Giorgio Carbone
Giorgio Carbone, conosciuto anche come Giorgio I di Seborga (Seborga, 14 giugno 1936 – Seborga, 25 novembre 2009), è stato un filantropo italiano che si fregiò per 46 anni del titolo, dal mero significato simbolico, di Principe di Seborga, un piccolo comune ligure della provincia di Imperia e la cui presunta indipendenza non è riconosciuta[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giornalista e appassionato di floricoltura e di storia, negli anni sessanta presidente di una cooperativa agricola di Seborga, Carbone cominciò a promuovere l'idea che il minuscolo borgo potesse riconquistare una sua presunta antica indipendenza. Questa teoria si basava sul fatto che la vendita dell'esiguo territorio da parte degli abati di Lerino ai Savoia, avvenuta nel 1729, secondo le ricerche effettuate dallo stesso Carbone, non sarebbe mai stata registrata.[2]
Nel 1963 Giorgio Carbone venne eletto dai cittadini seborghini alla carica simbolica di "principe", assumendo il nome di Giorgio I e il trattamento di "Sua Altezza Serenissima".[3]
Nel 1995 il suo simbolico governo approvò gli Statuti Generali e il Regolamento del "principato"[4], coniò monete, emise francobolli, rilasciò documenti d'identità, passaporti e targhe automobilistiche,[5] tutti privi di valore legale. La moneta seborghina, il "luigino",[6][7] che rappresenta un buono spendibile in diversi esercizi commerciali della cittadina, ha in particolar modo destato un certo interesse a livello di collezionismo numismatico.[6] Sono state anche collocate delle garitte sia sul posto che una volta avrebbe costituito il confine di Stato sia all'ingresso del "Palazzo del Governo", infine sono stati adottati una bandiera e un inno.[8]
Il 20 agosto 1996 Giorgio Carbone ha dichiarato l'indipendenza di Seborga, mai riconosciuta dall'Italia, che di fatto mantiene la reale giurisdizione sul territorio.[9][10][11]
Attraverso le iniziative di Giorgio Carbone e la sua immagine inusuale di principe, Seborga ha avuto un certo risalto mediatico: nel 2005 Carbone ha partecipato al programma How to Start Your Own Country, un documentario della BBC.[12]
Ultimi anni e morte
[modifica | modifica wikitesto]Nel mese di gennaio 2006 Giorgio I, ammalato di sclerosi laterale amiotrofica, ha annunciato la sua intenzione di "abdicare",[13] ma il proposito è stato poi ritirato.[14]
Giorgio Carbone è morto nel 2009 all'età di 73 anni;[15][16][17] il suo corpo è stato cremato e le sue ceneri disperse nel Mar Ligure.[18][19][20][21] Gli è "succeduto" nel 2010 Marcello Menegatto.[22]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ryan-Dunford-Sellars, pag. 13
- ^ (EN) James Minahan, Encyclopedia of the Stateless Nations, Volume 4 S-Z, Greenwood Publishing Group, 2002, ISBN 978-0-313-32384-3, pag 1696
- ^ Graziani, pag. 60
- ^ Statuti Generali del Principato di Seborga (1995-2022) (PDF), su principatodiseborga.com.
- ^ Kosovo, la polizia ferma un'auto targata «Principato di Seborga», su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 7 luglio 2001 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2014).
- ^ a b Le monete del principato sempre più ambite dai collezionisti, su archivio.lastampa.it, La Stampa, 4 giugno 1995. URL consultato il 28 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2012).
- ^ (EN) Léo Delafontaine, The principality of Seborga, su leodelafontaine.com. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ Ryan-Dunford-Sellars, pag. 14
- ^ Chiarle, pag. 72
- ^ (EN) Italy - Seborga declares independence, in Associated Press, 27 agosto 1996. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ Peter Mikelbank, Borderline Insanity? Italy. Or Seborga. Whatever, in The Washington Post, 9 febbraio 1997. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ Graziani, pag. 62
- ^ S.a.s. Giorgio I ha deciso di abdicare dopo 43 anni di regno!, articolo de La gazzetta di Seborga, del 23 gennaio 2006
- ^ S.a.s. principe Giorgio I di Seborga non abdichera`, articolo de La gazzetta di Seborga, dell'8 novembre 2006
- ^ (EN) Jo Winterbottom e Paul Casciato, Independent-minded Seborga's "prince" dies - ANSA, in Reuters, 26 novembre 2009. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ (EN) His Tremendousness Giorgio Carbone, in The Telegraph, 27 novembre 2006. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ (EN) Giorgio Carbone: soi disant Prince of Seborga, in The Times, 4 dicembre 2009. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ (EN) Emily Langer, Giorgio Carbone, 73; prince led Italian town of Seborga to autonomy, in Washington Post, 4 dicembre 2009. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ (EN) Seborga's prince, 73, Obituaries. Giorgio Carbone, in The Inquirer, 6 dicembre 2009. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ (EN) Douglas Martin, Giorgio Carbone, Elected Prince of Seborga, Dies at 73, in The New York Times, 12 dicembre 2009. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ (EN) RIP: His Tremendousness Prince Giorgio, in Foreign Policy, 15 dicembre 2009. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ Morto il re di Seborga il paesino divenuto Stato, articolo del Corriere della Sera, del 12 28 novembre 2009.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Duilio Chiarle, Micronazioni, Leipzig, GmbH, 2012.
- Graziano Graziani, Stati d'eccezione. Cosa sono le micronazioni, Roma, edizioni dell'asino, 2012.
- James Minahan, Encyclopedia of the Stateless Nations, Volume 4 S-Z, Greenwood Publishing Group, 2002, ISBN 978-0-313-32384-3.
- John Ryan-George Dunford-Simon Sellars, Micronations, London, Lonely Planet, 2006.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Giorgio Carbone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Biografia di S.A.S. Giorgio I, Principe di Seborga, su principatodiseborga.com.
- Giorgio Carbone, 73; prince led Italian town of Seborga to autonomy, su washingtonpost.com.