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Ueli Steck
Ueli Steck | |
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Nazionalità | Svizzera |
Alpinismo | |
Specialità | Roccia |
Conosciuto per | record di velocità sulle pareti nord dell'Eiger, del Cervino e delle Grandes Jorasses |
Ueli Steck (Langnau im Emmental, 4 ottobre 1976 – Nuptse, 30 aprile 2017) è stato un alpinista e arrampicatore svizzero. Divenuto famoso per le sue solitarie e record di velocità su impegnative pareti delle Alpi, ha stabilito record di velocità sulle pareti nord dell'Eiger, del Cervino e delle Grandes Jorasses.
Ha vinto per ben due volte il Piolet d'Or, il massimo riconoscimento alpinistico: nel 2009 per la nuova via sul Tengkangpoche con Simon Anthamatten[1] e la seconda nel 2014 per l'apertura in solitaria in 28 ore di una nuova via sulla parete sud dell'Annapurna I.[2] L'alpinista bernese ha perso la vita il 29 aprile 2017, durante l'ascesa della difficile parete ovest del Nuptse, nel massiccio dell'Everest.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il più giovane di tre fratelli, Ueli Steck si è avvicinato allo sport con l'hockey su ghiaccio, ricoprendo il ruolo di difensore. A dodici anni, con la prima ascensione in montagna e qualche anno più tardi con l'arrampicata, scopre la sua nuova passione. Nel 1995, a 18 anni, sale per la prima volta la nord dell'Eiger per la via Heckmaier. Seguono molte salite sulle Alpi che gli permettono nel 2001 di effettuare la prima spedizione extra-europea sul Pumori, nella cui parete ovest apre una nuova via. La sua crescente fama gli permette di lasciare il lavoro da carpentiere e di fare dell'alpinismo una professione.[3]
Nel 2007 balza agli onori della cronaca per la salita in meno di quattro ore (3 ore, 54 minuti) della parete nord dell'Eiger, abbassando di mezz'ora il precedente record di Christoph Hainz del 2003.[4] L'anno successivo, dopo un lungo allenamento mirato, abbassa il suo stesso record addirittura di un'ora, fermando il cronometro a 2 ore, 47 minuti e 33 secondi[5], record tuttora imbattuto per l'arrampicata libera. Sempre nel 2008 apre la nuova via Scacco matto sulla inviolata parete nord del Tengkangpoche insieme a Simon Anthamatten, ascensione che gli varrà il Piolet d'Or.
Nel 2009 sale il suo prima ottomila, il Gasherbrum II, per la via normale. Nel 2011 con la spedizione Project Himalaya tenta di salire tre ottomila in una stagione. Ne sale due, lo Shisha Pangma con un tempo record di 10 ore e mezza e il Cho Oyu. Deve invece rinunciare all'Everest a 150 metri dalla cima per un rischio di congelamento.
Il 9 ottobre 2013 riesce nell'apertura in solitaria di una nuova via direttissima sulla parete sud dell'Annapurna I, in sole 28 ore tra andata e ritorno dal campo base avanzato e raggiungendo la vetta di notte. L'itinerario era già stato tentato nel 1992 da Jean-Christophe Lafaille e Pierre Béghin fino a 7.500 metri e per Steck si è trattato del terzo tentativo sulla parete, dopo quelli del 2007 e 2008.[6][7] Per questa salita ha vinto il secondo Piolet d'Or.
Nell'estate 2015 compie la salita di tutti e 82 i quattromila delle Alpi. Pur essendo partito solo per divertimento e senza obiettivi di record, completa il concatenamento in soli 62 giorni, due in più del record di Franco Nicolini e Diego Giovannini del 2008.[8]
Nel novembre 2015 si riprende il record della nord dell'Eiger, dopo che Dani Arnold nel 2011 era sceso a 2 ore e 28 minuti, trovando però già attrezzato il difficile traverso Hinterstoisser[9]. Il 16 novembre 2015 compie la salita nello stesso stile (con il traverso Hinterstoisser già attrezzato, e non in libera) in 2 ore, 22 minuti e 50 secondi.[10]
Il 29 aprile 2017 l'alpinista bernese perde la vita durante l'ascesa della parete ovest del Nuptse, difficile cima di oltre 7800 metri facente parte del massiccio dell'Everest, dopo essere verosimilmente scivolato e caduto per svariati metri. Il corpo viene ritrovato la mattina seguente e trasportato al campo base. Steck si trovava in Nepal nell'intento di scalare la montagna più alta del globo e quindi di compiere la difficile traversata Everest-Lhotse in sole 48 ore e senza l'ausilio di bombole d'ossigeno.[11][12] L'ascesa della parete del Nuptse sarebbe servita come acclimatamento.
Record di velocità
[modifica | modifica wikitesto]Montagna | Anno | Descrizione |
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Eiger, Mönch, Jungfrau | 2004 | Concatenamento delle tre nord in 25 ore con Stephan Siegrist |
Eiger | 2007 | Parete nord in solitaria (via Heckmair) in 3 ore, 54 minuti[4] |
Eiger | 2008 | Parete nord in solitaria (via Heckmair) in 2 ore, 47 minuti e 33 secondi[5] |
Grandes Jorasses | 2008 | Parete nord in solitaria (via Colton-Macintyre) in 2 ore, 21 minuti[13] |
Cervino | 2009 | Parete nord in solitaria (via Schmid) in 1 ora, 56 minuti[14] |
Les Droites | 2010 | Parete nord in solitaria (via Ginat) in 2 ore, 8 minuti[15] |
Shisha Pangma | 2011 | Parete sud-ovest in solitaria in 10 ore e mezza[16] |
Monte Bianco | 2013 | Cresta Peuterey in solitaria in 11ore, 30 minuti[17] |
Eiger | 2015 | Parete nord in solitaria (via Heckmair) in 2 ore, 22 minuti, 50 sec[10] |
Salite himalayane
[modifica | modifica wikitesto]Nella seguente tabella sono elencate le salite himalayane, compresi i tentativi falliti. Nella prima colonna sono numerate le salite degli ottomila, tutte avvenute senza ossigeno.
# | Montagna | Anno | Descrizione |
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Pumori | 2001 | Nuova via sulla parete ovest insieme a Ueli Bühler | |
Cholatse | 2005 | Prima solitaria della parete nord e della montagna, alta 6.440 m (spedizione Khumbu-Express)[18] | |
Taboche | 2005 | Prima solitaria della parete est e della montagna, alta 6.542 m (spedizione Khumbu-Express) | |
Annapurna I | 2007 | Tentativo fallito di apertura di una nuova via sulla parete sud in solitaria. Viene colpito da una scarica di pietre e cade per 300 metri procurandosi solo leggere ferite[19] | |
Tengkangpoche | 2008 | Nuova via Scacco matto sulla inviolata parete nord con Simon Anthamatten[20] | |
Annapurna | 2008 | Tentativo fallito di salita con Simon Anthamatten per la parete sud, per le cattive condizioni del tempo e della parete. | |
1 | Gasherbrum II | 2009 | Salita per la via normale[21] |
2 | Makalu | 2009 | Salita per la via normale[22] |
Lobuche | 2011 | Salita con Freddy Wilkinson per acclimatarsi per il Shisha Pangma (spedizione Project Himalaya) | |
Cholatse | 2011 | Parete nord con Freddy Wilkinson per acclimatarsi per il Shisha Pangma (spedizione Project Himalaya) | |
3 | Shisha Pangma | 2011 | Parete sud-ovest in solitaria in 10 ore e mezza (spedizione Project Himalaya)[16] |
4 | Cho Oyu | 2011 | Salita con Don Bowie (spedizione Project Himalaya)[23] |
Everest | 2011 | Tentativo fallito a 150 metri dalla vetta per un rischio di congelamento (spedizione Project Himalaya)[24] | |
5 | Everest | 2012 | Salita insieme allo Sherpa Tenzing per il versante sud[25] |
6 | Annapurna | 2013 | Nuova via direttissima in solitaria sulla parete sud[6][7] |
Altre salite
[modifica | modifica wikitesto]- The Young Spider - Eiger (SUI) - 2001 - Prima salita con Stephan Siegrist. La via sale alla sinistra della Harlin, è lunga 1800 m di dislivello e presenta difficoltà di 7a/A2 su roccia, WI6 su ghiaccio e M7 su misto.
- Paciencia - Eiger (SUI) - 2003 - Prima salita con Stephan Siegrist. Si tratta della via più difficile della parete nord, tra quelle di sola arrampicata su roccia. La via ha uno sviluppo di 900 metri e difficoltà fino all'8a.
- Last Exit Titlis - Titlis (SUI) - 2004 - Via di Stefan Glowacz, 500 m/8a+
- Portami via - Wendenstöcke (SUI) - 2005 - Prima salita in libera con Simon Anthamatten della via aperta da Matteo Della Bordella, Fabio Palma e Domenico Soldarini nel 2005, 230 m/7c+[26]
- The Young Spider - Eiger (SUI) - 7-11 gennaio 2006 - Prima ripetizione in solitaria invernale[27]
- Via Bonatti - Cervino (SUI) - 14 marzo 2006 - Salita in 25 ore[28]
- Paciencia - Eiger (SUI) - 29-30 agosto 2008 - Prima salita in libera con Stephan Siegrist, 900 m/8a[29]
- Golden Gate - El Capitan (USA) - 2009 - Via di Alexander Huber e Thomas Huber del 2000[30]
- Voie Lesueur - Petit Dru (FRA) - gennaio 2012 - Prima salita in libera con Jonathan Griffith della via aperta da Pierre e Henri Lesueur nel 1952[31][32]
- Via Cassin, Via Comici-Dimai, Via Innerkolfer - Tre Cime di Lavaredo (ITA) - 17 marzo 2014 - Concatenamento invernale e in giornata delle tre pareti nord con Michi Wohlleben[33][34]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Piolet d'Or 2009 insieme a Simon Anthamatten per la nuova via sul Tengkampoche, Nepal.[1]
- Karl Unterkircher Award 2010.[35]
- Piolet d'Or 2014 per l'apertura in solitaria di una nuova via direttissima sulla parete sud dell'Annapurna I.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Piolet d'Or 2009, i vincitori, su planetmountain.com, 30 aprile 2009. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ a b Ueli Steck e la cordata Raphael Slawinsky & Ian Welsted vincono il Piolets d'Or 2014, su planetmountain.com, 29 marzo 2014. URL consultato il 2 aprile 2014.
- ^ (EN) Biography, su uelisteck.ch. URL consultato il 22 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2012).
- ^ a b Ueli Steck e la Parete Nord dell'Eiger in 3 ore e 54, su planetmountain.com, 13 marzo 2007. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ a b Ueli Steck: nuovo record di velocità sulla via Heckmair, Eiger, su planetmountain.com, 15 febbraio 2008. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ a b Vinicio Stefanello, Ueli Steck e l'Annapurna: l'intervista dopo la solitaria alla parete sud, su planetmountain.com, 14 ottobre 2013. URL consultato il 15 ottobre 2013.
- ^ a b (EN) Shey Kiester, Ueli Steck's Annapurna South Face Solo, su alpinist.com, 11 ottobre 2013. URL consultato il 15 ottobre 2013.
- ^ Ueli Steck e #82Summits, l'intervista dopo il tour degli 82 Quattromila delle Alpi, su planetmountain.com, 14 ottobre 2015. URL consultato il 20 novembre 2015.
- ^ Dani Arnold conquista il record velocità sulla nord dell'Eiger | Montagna.TV
- ^ a b Ueli Steck, di nuovo record di velocità sulla nord dell'Eiger, su planetmountain.com, 18 novembre 2015. URL consultato il 20 novembre 2015.
- ^ Ueli Steck's Everest-Lhotse project, youtube.com, 11 aprile 2017. URL consultato il 1º maggio 2017.
- ^ È morto l’alpinista Ueli Steck, su ilpost.it, 30 aprile 2017. URL consultato il 1º maggio 2017.
- ^ Ueli Steck speed record sulle Grandes Jorasses: 2:21 ore per la Colton- Macintyre, su planetmountain.com, 7 gennaio 2009. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ Ueli Steck e la nord del Cervino in meno di 2 ore, su planetmountain.com, 23 gennaio 2009. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ Ginat sulle Droites, Ueli Steck solo in video, su planetmountain.com, 21 aprile 2010. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ a b PlanetMountain, Ueli Steck top speed sullo Shisha Pangma, su planetmountain.com. URL consultato il 7 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2011).
- ^ montagna.tv, http://www.montagna.tv/cms/50935/ueli-steck-velocissimo-al-monte-bianco-lintegrale-di-peuterey-in-16-ore-e-9-minuti .
- ^ Christine Kopp, Ueli Steck - vuoto assoluto, su planetmountain.com, 1º giugno 2005. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ (EN) He's alive!, su alpinist.com, planetmountain.com, 29 maggio 2007. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ Teng Kang Poche Parete nord: prima salita per Steck e Anthamatten, su planetmountain.com, 1º maggio 2008. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ Ueli Steck sale il Gasherbrum II, su planetmountain.com, 14 luglio 2009. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ Vetta del Makalu (8463 m) per Ueli Steck, su up-climbing.com, 28 settembre 2009. URL consultato il 22 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
- ^ Cho Oyu per Ueli Steck, su up-climbing.com, planetmountain.com, 9 maggio 2011. URL consultato il 22 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2011).
- ^ Valentina d'Angella, Ueli Steck intasca Shisha, Cho Oyu ma niente Everest, su montagna.tv, 27 maggio 2011. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ Sara Sottocornola, Prime cime sull’Everest: Ueli Steck in vetta senza ossigeno, su montagna.tv, 20 maggio 2012. URL consultato il 21 maggio 2012.
- ^ Prima ripetizione e libera di 'Portami via' al Wenden per Ueli Steck e Simon Anthamatten, su planetmountain.com, 17 ottobre 2005. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ Alpinismo: solitaria, prima ripetizione e invernale di The Young Spider per Ueli Steck sulla nord dell'Eiger, su planetmountain.com, 3 febbraio 2006. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ (EN) Grandes Jorasses - Speed record [collegamento interrotto], su uelisteck.ch, 28 dicembre 2008. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ (EN) Dougald MacDonald, Swiss Redpoint Eiger's Hardest Free Climb, su climbing.com. URL consultato il 22 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2009).
- ^ Golden Gate quasi on sight per Ueli Steck, su up-climbing.com, 26 maggio 2009. URL consultato il 22 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2011).
- ^ Voie Lesueur, prima libera per Steck e Griffith sul Petit Dru, su planetmountain.com, 19 gennaio 2012. URL consultato il 23 gennaio 2012.
- ^ (EN) Jonathan Griffith, Lesueur route free - Les Drus, su alpineexposures.com. URL consultato il 23 gennaio 2012.
- ^ Tre Cime, concatenamento invernale delle 3 Nord per Ueli Steck e Michi Wohlleben, su planetmountain.com, 23 marzo 2014. URL consultato il 28 aprile 2014.
- ^ http://www.montagna.tv/cms/138555/alex-txikon-nardi-forse-vivo-se-fossi-riuscito-a-gestire-il-rapporto-tra-lui-e-simone-moro-nel-2016/?r=1
- ^ Karl Unterkircher Award a Ueli Steck, su planetmountain.com, 13 agosto 2010. URL consultato l'8 giugno 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Ueli Steck, Gabriella Baumann-von Arx, Solo: Der Alleingänger, Piper Verlag GmbH, 2008, ISBN 978-3-492-40341-2.
- Ueli Steck, Speed. 7 ore che hanno cambiato la mia vita, Priuli & Verlucca, 2011, ISBN 978-88-8068-511-1.
- (DE) Ueli Steck, 8000+: Aufbruch in die Todeszone, Malik Verlag, 2012, ISBN 978-3-89029-407-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Ueli Steck
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ueli Steck
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN) Sito ufficiale, su uelisteck.ch.
- Steck, Ueli, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Ueli Steck, su IMDb, IMDb.com.
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