Indice
Girolamo Dandini (cardinale)
Girolamo Dandini cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 25 marzo 1509 a Cesena |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 14 novembre 1544 da papa Paolo III |
Consacrato vescovo | 21 marzo 1545 dal vescovo Girolamo Maccabei de Toscanella |
Creato cardinale | 20 novembre 1551 da papa Giulio III |
Deceduto | 4 dicembre 1559 (50 anni) a Roma |
Girolamo Dandini (Cesena, 25 marzo 1509 – Roma, 4 dicembre 1559) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Appartenente a una famiglia aristocratica di Cesena originaria di Siena, figlio di Anselmo Dandini e Giovanna Muratini, studiò all'Università di Bologna, dove si laureò in utroque iure.
Si trasferì quindi a Roma, dove divenne protonotario apostolico sotto papa Paolo III.
Successivamente fu incardinato nel clero di Caserta.
Il 14 novembre 1544 fu eletto vescovo di Caserta, ma già il 17 maggio 1546 fu trasferito alla diocesi di Imola. In questo periodo venne inviato spesso come nunzio in Francia presso Francesco I ed Enrico II[1]. Nel 1550 Giulio III, succeduto a Paolo III, lo nominò segretario di Stato, il primo della storia. In tale veste si recò da Carlo V per stabilire la continuazione del concilio di Trento e per ottenere aiuti per la guerra di Parma e della Mirandola[2][3].
Il 20 novembre 1551 fu creato cardinale da papa Giulio III e il 4 dicembre dello stesso anno ricevette il titolo di San Matteo in Merulana.
L'11 maggio 1552 rinunciò alla diocesi di Imola in favore del nipote Anastasio Uberto Dandini.
Nel 1553 si recò nelle Fiandre come ambasciatore presso Carlo V e qui ebbe contatti col cardinale Giovanni Francesco Commendone che era stato incaricato dal papa di chiedere alla regina Maria I d'Inghilterra la restaurazione del cattolicesimo in Inghilterra. Accusato da Giulio III di essersi mostrato troppo accondiscendente nei confronti di Carlo V, venne mandato a Ferrara investito dell'abbazia di san Bartolomeo nel Bosco. Dopo la morte del nipote Anastasio Uberto (1558) riprese il governo della diocesi di Imola.
Fu presente ai due conclavi del 1555. Il 25 ottobre 1555 optò per il titolo di San Marcello.
Partecipò al conclave del 1559, ma dovette abbandonarlo il 3 dicembre perché malato. Morì il giorno successivo.
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Girolamo Grimaldi
- Arcivescovo Martinho de Portugal
- Arcivescovo Alfonso Oliva, O.E.S.A.
- Vescovo Girolamo Maccabei
- Cardinale Girolamo Dandini
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Santa Sede : Nunziatura apostolica di Francia, Correspondance des nonces en France Dandino, Della Torre et Trivultio : 1546-1551 : avec des documents relatifs a la rupture des relations diplomatiques, 1551-1552, a cura di editée par J. Lestocquoy, Rome, Presses de l'Universite gregorienne, 1966.
- ^ (DE) Girolamo Dandini, Nuntiaturen des Pietro Camaiani und Achille De Grassi, Legation des Girolamo Dandino : (1552-1553), im Auftrage der Deutschen Historischen Instituts in Rom bearbeitet von Heinrich Lutz, Tubingen, Niemeyer, 1959.
- ^ Per il suo ruolo, in quanto inviato pontificio nei rapporti diplomatici connessi all'assedio di Mirandola diventa personaggio del romanzo storico di Antonio Saltini, Assedio della Mirandola, Modena, Dyabasis, 2005.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Vol. XIX, pp. 88–89. Venezia, Tipografia Emiliana, 1846 [1]
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dandini, Girolamo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) David M. Cheney, Girolamo Dandini, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, DANDINI, Girolamo, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
- Anna Foa, DANDINI, Girolamo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 32, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1986.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12302463 · ISNI (EN) 0000 0001 0653 0780 · SBN LO1V089337 · BAV 495/168658 · LCCN (EN) no90018579 · BNE (ES) XX5234520 (data) · BNF (FR) cb11524039k (data) |
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