Coordinate: 44°59′55.9″N 10°29′21.59″E

Teatro all'Antica

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Teatro all'Antica
La galleria del teatro
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàSabbioneta
Indirizzovia Teatro Olimpico
Dati tecnici
Tiporettangolare con platea a campana composta da gradoni
Fossaassente
Realizzazione
Costruzione1588 - 1590
Inaugurazione1590
ArchitettoVincenzo Scamozzi
ProprietarioEnte Pubblico territoriale

Il cosiddetto Teatro all'Antica di Sabbioneta, o Teatro Olimpico, fu realizzato tra il 1588 e il 1590 su progetto dell'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi (1548-1616). Committente dell'opera fu Vespasiano Gonzaga, duca della piccola e sontuosa cittadina padana, assai legato agli Asburgo di Spagna.

Facciata
Progetto per il teatro di Sabbioneta di Vincenzo Scamozzi

Il teatro scamozziano può considerarsi uno tra i primi esempi di edificio teatrale dell'età moderna: è, di fatto, il primo esempio europeo di teatro stabile inserito in un edificio appositamente costruito (il precedente, il Teatro Olimpico di Vicenza, era frutto di una ristrutturazione). È un chiaro esempio di teatro moderno per la presenza di elementi molto innovatori per l'epoca, quali: la facciata autonoma, il diversificato sistema d'ingressi, la forma mistilinea della cavea, l'orchestra inclinata, il retropalco dotato di camerini per i comici e per i musici. Uno spazio teatrale in bilico tra tradizione e innovazione che genialmente sintetizzava la cultura teatrale del XVI secolo e si apriva al futuro.[1]

Il raffinato prospetto esterno è ripartito in due ordini: la fascia marcapiano mostra la scritta ROMA QVANTA FVIT IPSA RVINA DOCET (Quanto fu grande Roma ce lo dicono le sue rovine). Il teatro di corte fu inaugurato, nel 1590, alla presenza del duca Vespasiano e della duchessa Margherita Gonzaga di Guastalla, sua terza consorte.[2]

Tra il 1584 e il 1585 lo Scamozzi aveva già portato a compimento a Vicenza il Teatro Olimpico per l'Accademia Olimpica subentrando ad Andrea Palladio, morto nel 1580. Tale esperienza fece maturare nell'architetto-scenografo l'idea di teatro da lui espressa tre anni dopo nell'appartato teatro di corte sabbionetano.[3]

Il teatro ha una struttura elegante. La citata cavea mistilinea è sormontata da un peristilio corinzio affrescato con Cesari monocromi, coronato da statue di divinità mitologiche e concluso ai lati da nicchie e busti collocati in intercolumni ciechi.[4]

Interno

Un tempo il palcoscenico a scena fissa era dotato di un'immagine di città prospettica, lignea, policroma e monofocale. La scenografia è andata distrutta ma è illustrata, in pianta e in sezione longitudinale, dall'autografo schizzo dello Scamozzi conservato al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze (191 A.) e qui riprodotto.[5] L'attuale scena è stata posta in opera nel 1996.[6]

Pregevoli gli affreschi ricchi di significato che abbelliscono la sala. La balaustra dipinta che si snoda nella parte superiore dell'ambiente evoca l'archetipica idea cinquecentesca del cortile adibito a luogo teatrale; mentre le esemplari vedute di Roma, incorniciate da due illusionistici archi trionfali, evocano per gli spettatori-visitatori il mito romano caro al principe committente a all'architetto.[7]

Il duca di Sabbioneta, amante dello sfarzo e delle arti, poté godere poco il proprio teatro, in quanto scomparve il 26 febbraio 1591 e la sua erede Isabella, spesso lontana, non si curò delle opere volute dal padre.[8] A tutt'oggi agibile e restaurato, questo insigne spazio del teatro ospita manifestazioni culturali di ogni genere ed è assai ammirato dai tanti turisti che visitano la città ideale di Vespasiano.

Nel 1994 grazie ad un finanziamento europeo del Programma Raphael gli architetti romani Anna Di Noto e Francesco Montuori hanno realizzato la nuova scena prospettica, in sostituzione di quella di Scamozzi, andata irrimediabilmente persa. La nuova scena, costruita a partire dal punto di vista della scena scamozziana, rappresenta la città ideale di Sabbioneta, i suoi palazzi, le porte, il mausoleo dei Gonzaga e il teatro stesso. L'intervento è stato inaugurato nell'ottobre del 1996.

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Mazzoni, Il teatro..., passim; Paolucci, p. 32
  2. ^ Mazzoni, Il teatro.., pp. 54, 86 ss.
  3. ^ Paolucci, p.41
  4. ^ Cafà, p. 276
  5. ^ Mazzoni, Il teatro.., pp. 54-58
  6. ^ Di Noto e Montuori
  7. ^ Mazzoni, Il teatro..., pp. 73-78
  8. ^ Cafà, p.281
  • Andrea Adami, Enrico Brunelli, Luigi Fregonese, Laura Taffurelli e Carlo Togliani, Il teatro di Sabbioneta. La fabbrica come documento. Studi e analisi sul Teatro Ducale di Vespasiano Gonzaga, Mantova, Universitas Studiorum, 2018, ISBN 978-88-99459-90-1.
  • Valeria Cafà e Sandra Vendramin, Il teatro ducale a Sabbioneta (1588), in Vincenzo Scamozzi 1548-1616. Catalogo della mostra (Vicenza, 7 settembre 2003-11 gennaio 2004), a cura di Franco Barbieri e Guido Beltramini, Venezia, Marsilio, 2003, pp. 276-282.
  • Olivia Dawson, Speaking Theatres: the ‘Olimpico’ theatres of Vicenza and Sabbioneta, and Camillo's Theatre of Memory, in The Renaissance Theatre. Texts, Performance, Design. II: Design, Image and Acting, a cura di Christopher Cairns, Aldershot, Ashgate, 1999, pp. 85-92.
  • Anna Di Noto e Francesco Montuori, Una nuova “Scena de importanza” per il teatro Olimpico di Sabbioneta, in "Anankhe", n.s., settembre 1998, pp. 68-79.
  • Kurt. W. Forster, Stagecraft and Statecraft: The Architectural Integration of Public Life and Theatrical Spectacle in Scamozzi's Theater at Sabbioneta, in "Oppositions", 9, 1977, pp. 63-87.
  • A. Paolucci (a cura di), Il Teatro all'Antica di Sabbioneta, presentazione di Francesco Sisinni, testi di Antonio Paolucci e altri, Modena, Il Bulino edizioni d'arte, 1991.
  • Stefano Mazzoni, Ovidio Guaita, Il teatro di Sabbioneta, Firenze, Olschki, 1985.
  • Stefano Mazzoni, Temi aulici e motivi comici nel teatro di Sabbioneta, in "Bollettino del CISA ‘Andrea Palladio’", 24, 1982-1987, pp. 103-136
  • Stefano Mazzoni, Vincenzo Scamozzi architetto-scenografo, in Vincenzo Scamozzi 1548-1616. Catalogo della mostra (Vicenza, 7 settembre 2003-11 gennaio 2004), a cura di Franco Barbieri e Guido Beltramini, Venezia, Marsilio, 2003, pp. 71-87, 251.
  • Stefano Mazzoni, Tra dèi e imperatori: Vespasiano Gonzaga Colonna nel teatro di Sabbioneta, in «Atti e Memorie dell'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti già dei Ricovrati e Patavina. Parte III: Memorie della Classe di Scienze Morali, Lettere ed Arti», (2009-2010) [ma 2011], vol. CXXII, pp. 155-187.
  • Stefano Mazzoni, «Oltre le pietre»: Vespasiano Gonzaga, Vincenzo Scamozzi y el teatro de Sabbioneta, in Teatro clásico italiano y español. Actas de las jornadas de Sabbioneta (25-27 de junio de 2009), a cura di M. del V. Ojeda Calvo y Marco Presotto, Valencia, Publicacions de la Universitat de València, 2013, pp. 11-52.
  • Carlo Togliani, Il teatro ducale di Sabbioneta. Storia e controstoria, in Teatri storici nel territorio mantovano. Forme, significato, funzioni, a cura di Noris Zuccoli, Mantova, Gianluigi Arcari Editore, 2005, pp. 61–80.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN313504470 · LCCN (ENno2015015224 · GND (DE4500568-0