Mario Pirani

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Mario Pirani Coen

Mario Pirani Coen (Roma, 3 agosto 1925Roma, 18 aprile 2015[1]) è stato un giornalista, economista e scrittore italiano di origine ebraica.

Nato in una famiglia borghese di origine ebraiche, Mario Pirani visse sulla sua pelle le leggi razziali promulgate dal regime fascista. Iscritto al Partito Comunista Italiano, si distanziò progressivamente dal partito negli anni Cinquanta fino ad uscirne definitivamente nel 1961.[2] Funzionario dell'Eni, strinse una duratura amicizia con Giorgio Ruffolo (all'epoca anch'egli funzionario dello stesso Ente) e con altri economisti di sinistra.[3] Mantenne, comunque, un costante dialogo con il Pci, anche se si era avvicinato alle posizioni del Psi.[4]

Si è iscritto all'Ordine dei giornalisti del Lazio il 19 gennaio 1958. Con le esperienze professionali presso le testate Pattuglia, Il Giorno e Il Globo, ebbe un ruolo di primo piano nell'istituire il giornalismo economico in Italia. Nel 1976, partecipò, insieme a Eugenio Scalfari alla fondazione de la Repubblica, diventando il vicedirettore, con Gianni Rocca e Giampaolo Pansa. Ha continuato a collaborare con il quotidiano fino alla sua scomparsa.

Pirani (secondo da destra) il 14 gennaio 1976, alle rotative della Repubblica, in occasione del lancio ufficiale del quotidiano

Fu anche direttore de L'Europeo dal 1979 al 1980, succedendo a Giovanni Valentini. Fu incaricato di dirigere Amministrazione civile. Nel 1995 ha vinto il Premiolino.

Il suo ultimo libro, Poteva andare peggio, è una autobiografia, che fu recensita con particolare affetto da Eugenio Scalfari.[5]

Muore nella sua abitazione a Roma il 18 aprile 2015 all'età di 89 anni; la camera ardente viene allestita il giorno seguente presso la sala della Protomoteca del Palazzo Senatorio in Campidoglio, mentre il 20 aprile viene sepolto con cerimonia religiosa svoltasi nel Tempio Israelitico, alla presenza di tanti volti della politica e del giornalismo, nel cimitero ebraico di Prima Porta, dove riposa, a Roma.[6]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— Roma, 3 agosto 2005[7]
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 23 ottobre 2000[8]
  1. ^ Repubblica.it, Addio a Mario Pirani, è morto il giornalista e scrittore
  2. ^ Mario Cervi, Mario Pirani confessa di aver sbagliato tutto Ma ne va ancora fiero, Il Giornale, 11 settembre 2010. URL consultato il 30 gennaio 2011..
  3. ^ Giorgio Ruffolo, Il libro dei sogni, Donzelli, Roma, 2007.
  4. ^ Giorgio Napolitano ha sottolineato: "Eravamo legati da un'amicizia antica e resistente ad ogni difficoltà o momentanea incomprensione. In realtà la vicinanza, direi la compenetrazione, tra i nostri modi di pensare e di sentire sono state nei decenni fortissime". Messaggio dell'ex-capo dello stato alla famiglia, 18 aprile 2015.
  5. ^ Eugenio Scalfari, Memorie di un ebreo laico. Ritratto dell'Italia attraverso una vita, la Repubblica, 07/09/2010.
  6. ^ Pirani, l'ultimo saluto nel cimitero ebraico, su Repubblica TV - Repubblica, 20 aprile 2015. URL consultato il 10 aprile 2021.
  7. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  8. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Collegamenti esterni

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Predecessore Direttore de L'Europeo Successore
Giovanni Valentini 19 aprile 1979 - 21 febbraio 1980 Lamberto Sechi
Controllo di autoritàVIAF (EN24637863 · ISNI (EN0000 0001 0653 4175 · SBN CFIV112083 · LCCN (ENn95030237 · GND (DE14289222X · BNF (FRcb12143313b (data) · J9U (ENHE987007312513505171