Tour Jaune de Barabbas
Tour Jaune de Barabbas | |
---|---|
Parete sud | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Torino |
Altezza | 2 365 m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°01′40.49″N 6°40′53.66″E |
Data prima ascensione | 5 agosto 1907 |
Autore/i prima ascensione | L.Noel, M.R.Touchon |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Cozie |
Sottosezione | Alpi del Moncenisio |
Supergruppo | Catena Chaberton-Tabor-Galibier |
Gruppo | Gruppo del Chaberton |
Sottogruppo | Gruppo Chaberton-Clotesse |
Codice | I/A-4.III-A.1.a |
La Tour Jaune de Barabbas (2.365 m s.l.m.)[1] è un torrione roccioso delle Alpi Cozie.
Toponimo
[modifica | modifica wikitesto]«Il roccione che noi chiamiamo Torre Gialla di Barabba, è una rocca isolata, senza un nome locale, che si trova sulla cresta che scende a nord del Rocher de Barabbas, la Guglia del Mezzodi italiana»
«Le rocher que nous appelons la Tour Jaune de Barabbas, est un rocher isolé, sans nom dans le pays, qui se trouve sur l'arête descendant au N. du Rocher de Barabbas, la Guglia del Mezzodi Italienne»
Il nome Tour Jaune de Barabbas, che in francese significa Torre gialla di Barabba, fu dato al torrione roccioso dai suoi due primi salitori.[2] Non recepito dalla tradizionale cartografia IGM, che lo lascia senza nome e lo quota 2.373 m s.l.m.[3], il nome è invece utilizzato nella letteratura alpinistica[2] e nella recente cartografia escursionistica.[1] Deriva dal colore giallastro della roccia della quale è fatta la guglia e dal nome francese della vicina Guglia del Mezzodì, e cioè Rocher de Barabbas.[4] Il riferimento a Barabba, un personaggio dei vangeli, richiama i toponimi di altre montagne della Valle Stretta come il Monte Thabor e i Re Magi (Punta Gasparre, Punta Melchiorre e Punta Baldassarre), attribuiti alla devozione dei pellegrini medioevali.[5]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La formazione rocciosa si trova in comune di Bardonecchia (TO), a breve distanza dal confine con la Francia. Rappresenta la principale elevazione del costolone che, staccandosi dalla catena principale alpina in corrispondenza della Guglia del Mezzodì (2.621 m s.l.m.), divide il vallone del rio Guiuaud (a est) dalla Comba della Gorgia, entrambi affluenti del rio di Valle Stretta. Rispetto al crinale si eleva di una cinquantina di metri.[6] Alla base della torre sono presenti alcune piccole caverne, in una delle quali si trova una statua mariana chiamata Notre-Dame du Midì.[7]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La cima della Tour Jaune de Barabbas venne raggiunta per la prima volta il 5 agosto 1907 dagli alpinisti francesi L.Noel e R.Touchon per la parete sud-est.[6] I due raggiunsero la cima della montagna due volte; la prima, il 7 agosto 1907, costruirono un ometto in pietrame, mentre nel corso della seconda ascensione posizionarono sulla cima una croce di vetta.[8] La prima ascensione invernale invece si deve invece a Armando Biancardi e Gigi Panei, che raggiunsero la vetta il 21 marzo 1949 percorrendo la parete ovest.[6] In preparazione delle ostilità della Seconda Guerra Mondiale la zona circostante alla montagna venne interessata dalla costruzione delle fortificazione del Vallo Alpino, delle quali restano ben visibili alcuni resti.[7]
Salita alla vetta
[modifica | modifica wikitesto]La via normale per la salita alla cima del torrione è considerata di un grado di difficoltà alpinistica PD, mentre la parte ovest, più difficile, raggiunge il grado D.[6] La base della torre è raggiungibile per sentiero partendo dal Colle della Scala[6] oppure, con un dislivello maggiore, da Pian del Colle. In questo secondo caso è possibile effettuare un anello salendo per il vallone di Guiaud e scandendo inizialmente per la Comba della Gorgia riportandosi poi nel vallone di Guiaud.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Fraternali, carta 1:25.000.
- ^ a b CAI-TCI, Alpi Cozie Settentrionali, Toponimi, pag. 39.
- ^ Istituto Geografico Militare, carta 1:25.000
- ^ Institut géographique national, carta 1:25.000.
- ^ Sergio Chiappino, Tour du Rois Mages, su cronoescursioni.it. URL consultato il 12 aprile 2021.
- ^ a b c d e CAI-TCI, Alpi Cozie Settentrionali, TourJaune de Barabbas, pp. 125 - 126.
- ^ a b c Filippo Ceragioli, Al cospetto della Tour Jaune de Barrabas, su mountainhall.it, MountainHall. URL consultato il 12 aprile 2021.
- ^ (FR) M.R.Touchon, Chronique Alpine - Explorations nouvelles en 1907. Tour Jaune de Barabbas - 5 août 1097 (PDF), in La Montagne, n. 2, C.A.F., 20 febbraio 1908, pp. 76-77. URL consultato il 13 aprile 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Roberto Aruga, Pietro Losana, e Alberto Re, Alpi Cozie Settentrionali, collana Guida dei Monti d'Italia, vol. 6, San Donato Milanese, CAI e TCI, 1985, ISBN non esistente.
- Cartografia
- Cartografia ufficiale italiana in scala 1:25.000 e 1:100.000, Istituto Geografico Militare.
- Alta Valle Susa (scala 1:25.000), n. 1, Ciriè, Fraternali editore, ISBN 9788897465225.
- Carta dei sentieri e dei rifugi scala 1:50.000 - Valli di Susa Chisone e Germanasca, n. 1, Torino, Istituto Geografico Centrale.
- Cartografia ufficiale francese in scala 1:25.000, Institut géographique national (IGN).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tour Jaune de Barabbas