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Il film si è rivelato un clamoroso tonfo al botteghino


Kenshemo il Guerraiolo

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Kenshemo il Guerraiolo è il titolo di una delle parodie prodotte dalla casa editrice Zero Press e si basa, come intuibile, sulla serie di manga e anime Ken il guerriero (Hokuto no Ken).

L'ambientazione ricalca il mondo desertico e post-apocalittico del fumetto originale, mentre dei personaggi originali ne vengono ripresi soltanto tre: Kenshiro, che diventa lo sgrammaticato "Kenshemo", dai muscoli gonfi e l'enorme mento, Raoul, che prende il nome di "Raoul Kasadei", in omaggio al noto cantante di liscio, e Shin, trasfigurato nei panni di un non meglio precisato "imperatore del mondo", che comunque appare solo nel primo albo della serie. Per il resto, la maggior parte dei personaggi sono teppisti motorizzati (invariabilmente fatti a pezzi da Kenshemo con mosse quantomeno bizzarre) e la povera gente dei villaggi che Kenshemo ha giurato di salvare a costo della vita.

Nel primo albo, Chi tocca il giallo muore, si viene a sapere che Kenshemo e il fratello Raoul sono entrambi allievi della scuola di arti marziali Katzuto (parodia di Hokuto), retta dall'inflessibile maestro Ciro Gennaro, dalle chiare origini partenopee. Kenshemo e Raoul sono due dei pochi che riescono a sopravvivere fino al termine dei corsi, ma Raoul ha un diverbio con il maestro e se ne va. Kenshemo nel cercarlo giunge a uno sperduto villaggio e nota come gli abitanti vengano schiavizzati dagli sgherri dell'imperatore: recatosi dall'imperatore in persona Kenshemo scopre come Raoul sia diventato il braccio destro del capo e abbia abbandonato la scuola Katzuto per la Kasadei. Raoul blocca Kenshemo permettendo all'imperatore di torturarlo spremendogli i punti neri, e lasciandogli sette cicatrici (controparte della costellazione dell'Orsa Maggiore di Kenshiro). Tempo dopo, Raoul manda uno dei più meritevoli allievi della scuola Kasadei, chiamato Kāma Sūtra, a sbarazzarsi del fratello, il quale però lo sconfigge e, premendogli i punti di pressione, lo trasforma in Maurizio Costanzo. Si giunge così all'epico scontro senza esclusione di colpi fra i due fratelli, che (solo apparentemente) si conclude con la riappacificazione tra i due.

Nel secondo albo, Kenshemo il guerraiolo contro Bobo, Kenshemo se la deve vedere con Bobo, l'ultimo Calziniano (parodia di Lobo lo Czarniano), un cacciatore di taglie intergalattico dall'animo gentile scaraventato sulla Terra dopo un'esplosione. Raoul decide di servirsene ingaggiandolo per uccidere Kenshemo, ma dopo un clamoroso scontro durato due giorni e due notti, nessuno dei due riesce a prevalere sull'altro. Kenshemo decide allora di utilizzare una tecnica segreta Katzuto per far ritornare Bobo alla sua galassia; la tecnica riesce e, dopo essere passato per parecchi universi in cui si riconoscono le parodie di celebri personaggi dei fumetti, Bobo casualmente si rimaterializza proprio contro i responsabili dell'esplosione che lo aveva condotto sulla Terra.

episodio 1: facciamo la conoscenza di Satoshi Imamiya (detto Sasshi) e di Arumi Asahina, due bambini amici per la pelle che vivono ad Abenobashi, il quartiere commerciale della città di Osaka. La ristrutturazione di Abenobashi è in corso e molti dei negozi storici rischiano di essere demoliti per far spazio a moderni ipermercati e simili. Ciò preoccupa le famiglie dei ragazzini che gestiscono due dei negozi più longevi del quartiere, aperti dagli anni 50: la famiglia Imamiya gestisce il bagno pubblico Kamenoyu mentre la famiglia Asahina (in particolare Nonno Masa e Papan) manda avanti il ristorante francese "Grille Pélican". In conseguenza di questo, il padre di Arumi decide di trasferirsi nell'Hokkaidō (regione nel nord del Giappone) per ampliare le opportunità di lavoro, e Sasshi è disperato perchè non vuole separarsi da lei. Mentre tornano al Grille Pélican, incontrando nel frattempo altri singolari abitanti del quartiere come il droghiere Kouhei e l'anziano travestito "zietta Aki", Sasshi e Arumi si accorgono di un fatto terribile: nonno Masa cade dal tetto del ristorante per cacciare un gatto e si sfracella al suolo, facendo cadere nel contempo una statuetta a forma di pellicano, il portafortuna del ristorante. Masa viene portato all'ospedale, ma si scopre che la statuetta era l'ultimo dei quattro talismani magici che proteggevano il quartiere: dato che gli altri tre erano già stati distrutti durante la demolizione dei vecchi edifici del quartiere, la barriera magica si rompe e Sasshi e Arumi si accorgono che la realtà attorno a loro si sta distorcendo...cosa accadrà? episodio 2: Sasshi e Arumi si ritrovano catapultati in un mondo di chiara impostazione fantasy, più precisamente che fa il verso ai [videogioco|videogames]] di ruolo e in particolare alla saga di Dragon Quest, molto popolare in Giappone (quasi a livello di Final Fantasy). Il Re e la Regina ("interpretati" da Papan e dalla "zietta" Aki) vedono Sasshi come l'eroe che libererà il regno dalla minaccia del misterioso "demone tettone" e gli consegnano una scarsa somma di denaro (come avviene in gran parte di giochi di questo tipo) per acquistare armi e oggetti magici al mercato della città, in cui troviamo Kouhei, che a quanto pare non può fare a meno di comerciare anche nei mondi paralleli. Arumi però sperpera tutte le monete d'oro acquistando un talismano da uno strano individuo dai capelli blu...Disarmato, Sasshi si getta ugualmente a capofitto nell'avventura, finendo ogni volta ucciso (fortunatamente questo è un videogame) negli incontri casuali con i mostri, tutti impersonati da MuneMune, una avvenente e piuttosto prosperosa ragazza che cerca di entrare in contatto con l'uomo dai capelli blu. Dopo essere stata sconfitta da Arumi che le tira addosso delle lumache, MuneMune accetta di fornire indicazioni ai due, che si ritrovano a fronteggiare il boss finale del dungeon magico. Grazie al talismano e al suo potere alquanto "particolare" i due bambini sconfiggono il mostro rivelandone la vera natura: un demonietto (oni) che in seguito alla sconfitta decide di rivelare loro il modo per ritornare all'Abenobashi originale. Non tutto però va come previsto...

episodio 3: Sasshi e Arumi si trovano in un'Abenobashi intergalattico situato in una base spaziale fluttuante nel cosmo. MuneMune, Sayaka e Aki impersonano le Abeno Angels, tre poliziotte spaziali decisamente poco vestite che pattugliano il quartiere alla ricerca di criminali, tra cui il misterioso uomo dai capelli blu. L' oni di turno è un mostriciattolo capace di trasformarsi nel gigantesco robot "Big Monger": come prevedibile Arumi e Sasshi si ritroveranno alla guida di un robot trasformabile nel più classico stile Mazinga per fronteggiare la minaccia, guidati dall'onnipresente professore in camice bianco e dal suo assistente robotico, che guarda caso sono identici a Nonno Masa e Papan. Dopo un esilarante combattimento Big Monger viene sconfitto, ma lo spirito dell'oni prende possesso del corpo di MuneMune (che assieme alle sue due compagne è ora impegnata nel suo secondo lavoro da piratessa spaziale...). L'oni viene sconfitto a prezzo della distruzione dell'universo e apparentemente Sasshi e Arumi riescono a tornare a casa (forse). Come intuibile l'episodio è una miniera di citazioni di anime di fantascienza, tra cui (è impossibile elencarli tutti): Capitan Harlock, Gundam, Yattaman, Daitarn 3, Neon Genesis Evangelion, Capitan Futuro...Non mancano nemmeno una demenziale rivisitazione di 2001: Odissea nello spazio e un riferimento a Guerre Stellari.

episodio 4: stavolta Abenobashi si trova in una città simile a Hong Kong e Sasshi si ritrova coinvolto nella faida fra due famiglie rivali: MuneMune lo circuisce (grazie anche a un fan service abbastanza spinto), costringendolo ad accettare la sfida contro "Artigli D'Oro" (che si rivela essere nientemeno che Papan), il campione della famiglia rivale. Dato che Sasshi non sa nulla di arti marziali, viene costretto ad affrontare un durissimo allenamento intensivo, impartitogli da un panda maestro di lotta (chiaro riferimento a Ranma 1/2). L'allenamento funziona, e Sasshi si ritrova trasformato in Ken il guerriero, ma la trasformazione dura poco. Interviene allora il misterioso personaggio dai capelli blu che regala al bambino una tuta gialla con una striscia nera (la stessa resa popolarissima da Bruce Lee e da Uma Thurman nel film Kill Bill) che dà a chiunque la indossi l'impressione di essere forti. Giunge il giorno del torneo (con soli due partecipanti...) e Sasshi affronta e sconfigge Papan in un combattimento che è una sequela di parodie di Dragon Ball, Tekken e vari film di lotta. Un pupazzo è il premio per il vincitore, ma presto la bambola cresce a proporzioni mastodontiche, distruggendo tutto: si scopre che è l'oni di turno da esorcizzare. Fortunatamente, la targhetta del prezzo della tuta di Sasshi è in realtà un amuleto che posto sulla fronte del pupazzo lo trasforma nell'oni, che accetta di riportare a casa i due bambini. Come prevedibile, neanche stavolta ci riescono...

ep.5: siamo in una preistoria molto cartoonesca, dove gli uomini convivono con i dinosauri. Sasshi e Arumi vengono fatti prigionieri da una tribù governata da una folle regina identica a Sayaka, che schiavizza tra gli altri il nonno, il padre e la madre di Sasshi. Nel frattempo Arumi si affeziona a un cucciolo di triceratopo che la tribù vorrebbe uccidere. A salvare i due e l'animaletto interviene MuneMune nei succinti panni di Tarzan, ma i quattro finiscono in fondo a una cascata. Salvi per miracolo, i due ragazzini incontrano l'uomo dai capelli blu, che rivela finalmente il suo nome: Yutas. Yutas è il depositario di un'antica sapienza che si basa su strane magie, ma che lui insiste a definire tecnologia. Si scopre che sul triceratopo grava una maledizione, che attira una meteorite sulla Terra che potrebbe causare l'estinzione della vita: per questo volevano ucciderlo. La meteora appare, ma Yutas fa sfoggio dei suoi poteri e scongiura il pericolo, spendendo nel contempo Arumi e Sasshi nell'ennesima realtà parallela. Il bizzarro stile di disegno di ambientazioni e personaggi in questo episodio è un omaggio alla poco nota serie animata giapponese Giatrus, il primo uomo.

ep.6: la puntata è una parodia delle storie di gangster e detective in stile Anni 30, con diversi riferimenti all'umorismo tipico di vecchi cartoon come quelli della Warner Bros. Fuggendo da una sparatoria, Sasshi e Arumi (quest'ultima diventata più adulta del solito) si separano: lui finisce in un locale che in realtà è il covo della banda criminale "Pelican Family", mentre lei viene arruolata a forza nel commissariato di polizia di Abenobashi, gestito dal nonno di Sasshi, e assieme a Sayaka e MuneMune compone il trio di poliziotte "Abeno Angels" (con tanto di autocitazione dall'ep. 3). Sasshi viene scambiato da Masayuki, capo della Pelican Family, per il leggendario cecchino Lugolgo (parodia di Golgo 13), e per evitare il peggio accetta di farsi passare per cecchino, ma scopre che gli viene ordinato di uccidere il commissario, cioè suo nonno. Per peggiorare le cose, Papan compare all'improvviso dichiarando di essere lui Lugolgo: Masayuki allora organizza una sfida tra i due. Nonostante i comportamenti piuttosto cartooneschi di Papan, questi finisce per avere la meglio e Sasshi viene ucciso...ma in questo mondo anzichè morire si diventa un personaggio super deformed che viene ignorato da tutti i personaggi "seri". Frattanto al commissariato hanno ricevuto una soffiata sul ritrovo della Pelican Family (che gestisce un traffico di...lumache), alle Abeno Angels viene assegnata la missione e Arumi viene mandata in avanscoperta nel locale dei Pelican fingendosi una cantante da night club: poco dopo, la polizia fa irruzione nel locale con conseguente sparatoria (e successiva trasformazione in personaggi comici di quasi tutti quelli che vi sono dentro). MuneMune intanto scopre che il vero boss della Pelican Family è Yutas, e tra i due inizia un dialogo che allude a qualche tipo di legame fra loro che sarebbe continuato anche dopo la morte e per l'eternità; alla fine la ragazza spara a Yutas, trasformandolo nella sua versione comica. Alla fine Yutas accetta di ricondurre personalmente a casa i due bambini, ma si scopre che le interferenze che li fanno finire in versioni alternative di Abenobashi sono dovute a Sasshi, che al momento di lasciare il mondo si mette a pensare a quali altre stranezze potranno incontrare, distorcendo così l'effetto della magia.

episodio 7: questo episodio non segue le avventure dei due bambini, ma si focalizza sul passato del quartiere Abenobashi. Siamo negli anni immediatamente successivi alla II Guerra Mondiale, e tutto il Giappone si prepara alla difficile ricostruzione, Osaka inclusa. Incontriamo un giovane Masayuki che nell'euforia dei suoi 20 anni decide di aprire un ristorante francese e seguiamo le sue disavventure amorose con Mune Imamiya, di cui è innamorato, senza ottenere nè il consenso suo nè quello della famiglia. In città giunge da Tokyo il professor Abe, un uomo dai capelli blu esperto di urbanistica, incaricato di progettare il piano regolatore per lo sviluppo futuro della città; l'uomo diventa amico di Masayuki, ospitandolo nel suo appartamento sfitto, e decide di aiutarlo nel suo sogno di aprire un ristorante, facendogli ottenere misteriosamente un grosso prestito dalla sua banca. Masayuki è contento di aver conosciuto l'uomo, ma inizia a odiarlo quando scopre che tra lui e Mune inizia un rapporto amoroso. Intanto si scopre quale sia il progetto di Abe per il quartiere: la città si dovrà sviluppare secondo una griglia che segue le direttrici dei punti cardinali, e nei quattro terreni posti esattamente a Nord, Sud, Est e Ovest della città andranno poste quattro statuette a forma di animale che serviranno da catalizzatrici per l'energia magica della terra. Masayuki non capisce una parola. Una sera, Masayuki scopre che in sua assenza il professore ha avuto un rapporto con Mune: impazzito di rabbia, il giovane si ubriaca e decide di uccidere il rivale in amore. Alla fine però qualcosa gli impedisce di compiere il gesto, e Abe scompare nel nulla da cui era arrivato. Masayuki fa delle ricerche in base al biglietto da visita che gli era stato donato dall'uomo e scopre che non è mai esistito un "professor Abe" nè a Tokyo nè da alcuna altra parte. Intanto gli anni passano, Mune si sposa con il farmacista del quartiere ma purtroppo muore, viene inaugurato il ristorante "Grille Pélican" e Masayuki ha un figlio, Toru (ovvero, Papan).

episodio 8: inaspettatamente, l'oni in questo episodio è proprio Arumi, che sfoggia un bel corno nel mezzo della fronte! L'Abenobashi di turno sembra una normale cittadina giapponese stavolta, ma non si vedono uomini in giro (a parte il solito Kouhei che stavolta vende panini): Sasshi è riuscito a trasferirsi in una simulazione d'appuntamenti e il suo scopo è quello di conoscere più ragazze possibili! Mentre Arumi viene bersagliata dalle sfortune più assurde, incluso un misterioso pollo che la perseguita, Sasshi si iscrive alla scuola, unico maschio tra decine di fanciulle, e passa ore paradisiache tra l'aula e i bar della città: deve decidersi a scegliere se accettare la corte di Amiryun o di Shiotan, due ragazze dolcissime e timide (uno dei topoi di questo genere di videogames) che racchiudono numerosi tratti delle eroine di questo genere di giochi e animazione rivolto agli adolescenti (tra cui Love Hina). Arumi non ce la fa più e ricorre sia alla magia nera sia alla tecnologia per smuovere Sasshi da questo mondo, ma invano. Quando il bambino le promette che cercherà di farla tornare alla realtà, ma poi si rimangia tutto, Arumi perde la testa e diventa gigantesca, iniziando a devastare la scuola e tutto il resto.

In questa puntata MuneMune si riserva il ruolo di infermiera della scuola; da ricordare le esilaranti comparsate di Papan e nonno Masa nei panni di Freddy Krueger (Nightmare) e Jason Voorhees (Venerdì 13), come creature evocate da Arumi nella sua fase "magia occulta".

episodio 10: forte dei consigli di Abe no Seimei, Sasshi si appresta a creare un mondo che possa sicuramente piacere ad Arumi, ma purtroppo si basa sulla percezione errata che spesso hanno i bambini nei confronti dei sogni e dei desideri delle loro coetanee: prende così forma "Sasshi Land", un pacchianissimo luna park ispirato al mondo delle fiabe, con personaggi e ambientazioni eccessivamente sdolcinati e caramellosi (tra cui un imperdibile Kouhei in costume da coniglietto rosa che vende dolci) e zeppo di regali per la sua amichetta. Arumi parlando con il suo amico gli fa capire che è nauseata da tutta quest'abbondanza e l'unica cosa che le interessa veramente è tornare a casa. Purtroppo qualcosa non funziona nelle magie di Sasshi e ben presto un colossale orsetto di pelouche si aggira per Sasshi Land devastando ogni cosa. Sasshi non trova di meglio che far trasformare la sua amica in una streghetta sperando che risolva la situazione con i suoi poteri, ma alla fine l'unica cosa da fare sarà cancellare del tutto questo mondo, cosa fatta a malincuore dal ragazzino. Bersaglio principale dell'episodio è il genere di anime noto come maho shojo ("maghette" in Italia), in cui protagoniste sono ragazzine dotate di poteri magici; in particolare si prende in giro Card Captor Sakura delle Clamp (la trasformazione di Arumi e il suo famiglio). Vi sono anche riferimenti alla fiaba europea di Cenerentola, con Nonno Masa nei panni della fata buona e un'insolitamente vestita MuneMune come matrigna.

episodio 11: nonostante tutto Sasshi non ha ancora imparato a non pensare ad altro durante la fase di trasporto tra un mondo e l'altro, e stavolta si fa venire in mente pensieri sulla guerra. Abenobashi è ormai un cumulo di macerie a causa della guerra combattuta fra l'esercito del Pellicano (la famiglia di Arumi) e l'esercito della Tartaruga (la famiglia di Sasshi), con i rispettivi quartieri generali collocati nel Grille Pelican e nel bagno pubblico, e Sasshi è un soldato semplice che non fa altro che rischiare la pelle portando messaggi inutili da un capo all'altro delle trincee. L'inferocirsi del conflitto porta alla morte di numerosi personaggi amati in entrambi gli schieramenti, e Sasshi scala rapidamente la gerarchia militare diventando vice-comandante dell'esercito agli ordini di MuneMune. Per sistemare definitivamente il conflitto Nonno Masa, capo dell'esercito nemico, decide di trasformare il ristorante Pelican in una corazzata, mentre i restanti membri della famiglia Imamiya fanno lo stesso con il bagno pubblico, che diventa un gigantesco cannone. Lo scontro è tremendo, e il tentativo di MuneMune di sistemare la questione alla maniera di Rambo risulta inutile: quando anche la ragazza muore, Sasshi si ritrova solo e disperato in mezzo alle macerie. Improvvisamente dai resti del quartiere riemerge Arumi, che è felice di vedere come Sasshi si sia reso conto che per entrambi la cosa migliore da fare è tornare a casa. Dopo essersi assicurata che l'amico non stia pensando a nient'altro, i due recitano la formula magica e compongono il portale per l'ultima volta.

episodio 12: quando sembra che tutto si sia risolto per il meglio, i nostri eroi si accorgono che c'è qualcosa di strano nei loro familiari: sembrano recitare delle parti, anche piuttosto bizzarre per di più. Con orrore Sasshi si rende conto di aver desiderato di tornare in un quartiere Abenobashi che fosse "come" quello in cui abitavano, piuttosto che in quello effettivo! I due bambini si ritrovano intrappolati in un immenso set cinematografico, in cui si ritroveranno a vivere situazioni ispirate dai più celebri film di Hollywood: le citazioni si susseguono alla velocità della luce, e gli appassionati possono divertirsi a riconoscere rimandi a (o prese in giro di) celeberrime opere quali Shining, I predatori dell'arca perduta, Lo squalo, L'esorcista, Titanic, Duel, RoboCop, Matrix, La Cosa, Die Hard, 1997: fuga da New York e tanti altri. Grazie a un nonno Masa nelle vesti di "Doc" Brown di Ritorno al Futuro, Sasshi e Arumi compiono il salto dimensionale a bordo della DeLorean (con effetti speciali ripresi da 2001: Odissea nello spazio), che si rivelerà però essere un semplice balzo al di fuori delle pareti di cartapesta del set. Qui incontrano il papà di Sasshi, che gli intima di smettere di giocare...