Con il termine cosmo in filosofia s'intende un sistema ordinato o armonico. L'origine della parola è il termine greco κόσμος (kósmos), che significa ordine, in particolare quello assunto dall'esercito schierato per la battaglia, ed è il concetto opposto a caos, anche in senso estetico.[1]
Per traslazione, tale concetto di "ordine" ma applicato agli astri e all'armonia della volta celeste viene attribuito per la prima volta ai pitagorici della Scuola Italica di Crotone. In seguito, nel linguaggio scientifico, cosmo è diventato sinonimo di universo, in particolare in relazione al continuum spazio-temporale dentro l'ipotetico multiverso.[2]

In russo, la parola κосмос (kosmos) significa semplicemente "spazio", e ha dato il nome alla corrente di pensiero detta cosmismo, emersa in Russia all'inizio del XX secolo, che metteva la conquista del cosmo al centro della propria dottrina, e all'antropocosmismo, principio fondamentale del sistema olistico filosofico del filosofo-scienziato russo Valerij Sagatovskij.
Cosmologia
[modifica | modifica wikitesto]La filosofia si occupa del cosmo nella branca chiamata cosmologia (dal greco antico κόσμος kósmos, "ordine" e λόγος lógos, "discorso") che studia la struttura e le leggi che regolano l'universo concepito come un insieme ordinato, regolato da concetti come necessità e giustizia. Si trattava di un ordine valido non solo nel macrocosmo, ma che si rifletteva anche nel microcosmo delle società umane e dei singoli individui, secondo un principio di analogia su cui si basavano discipline come l'astrologia o la medicina (in particolare la branca detta melothesia).
La cosmologia filosofica si interessa dell'universo in riferimento allo spazio, al tempo e alla materia, mentre esclude dalla sua indagine le domande relative all'origine e al fine ultimo del cosmo, alle quali cerca di rispondere la cosmogonia oltre che le cosmologie intese in senso religioso o mitologico.[3]
La moderna cosmologia astronomica è invece la scienza che ha come oggetto di studio l'universo nel suo insieme, del quale tenta di spiegare in particolare origine ed evoluzione. In questo senso, è strettamente collegata con la cosmologia filosofica. La cosmologia astronomica cerca di studiare le origini del mondo a prescindere dalle teorie metafisiche o religiose.
La cosmologia ha le sue radici storiche nelle narrazioni religiose sull'origine di tutte le cose (cosmogonie) e nei grandi sistemi filosofico-scientifici pre-moderni (come il sistema tolemaico).
Attualmente la cosmologia è una scienza fisica nella quale convergono diverse discipline, quali l'astronomia, l'astrofisica, la fisica delle particelle, la relatività generale. Partendo dall'osservazione degli oggetti celesti più vicini e più conosciuti ed estendendo le ricerche a quelli lontani, le ricerche mirano a determinare il processo di formazione e l'età del pianeta Terra, la generazione del sistema solare, l'evoluzione del Sole e quella stellare, la formazione delle galassie ed il comportamento evolutivo dell'universo nel suo insieme.
Cosmogonia
[modifica | modifica wikitesto]Il termine "cosmogonia" appare per la prima volta nel V secolo a.C. da parte di Leucippo, che firma una Grande cosmogonia da cui Democrito ricaverà la sua Piccola cosmogonia[4].
La variante mitico-religiosa di cosmogonia si connota come "narrazione della creazione" (dal greco kósmos, mondo e génésthai, nascere), a volte definito mito delle origini: è la leggenda, il racconto, o lo studio di come si sia generato l'universo, spesso correlato al mito di fondazione di un popolo o di una città. Le variante cosmogoniche in senso mitico sono numerosissime, concernendo ogni cultura arcaica ed antica, ben documentate in etnologia e antropologia culturale.
Nelle cosmogonia si può osservare una distinzione tra quelle che si riferiscono a un essere supremo creatore come persona separata dal mondo e quelle che riportano la creazione a uno o più principi. Tra le prime cosmogonie vanno annoverate quelle delle religioni monoteistiche, quali il mazdeismo, il giudaismo, l'islamismo, e delle religioni primitive che concepiscono la nozione di un essere supremo creatore. Nell'ambito delle cosmogonie creazionistiche una caratteristica propria di quelle più antiche è l'impossibilità di concepire una creazione dal nulla come invece accade nella cosmogonia occidentale. [5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ↑ La parola cosmetico deriva infatti dalla stessa radice, a indicare un ordine anche visivamente armonico e perciò denotato dalla bellezza ( Cosmetico, su etimo.it.)
- ↑ Sabrina Pieragostini, L'inflazione cosmica e il multiverso, su panorama.it. URL consultato il 27 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2016).
- ↑ U. Giacomini, voce "Cosmologia" in Enciclopedia Garzanti di Filosofia, 1981, pagg. 179, 180.
- ↑ Atomisti antichi a cura di M. Andolfo (sulla base di Diels-Kranz), Bompiani, 2001, pp. 94-149.
- ↑ Enciclopedia Italiana Treccani alla voce "Cosmogonia"
Voci correlate
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Bertola, Cosmo, in Enciclopedia Italiana, VII Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2006.
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