Indice
Feofan Prokopovič
Teofane arcivescovo della Chiesa ortodossa | |
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Ritratto postumo della metà del XVIII secolo | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 27 aprile 1677 a Kiev |
Consacrato vescovo | 1718 come vescovo di Pskov |
Elevato arcivescovo | 1725 come arcivescovo di Novgorod |
Deceduto | 19 marzo 1736 (59 anni) a San Pietroburgo |
Feofan Prokopovič, nato Eleazar (o Elisej) Prokopovič (in ucraino Феофан (Єлеазар, Єлисей) Прокопович (anche: Теофан Прокопович?; Kiev, 27 aprile 1677 – San Pietroburgo, 19 settembre 1736), è stato un arcivescovo ortodosso, teologo e politico russo.
Fu tra gli artefici e i promotori delle Riforme Petrine sotto lo Zar Pietro il Grande. Tra i padri fondatori della Accademia delle Scienze di San Pietroburgo, scrisse opere poetiche e sermoni in russo considerati oggi parte di quel brodo di coltura da cui poi nacque, verso la metà del Settecento, la letteratura russa in senso moderno.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Di umili origini, inizia gli studi all'Accademia mohyleana di Kiev (oggi Università Nazionale di Kyiv Mohyla) e completa la sua educazione in Volodymyr-Volyns'kyj, dove si fa greco-cattolico (uniate). Inviato in Italia visita Pavia, Bologna, Ferrara, Firenze e Pisa, fino a che, giunto a Roma, si unisce alla scuola gesuitica Collegium Romanum. Nel 1701 si rifiuta di adempiere al suo dovere e cominciare la propria attività missionaria in Ucraina e fugge invece a piedi da Roma per recarsi a Halle, all'epoca uno dei centri più importanti della Riforma. Nei tre anni successivi intraprende studi scientifici fino a che, nel 1704, torna all'Accademia mohyleana di Kiev, si rifà ortodosso e, diventato monaco, si dedica all'insegnamento e alla composizione di trattati in latino di poetica e retorica. Fatto raro per i religiosi russi dell'epoca, sarà proprio il contatto diretto con il mondo e la cultura europea, reso possibile dai suoi viaggi, a permettergli di diventare uno degli intellettuali di punta dell'Accademia. Ne diventerà il Rettore nel 1711.
Già nel 1709 uno dei suoi sermoni sulla battaglia di Poltava affascina a tal punto lo Zar Pietro il Grande, di passaggio a Kiev, che questi si ricorderà di lui e dal 1716 lo vorrà in pianta stabile alla corte di Pietroburgo.
Trasferitosi quindi nella capitale, egli diventa una sorta di eminenza grigia in grado di dare, attraverso i suoi sermoni e la sua attività paraletteraria, un fondamentale supporto etico e culturale all'attività riformatrice di Pietro il Grande, il quale non tarda a promuovere la sua scalata tra le gerarchie ecclesiastiche. Nel 1718 diverrà infatti vescovo di Pskov e, dal 1725, Arcivescovo di Novgorod.
Promotore della riforma della Chiesa ortodossa russa e tra gli artefici di quello che più tardi verrà chiamato il Santo Sinodo, la sua attività politica e riformatrice non termina con la morte di Pietro il Grande ma prosegue durante lo Zarato di Anna I di Russia (1730-1740), la cui elezione sul trono di Russia è in parte dovuta anche al lavoro svolto dietro alle quinte da Prokopovič e dagli altri intellettuali di corte a lui legati, i quali seppero frustrare i tentativi di controriforma antipetrina da parte delle famiglie vetero-boiare.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Prokopovič, Feofan, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 ottobre 2014.
- Fritz Epstein, PROKOPOVIC, Feofan, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935. URL consultato il 4 ottobre 2014.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua latina dedicata a Teofan Prokopovič
- Wikisource contiene una pagina in lingua russa dedicata a Teofan Prokopovič
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Teofan Prokopovič
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Prokopovič, Feofan, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Feofan Prokopovich, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 44386110 · ISNI (EN) 0000 0001 0893 1641 · SBN UFIV074412 · BAV 495/77307 · CERL cnp01342115 · LCCN (EN) n80145100 · GND (DE) 11859673X · BNF (FR) cb12411619n (data) · J9U (EN, HE) 987007279116505171 · NSK (HR) 000242150 |
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