. Dopo un breve soggiorno in Italia e in Lorena venne richiamato a Vienna insieme al fratello Ferdinando Galli da Bibbiena dall'imperatore Giuseppe I con l'incarico di primo ingegnere teatrale, decoratore e pittore di scena. Ivi restò dal 1709 al 1712.
Nel 1687 e nel 1703[1] affrescò con l'aiuto di Ferdinando gli interni della villa Paveri Fontana di Collecchio;[2] sempre col fratello decorò nel 1696 la Sala degli Stucchi e le gallerie del piano nobile della Rocca Meli Lupi di Soragna.[3]
Successivamente costruì il teatro della città di Nancy, il Teatro Filarmonico di Verona, che fu definito da alcuni il migliore teatro italiano, ed il Teatro Alibert a Roma oggi perduto.(vedi Teatri di Roma)
Il suo ultimo incarico lo vede di ritorno a Bologna come direttore dell'Accademia Clementina.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cristina Pelagatti, Galli Bibiena, in mostra i "gioielli" nascosti, in L'Informazione, 10 ottobre 2010.
- ^ Marcheselli, pp. 96-97.
- ^ Soragna, su museidelcibo.it. URL consultato il 20 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Aa.Vv., I Galli Bibiena: una dinastia di architetti e scenografi, (a cura di) Deanna Lenzi, Wanda Bergamini, Editore Accademia Galli Bibiena, Bibbiena 1997
- Jadranka Bentini, Deanna Lenzi, I Bibiena: una famiglia europea, Marsilio, Venezia 2000
- Tiziano Marcheselli, Collecchio di una volta, Parma, Gazzetta di Parma Editore, 2008.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco Galli da Bibbiena
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bibièna, Francésco, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Francesco Galli Bibiena, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Anna Coccioli Matroviti, GALLI BIBIENA, Francesco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 51, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998.
- Francesco Galli da Bibbiena, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Opere di Francesco Galli da Bibbiena / Francesco Galli da Bibbiena (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
- (PT) Estudos sobre embadometria, estereometria e as ordens de arquitectura, 17--, presso la Biblioteca Nazionale del Portogallo
Controllo di autorità | VIAF (EN) 29601026 · ISNI (EN) 0000 0000 6646 6840 · SBN MUSV028544 · CERL cnp00649825 · Europeana agent/base/92008 · ULAN (EN) 500011677 · LCCN (EN) n90628987 · GND (DE) 130057789 · BNE (ES) XX1671586 (data) · BNF (FR) cb12311278w (data) · J9U (EN, HE) 987007454862305171 |
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