Indice
Stadio Libero Lolli
Stadio Libero Lolli | |
---|---|
facciata dello stadio | |
Informazioni generali | |
Stato | Italia |
Ubicazione | viale Circonvallazione est, 21 Mirandola (MO) |
Inizio lavori | 1929 |
Inaugurazione | 1930 |
Proprietario | Comune di Mirandola |
Gestore | Ge. Mi. Sport srl |
Prog. strutturale | Mario Guerzoni |
Intitolato a | Libero Lolli |
Informazioni tecniche | |
Mat. del terreno | erba |
Mappa di localizzazione | |
Lo stadio Libero Lolli è un impianto sportivo situato a Mirandola, in provincia di Modena.[1]
Lo stadio è dedicato alla memoria di Libero Lolli, calciatore mirandolese morto prematuramente il 23 settembre 1934 all'età di soli 24 anni, poco prima dell'esordio in Serie A con la maglia del Livorno, e fratello di Nino Lolli (primo sindaco di Mirandola nel secondo dopoguerra).
Lo stadio ha ospitato le partite casalinghe dell'Unione Sportiva Mirandolese dal 1920 al 2005, e in seguito quelle della Mortizzuolese. Nella stagione 1998/1999 sono state giocate tutte le gare interne del campionato di Serie A femminile della Bellentani Modena, detentrice all'epoca del titolo di campione d'Italia.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La storia del calcio mirandolese inizia il 15 marzo 1911, quando venne fondata il "Foot-Ball Club Giovanni Pico", che chiese all'amministrazione comunale la concessione di un terreno di circa 3 biolche (9.000 m2) posto nel 9° tronco Spalti al fine di realizzare un campo sportivo. Tuttavia il terreno si trovava in locazione, pertanto il primo campo di gioco venne realizzato a lato della circonvallazione ovest. Questa prima esperienza calcistica terminò però con lo scoppio della prima guerra mondiale.[3]
In epoca fascista venne deciso di costruire un impianto sportivo più grande, anche per servire i militari della caserma Mussolini e gli allievi della scuola di educazione fisica della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) per istruttori premilitari[4] e sportivi.[5] La scuola di educazione fisica riuscì a formare circa 2.000 istruttori all'anno, fino a toccare il culmine nel 1934 con quasi 5.000 diplomati.
Nella stagione 1928-1929 la US Mirandolese giunse al primo posto del girone E della Seconda Divisione a pari merito con il GS Farini, il quale venne battuto (2-0) nello spareggio giocato a Mantova il 9 giugno 1929. La vittoria consentì alla Mirandolese di militare nel successivo campionato di Prima Divisione (equivalente alla Serie C), categoria in cui rimase per tre anni. Nel 1929 iniziarono così i lavori di costruzione della tribuna degli spettatori, progettata dall'architetto Mario Guerzoni (1884-1956) e che venne inaugurata nel 1930.
Fra gli sportivi mirandolesi che hanno calcato il campo dello stadio Lolli si ricordano: Oreste Benatti (Bighina), Mario Castorri (Bacic), Libero e Nino Lolli, Evaristo Malavasi (Beg), Emilio Furlani (Milietto), Gianni Cappi, Silvano Bottecchi (Spinon), Fermo Benatti, Nando Paltrinieri, Antonio Marchetti, Livio Luppi, Nunzio Cavazza, Ilario Righini, Marco Marchetti, Mauro Muracchini e Roberto Razzaboni.
All'interno dell'area sportiva, nel 1954 venne realizzata, a fianco della tribuna, una pista di pattinaggio su cui gareggiò per molti anni la squadra di hockey a rotelle della Polisportiva Giovanni Pico.
Nel maggio 2012 l'edificio storico delle tribune e il muro di cinta sono stati danneggiati dal terremoto dell'Emilia. Nel novembre 2012 sono stati allestiti spogliatoi temporanei e sistemata la "tribunetta Coverciano".[6] Sono state ricevute 347 donazioni di privati cittadini per un totale di 55489,66 € per il ripristino dello stadio.[7]
Nel 2017 l'amministrazione comunale annunciò la dismissione dello stadio Lolli, il cui terreno erboso sarà destinato alla costruzione di nuovi appartamenti e negozi. Peraltro, la tribuna (vincolata dalla Sovrintendenza ai beni culturali in quanto edificio storico) verrà riammodernata per servire un giardino pubblico.[8][9][10]
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Lo stadio dispone di due tribune, ai lati del terreno di gioco.
La tribunetta veniva scherzosamente chiamata "Tribuna Coverciano".[11]
Nell'area sportiva è presente una pista di pattinaggio, un centro per il tennis e la palestra polisportiva "Remo Brunatti".
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]- Archivio Luce, Teruzzi in visita alla Scuola Ufficiali Benito Mussolini, su YouTube, 12 giugno 1935. URL consultato l'8 marzo 2017.«Descrizione sequenze:Teruzzi passa in rassegna allievi della scuola ufficiali Benito Mussolini di Mirandola ; gli allievi si esibiscono in un saggio ginnico ; il campo sportivo della scuola con gli allievi che si esercitano e marciano davanti al palco delle autorità»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Stadio Libero Lolli, su Comune di Mirandola. URL consultato il 31 luglio 2018 (archiviato il 17 maggio 2018).
- ^ Lo stadio Lolli era già stato utilizzato dal Modena Femminile nel precedente campionato di Serie A, nella partita contro il Picenum Ascoli del 17 gennaio 1998.
- ^ 1911 La nascita del calcio a Mirandola, su Al Barnardon, 4 marzo 2016. URL consultato il 31 luglio 2018 (archiviato il 31 luglio 2018).
- ^ Daniele Lembo, I COMPITI DELLA MILIZIA E L’ORDINAMENTO, su danielelembo.altervista.org (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2013).
- ^ Piergiorgio Renna, Lo sport fascista e le forze armate, in Maria Canella e Sergio Giuntini (a cura di), Sport e fascismo, Franco Angeli, p. 510, ISBN 9788856820850 (archiviato il 5 marzo 2017).
- ^ Viviana Bruschi, Stadio riaperto, primo allenamento dopo il sisma, in Il resto del Carlino, 5 novembre 2012. URL consultato il 1º agosto 2018 (archiviato il 1º agosto 2018).
- ^ Stadio Lolli - Tribune muro di cinta, su Open ricostruzione. URL consultato il 1º agosto 2018 (archiviato il 1º agosto 2018).
- ^ Addio allo storico stadio Lolli, in Gazzetta di Modena, 21 giugno 2017. URL consultato il 31 luglio 2018 (archiviato il 31 luglio 2018).
- ^ Mirandola, addio allo Stadio Lolli: in quell’area appartamenti, negozi e uno spazio verde, su sulpanaro.net, 21 giugno 2017. URL consultato il 31 luglio 2018 (archiviato il 31 luglio 2018).
- ^ Addio allo stadio Lolli, Lugli (Fi): “Impensabile e deludente, è uno dei pochi monumenti rimasti in centro”, su sulpanaro.net, 21 giugno 2017. URL consultato il 31 luglio 2018 (archiviato il 31 luglio 2018).
- ^ Un secolo di calcio a Mirandola – Aneddoti e curiosità, su Al Barnardon, 16 aprile 2015. URL consultato il 31 luglio 2018 (archiviato il 31 luglio 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Bombarda e Massimo Bruno, Un secolo di calcio a Mirandola, 2012.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stadio Libero Lolli