Capriglio (Tizzano Val Parma)
Capriglio frazione | |
---|---|
Chiesa di San Michele | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Parma |
Comune | Tizzano Val Parma |
Territorio | |
Coordinate | 44°28′38.71″N 10°12′11.81″E |
Altitudine | 1 002 m s.l.m. |
Abitanti | 59[2] (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43028 |
Prefisso | 0521 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Capriglio è una frazione del comune di Tizzano Val Parma, in provincia di Parma.
La località dista 4,76 km dal capoluogo.[3]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Capriglio sorge alla quota di 1002 m s.l.m.,[3] sulle propaggini nord-orientali del Corno di Caneto, a est del monte Caio; a breve distanza dall'abitato in direzione sud-est è posta la località di Casagalvana,[4] situata alla quota di 1079 m s.l.m.[5] I due paesi si trovano in prossimità delle fonti del torrente Bardea,[4] affluente sinistro del torrente Enza.[6]
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo della frazione ha origine dal latino, forse dallo zoonimo Capriculum, in riferimento alla presenza di pascoli di capre,[7] oppure dal prediale Caprilius.[8]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il borgo di Capriglio fu fondato in epoca medievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 1230, quando l'Ecclesie de Caverile fu nominata nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma.[4]
L'abitato e la vicina località di Casagalvana furono in seguito accorpati nel feudo di Belvedere,[9] la cui rocca fu edificata a monte di Moragnano e Rusino nei primi anni del XV secolo, per volere del signore di Tizzano Ottobuono de' Terzi; nel 1409, in seguito all'uccisione del condottiero, il castello fu occupato da Odoardo Pallavicino, per conto del marchese di Ferrara Niccolò III d'Este.[10][11]
Nel 1441 il duca di Milano Filippo Maria Visconti investì, in riconoscenza della loro fedeltà, i fratelli Guido e Giberto Terzi del feudo di Belvedere,[12] elevato a contea nel 1450 da Francesco Sforza.[11]
Nel 1551, durante la guerra di Parma, il castello fu assaltato da Camillo Rossi e la contea fu inglobata tra i domini rossiani.[11] Nel 1666 il marchese Scipione, oberato dai debiti, fu costretto a cedere tutte le rocche appenniniche in suo possesso alla Camera Ducale di Parma,[13] che nel 1774 assegnò il feudo di Belvedere, comprendente, oltre a Capriglio e Casagalvana,[9] numerose altre località dei dintorni, al conte Giuseppe Camuti; quest'ultimo nel 1790 lo cedette, in cambio di alcune terre a Ronchetti di San Secondo, al conte Pietro Andrea Leggiadri Gallani,[14][15] che ne mantenne i diritti fino al 1805, quando i decreti napoleonici sancirono la loro abolizione nell'ex ducato di Parma e Piacenza.[14][16][4][17]
Nel 2013 tra Capriglio e Pianestolla si attivò un ampio fronte di frana, che, esteso su 100 000 ettari, interessò gran parte del fondovalle del torrente Bardea; tre anni dopo, in seguito alle copiose piogge autunnali, il movimento ripartì, lambendo il centro abitato di Capriglio e interessando la strada per Lalatta;[18] nel 2021 furono completati gli interventi di messa in sicurezza della località e della viabilità.[19]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa di San Michele
[modifica | modifica wikitesto]Menzionata per la prima volta nel 1230, la cappella di Capriglio nel 1564 fu elevata a sede di parrocchia autonoma, che tuttavia nel 1612 fu traslata nell'antico oratorio di Casagalvana; riedificata nel 1622, la chiesa di Casagalvana crollò a causa del terremoto del 1920; ricostruita in forme neoromaniche a Capriglio tra il 1930 e il 1935, fu affiancata dal campanile nel 2002. L'edificio, sviluppato su una pianta a navata unica affiancata da una cappella per lato, presenta una facciata a capanna interamente rivestita in pietra, con un portale e tre monofore ad arco a tutto sesto profondamente strombati; all'interno l'aula, coperta da una volta a botte, accoglie un olio del 1520 raffigurante la Madonna in gloria con Bambino, angeli e i santi Michele Arcangelo, Rocco e Sebastiano, attribuito a Michelangelo Anselmi.[20][21][22][23]
Oratorio della Madonna delle Neve
[modifica | modifica wikitesto]Edificato nel 1690 in sostituzione dell'antica cappella di Capriglio, l'oratorio sprofondò col tempo in stato di profondo degrado, fino a crollare parzialmente nel XXI secolo.[24][25][23]
Casa "La Provvidenza"
[modifica | modifica wikitesto]Costruita nel 1937 dai padri saveriani quale residenza estiva per gli studenti della Casa madre di Parma, tra il 1942 e il 1947 la casa divenne sede di una comunità autonoma di saveriani, che gestirono anche la vicina chiesa di San Lorenzo; ceduta dopo alcuni decenni alla parrocchia di Capriglio, fu successivamente risistemata.[26]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tavola: Popolazione residente - Parma (dettaglio loc. abitate) - Censimento 2001, ISTAT, on-line su dawinci.istat.it Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. (consultato nel gennaio 2016)
- ^ [1]
- ^ a b La Frazione di Capriglio, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ a b c d Dall'Aglio, p. 315.
- ^ La Frazione di Casagalvana, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ Zuccagni-Orlandini, pp. 489-490.
- ^ Relazione di inquadramento archeologico con schede di sito e segnalazioni, p. 11.
- ^ De Gregorio, p. 26.
- ^ a b Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, p. 65.
- ^ Relazione di inquadramento archeologico con schede di sito e segnalazioni, p. 8.
- ^ a b c PR068 - Rocca di Belvedere di Rusino a Tizzano Val Parma, su rblob.com. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ Pezzana, p. 454.
- ^ Rocca dei Rossi, su bbcc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ a b Capacchi, p. 23.
- ^ Leggiadri Gallani Pietro Andrea, su comune.parma.it. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ L'eredità napoleonica. Il Codice (PDF), su treccani.it. URL consultato il 30 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2021).
- ^ Molossi, p. 61.
- ^ Capriglio (Tizzano Val Parma) Strada per La Latta, su geo.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ Bianca Maria Sarti, Tizzano, alle battute finali l'intervento sulla grande frana di Capriglio, in parma.repubblica.it, 7 ottobre 2021. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ Dall'Aglio, pp. 316-317.
- ^ Chiesa di San Michele "Capriglio, Tizzano Val Parma", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ Madonna in gloria con Bambino, angeli ed i Santi Michele Arcangelo, Rocco e Sebastiano, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 30 agosto 2024.
- ^ a b Dall'Olio, p. 219.
- ^ Dall'Aglio, pp. 317.
- ^ Frazioni: storia e natura, su comune.tizzano-val-parma.pr.it. URL consultato il 30 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Amici del Cinquenovembre, p. 206.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Amici del Cinquenovembre, IX - Capriglio: cordiali legami confortiano/saveriani (PDF), in Parma negli anni – società civile e religiosa, Quaderno n. 20/2015, Parma, Centro Studi Confortiani Saveriani, 2016. URL consultato il 30 agosto 2024.
- Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, Archivio storico per le province parmensi, Parma, Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, 1955.
- Relazione di inquadramento archeologico con schede di sito e segnalazioni (PDF), in PSC_REL_07.2, Tizzano Val Parma, Comune di Tizzano Val Parma, luglio 2013. URL consultato il 30 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2021).
- Guglielmo Capacchi, Castelli parmigiani, Volume II, Parma, Artegrafica Silva, 1979, ISBN 2020120172065.
- Italo Dall'Aglio, La Diocesi di Parma, I Volume, Parma, Scuola Tipografica Benedettina, 1966.
- Enrico Dall'Olio, Itinerari turistici della provincia di Parma, I Volume, Parma, Artegrafica Silva, 1975.
- Giacomo De Gregorio, Studi glottologici italiani, vol. 3, Torino, Ermanno Loescher, 1903.
- Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.
- Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo secondo, Parma, Ducale Tipografia, 1842.
- Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, Italia superiore o settentrionale Parte VI, Firenze, presso gli Editori, 1839.
Voci correlate
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