Ferdinando Cito Filomarino
Ferdinando Cito Filomarino (Milano, 27 novembre 1986) è un regista e sceneggiatore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Milano il 27 novembre 1986 ed ivi trascorre la sua infanzia. Figlio di Andrea e Violante Visconti di Modrone[1], pronipote del regista Luchino Visconti.[2][3] Si laurea in Storia del cinema al DAMS dell'Università di Bologna.[3]
Esordisce lavorando sul set del film inglese L'ombra del sospetto (2008), per poi ricoprire il ruolo di secondo assistente alla regia di Luca Guadagnino nel film Io sono l'amore (2009).[3]
L'anno successivo dirige il suo primo cortometraggio, Diarchia, interpretato da Riccardo Scamarcio, Louis Garrel e Alba Rohrwacher, per il quale viene premiato ai Nastri d'Argento, al Festival di Locarno e al Sundance Film Festival.[3][4][5] Nel 2013 dirige un cortometraggio documentario sulla figura di Visconti, L'inganno, presentato al Festival internazionale del film di Roma 2013,[3] mentre prosegue la collaborazione con Guadagnino come regista di seconda unità dei film Padroni di casa, A Bigger Splash, Chiamami col tuo nome e Suspiria, nonché come montatore di Inconscio italiano,
Nel 2015 Cito Filomarino è regista e sceneggiatore del suo primo lungometraggio, Antonia., sulla poetessa Antonia Pozzi.[2][3][6] Con questo film viene candidato ai Nastri d'argento 2016 come miglior regista esordiente e ottiene una menzione speciale al Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary, dove il film concorre per il Globo di Cristallo.[7] Nei due anni successivi dirige per Agnona i cortometraggi Await e Closing In, interpretati da Małgorzata Bela.[8][9][10][11]
Nel 2021 Cito Filomarino dirige il thriller drammatico Beckett, il suo primo film in lingua inglese (di cui ha scritto il soggetto), interpretato da John David Washington, Alicia Vikander, Boyd Holbrook e Vicky Krieps.[12] Il film ha aperto il Locarno Film Festival ed è stato distribuito da Netflix.
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Regista
[modifica | modifica wikitesto]Lungometraggi
[modifica | modifica wikitesto]Cortometraggi
[modifica | modifica wikitesto]- Diarchia (2010)
- L'inganno - documentario (2010)
- Await (2016)
- Closing In (2017)
Sceneggiatore
[modifica | modifica wikitesto]Lungometraggi
[modifica | modifica wikitesto]Cortometraggi
[modifica | modifica wikitesto]- Diarchia (2010)
- L'inganno - documentario (2013)
- Await (2016)
- Closing In (2017)
Montatore
[modifica | modifica wikitesto]Lungometraggi
[modifica | modifica wikitesto]- Inconscio italiano, regia di Luca Guadagnino - documentario (2013)
Cortometraggi
[modifica | modifica wikitesto]- Here, regia di Luca Guadagnino (2012)
- One Plus One, regia di Luca Guadagnino (2012)
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Nastro d'argento
- 2011 – Regista del miglior cortometraggio per Diarchia
- 2016 – Candidatura al miglior regista esordiente per Antonia.
- European Film Awards
- 2010 – Candidatura al miglior cortometraggio per Diarchia
- Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary
- 2015 – Menzione speciale per Antonia.
- 2015 – In competizione per il Globo di Cristallo per Antonia.
- Locarno Festival
- 2010 – Premio Pianifica per Diarchia
- 2010 – In competizione per il Pardino d'oro per Diarchia
- Sundance Film Festival
- 2011 – Menzione d'onore al Short Filmmaking Award per Diarchia
- Torino Film Festival
- 2010 – Candidatura al migliore cortometraggio italiano per Diarchia
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Matteo Turconi Sormani, Cusani, in Le grandi famiglie di Milano. Dai Visconti agli Sforza, dai Crespi ai Pirelli, dai Falck ai Rizzoli, Roma, Newton Compton, 2015, ISBN 978-88-541-8714-6.
- ^ a b Simona Spaventa, L'esordio del nipote di Visconti "Ma allo zio preferivo De Palma", in La Repubblica, 2 dicembre 2015. URL consultato il 5 giugno 2020.
- ^ a b c d e f Donato Ramani, Ferdinando Cito Filomarino, in L'Uomo Vogue, n. 457, gennaio 2015. URL consultato il 5 giugno 2020.
- ^ Corti d'argento premiati a Cortina, su cinema.beniculturali.it, Ministero per i beni e le attività culturali, 29 marzo 2011. URL consultato il 5 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2018).
- ^ Stefania Summermatter, Scamarcio e Rohrwacher, le star dei "Pardini", su Swissinfo, 9 agosto 2010. URL consultato il 5 giugno 2020.
- ^ Marco Giusti, Il cinema dei giusti - “Antonia”, ritratto della poetessa milanese Antonia Pozzi, diretto da Ferdinando Cito Filomarino, è forse la miglior opera prima italiana dell'anno, su Dagospia, 3 luglio 2015. URL consultato il 5 giugno 2020.
- ^ Menzione a Karlovy Vary per Antonia, su ANSA, 13 luglio 2015. URL consultato il 5 giugno 2020.
- ^ Federica Salto, AWAIT è lo short movie di Agnona che celebra l'italianità, in IO Donna, 13 settembre 2016. URL consultato il 5 giugno 2020.
- ^ Await: il primo film di Agnona, su D - la Repubblica delle donne, 12 settembre 2016. URL consultato il 5 giugno 2020.
- ^ Giulia Pacella, Cos'è l'eleganza? Riflessioni sul tema con uno short movie d'autore, su Elle, 9 settembre 2016. URL consultato il 5 giugno 2020.
- ^ Malgosia Bela in una storia di seduzione per Agnona, in Corriere della Sera. URL consultato il 5 giugno 2020.
- ^ (EN) Andreas Wiseman, Hot Project Du Jour: John David Washington & Alicia Vikander Lead Luca Guadagnino-Produced Thriller ‘Born To Be Murdered’ From Ferdinando Cito Filomarino, su deadline.com, 24 aprile 2019. URL consultato il 5 giugno 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Ferdinando Cito Filomarino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ferdinando Cito Filomarino, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- (EN) Ferdinando Cito Filomarino, su IMDb, IMDb.com.
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