Honessite

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Honessite
Classificazione Strunz (ed. 10)7.DD.35[1]
Formula chimicaNi6Fe3+2(SO4)(OH)16 • 4(H2O)[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoesagonale,[3] oppure trigonale[1]
Parametri di cellaa = 3,083 Å, c = 26,71 Å, Z = 0,25, V = 219,86 ų[4]
Gruppo puntuale3 2/m[4]
Gruppo spazialeR3m (nº 66)[4]
Proprietà fisiche
Densità calcolata2,56[3] g/cm³
Durezza (Mohs)1 - 1,5[4]
Coloreverde o marrone[5]
Lucentezzaterrosa[4]
Opacitàtraslucida[1]
Strisciobianco brunastro[4]
Diffusionerara
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L'honessite (simbolo IMA: Hon[6]) è un minerale del supergruppo dell'idrotalcite e del gruppo della woodwardite appartenente alla famiglia dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" con composizione chimica Ni6Fe3+2(SO4)(OH)16 • 4(H2O) e risulta essere un solfato-analogo della reevesite (Ni6Fe3+2(CO3)(OH)16 • 4(H2O)).[2]

Origine e giacitura

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Il minerale è stato rinvenuto in quella che è poi diventata la sua località tipo, ossia a Linden, nel distretto minerario dell'alta valle del Mississippi (contea di Iowa, nello Stato del Wisconsin, Stati Uniti).[1]

Il nome del minerale è stato dato nel 1956 da Allen V. Heyl, Charles Milton e Joseph M. Axelrod in onore di Arthur Pharaoh Honess (10 agosto 1887, Berea, Ohio - 17 dicembre 1942, Pennsylvania), professore di mineralogia presso la "School of Mineral Industries" dell'Università della Pennsylvania.[1]

Il campione tipo è conservato presso il National Museum of Natural History di Washington DC con il numero di catalogo 117698.[5]

Classificazione

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Il minerale è noto sin da prima del 1956, pertanto è presente già nell'ottava edizione della sistematica dei minerali di Strunz (obsoleta dal 1977) e nella nona edizione (aggiornata fino al 2009[7]), dove il minerale viene elencato nella classe "7. Solfati (selenati, tellurati, cromati, molibdati, tungstati)" e da lì nella sottoclasse "7.D Solfati (selenati, ecc.) con anioni aggiuntivi, con H2O; questa è ulteriormente suddivisa in base alle dimensioni del cationi coinvolti, in modo che il minerale sia elencato nella sezione "7.DD Con soltanto cationi di media dimensione; strati di ottaedri che condividono uno spigolo", dove forma il sistema nº 7.DD.35 insieme a carrboydite, idrowoodwardite, motukoreaite, nikischerite, shigaite, zincowoodwardite, glaucocerinite, woodwardite, idrohonessite, mountkeithite, natroglaucocerinite, wermlandite e zincaluminite.[3]

L'aggiornamento della sistematica di Strunz è continuata dal database "mindat.org", dove il minerale mantiene la stessa classificazione.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß, che si basa in parte sull'ottava edizione di Strunz per rispetto verso i collezionisti privati e le collezioni istituzionali, elenca l'honessite nel sistema nº VI/D.09-010, dove si trova nella classe dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" e da lì nella sottoclasse "solfati idrati, con anioni estranei", suddivisa in base alle dimensioni dei cationi, visto che il minerale si trova nella sezione "cationi di medie dimensioni".[3]

Anche nella classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, l'honessite si trova nella classe dei "solfati, cromati e molibdati", da lì nella sottoclasse "Solfati idrati con idrossile o alogeno" e infine nella sezione "solfati vari idrati con idrossile o alogeno" dove è l'unico membro del gruppo senza nome con il numero di sistema 31.10.06.[1]

Abito cristallino

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L'honessite cristallizza nel sistema esagonale,[3] secondo alcune fonti, o trigonale[1]. In quest'ultimo caso, il gruppo spaziale di appartenenza è dato essere R3m (gruppo nº 66) con i parametri reticolari a = 3,083 Å e c = 26,71 Å.[4]

Origine e giacitura

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Il minerale è un raro prodotto di ossidazione dei minerali contenenti solfuro di nickel ed è trovato in associazione con millerite, violarite e bravoite (per i campioni rinvenuti a Linden) e con reevesite, idrohonessite e theophrastite (per campioni trovati sull'isola di Unst, in Scozia).[5]

In Italia l'honessite è stata trovata solo in Toscana a Rio Ardenza in provincia di Livorno.[8]

Altri ritrovamenti si sono avuti in Germania (Hungenroth e Lahnstein, entrambi in Renania-Palatinato, e a Mansfeld, in Sassonia-Anhalt), in Grecia (a Lavreotiki); in Spagna (a Priorat, Catalogna); in Scozia (sull'isola di Unst e a Inveraray); in Russia (Kasimov, nell'Oblast' di Rjazan'); in Brasile (a São Francisco do Sul); negli Stati Uniti in diversi siti (contee di Monroe, Lincoln, Clark, Jefferson, Lewis, ancora un'altra contea di Lincoln, St. Louis, Iowa e Milwaukee).[8][9]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Honessite, su mindat.org. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  2. ^ a b (EN) D.L. Bish e A. Livingstone, The crystal chemistry and paragenesis of honessite and hydrohonessite: the sulphate analogues of reevesite (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 44, settembre 1981, pp. 339-343. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  3. ^ a b c d e (DE) Honessite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  4. ^ a b c d e f g (EN) Honessite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  5. ^ a b c (EN) Honessite (PDF), in Handbook of Mineralogy. URL consultato il 9 ottobre 204.
  6. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  7. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato l'8 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  8. ^ a b (EN) Localities for Honessite, su mindat.org. URL consultato il 9 ottobre 2024.
  9. ^ (DE) Honessite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 9 ottobre 2024.

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