Consiglio superiore della lingua francese

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Il Consiglio superiore della lingua francese (Conseil supérieur de la langue française, CSLF) indica, nella maggior parte dei paesi francofoni, degli organismi nazionali incaricati di dare consigli ai propri governi sulle questioni legate all'utilizzo della lingua francese. Un organismo di questo tipo è presente in Francia, in Belgio e nella provincia canadese del Québec (secondo quanto previsto dalla Carta della lingua francese). Nella Svizzera romanda, la Délégation à la langue française svolge un compito analogo.[1] Questi organismi per la gestione linguistica collaborano regolarmente tra di loro[2][3].

In Belgio, il Consiglio superiore della lingua francese è stato fondato nel 1985. Collabora con il governo della comunità francofona e fornisce consigli su tutte le questioni che riguardano il francese e la francofonia o su tutti i problemi in ambito sociale e politico che presentano un aspetto linguistico. I suoi compiti sono anche quello di essere attento all'evoluzione della situazione linguistica all'interno della comunità francese, di stimolare delle ricerche di carattere sociolinguistico e di promuovere la lingua francese tra gli abitanti. Un esempio di casi trattati sono: la questione del francese impiegato nelle scienze e nella ricerca scientifica; la femminilizzazione dei nomi di ruolo, titolo e professione nella terminologia ufficiale; la pianificazione di una creazione terminologica in ambito scientifico; la leggibilità dei documenti di tipo amministrativo; la formazione per la redazione tecnica e scientifica; la protezione linguistica del cliente; l’elaborazione e la divulgazione di rettifiche ortografiche (sia per l'ortografia d'uso che per l'ortografia grammaticale).

Il Consiglio superiore belga della lingua francese è stato diretto dapprima da Joseph Hanse, successivamente da Jean-Marie Klinkenberg e infine da Marc Wilmet.

Nel 2007, il Consiglio superiore della lingua francese è diventato il Consiglio della lingua francese e della politica linguistica (Conseil de la langue française et de la politique linguistique) ed aveva di nuovo Jean-Marie Klinkenberg come presidente, in seguito rieletto per un terzo mandato nel 2012.

Assieme al Consiglio, il Servizio della lingua francese, oggi Direzione della lingua francese, conduce una politica di ricerca e animazione linguistica.

Conseil supérieur de la langue française
AbbreviazioneCSLF
Fondazione1989
Scioglimento2006

In Francia, il francese è la lingua ufficiale che deve essere utilizzata da tutti i tribunali e da tutti i servizi amministrativi a seguito dell'ordinanza del 1539, mentre l'Académie française è l'istituto ufficiale incaricato dal 1635 di stabilire le norme lessicali e grammaticali della lingua francese. Soppressa nel 1793, poi riaperta nel 1795 come parte dell'Institut de France secondo l'articolo 298 della Costituzione dell'anno III, è un organismo dotato di potere sovrano nel suo ambito, indipendente dal governo al pari del Consiglio di Stato o dell'Assemblea nazionale.

Nel 1966, il Governo Pompidou III ha istituito una commissione consultiva denominata Haut comité pour la défense et l'expansion de la langue française , in seguito abbreviato nel 1973 in Haut Comité a la langue française[4]. Durante il Governo Mauroy III è stato rimpiazzato nel 1984 da altre due commissioni consultive: il Comité consultatif à la langue française incaricato di studiare e fare proposte riguardanti l'utilizzo e la diffusione della lingua francese all'estero, e il Commissariat général à la langue française incaricato di animare e di coordinare l'azione delle amministrazioni e degli organismi pubblici e privati che favorivano la diffusione del francese oltre a lavorare sulla terminologia.

Queste due commissioni consultive sono state sostituite, durante il Governo Rocard II, con il decreto 89-403 del 3 giugno 1989 dal Consiglio superiore della lingua francese (CSLF) con il compito di dare consigli al governo sulle «questioni relative all'uso, all'organizzazione, all'arricchimento, alla promozione e alla diffusione della lingua francese in Francia e al di fuori della Francia e alla politica che riguarda le lingue straniere» e la Delegazione generale della lingua francese (DGLF).

Nel 2001, la Delegazione generale della lingua francese (DGLF) è diventata la Delegazione generale della lingua francese e delle lingue della Francia (DGLFLF)[5], per sottolineare da parte dello stato il riconoscimento della diversità linguistica del paese.

La commissione è stata posta sotto la tutela del ministero della Cultura, mentre la Delegazione generale della lingua francese e delle lingue della Francia si occupava del segretariato. Il presidente della commissione era sempre il primo ministro e comprendeva una ventina di partecipanti, tra cui i due ministri incaricati dell'istruzione nazionale e della francofonia, come anche i segretari permanenti dell'Académie française e dell'Académie des sciences. Il vicepresidente fu prima Bernard Quemada, dopodiché Bernard Cerquiglini, morto nel 2004. Tra i membri nominati per decreto figurano, oltre ai linguisti Bernard Cerquiglini, Bernard Quemada, Maurice Gross, Claude Hagège, Jean-Claude Chevalier, Pierre Encrevé, Henriette Walter, dei giornalisti come Jean Daniel, Jean-Jacques Brochier, degli editori come Jérôme Lindon, Hubert Nyssen, Odile Jacob, Monique Nemer, dei cineasti Jean-Luc Godard e Bertrand Tavernier, un cantante Pierre Perret, l'orientalista André Chouraqui, degli scrittori come Jorge Semprún, Tahar Ben Jelloun, Henri Lopes, Erik Orsenna.

Grazie al suo primo vicepresidente Bernard Quemada, universitario convinto che la lingua francese si diffonderebbe meglio nel mondo se il suo apprendimento non fosse ostacolato dalle difficoltà ortografiche, il Consiglio superiore della lingua francese si era posto come obiettivo di proporre una serie di rettifiche ortografiche. Queste rettifiche sono state riassunte in un articolo in prima pagina su Le Monde il 7 febbraio 1989 da dieci linguisti membri, per la maggior parte, del Consiglio (Nina Catach, Bernard Cerquiglini, Jean-Claude Chevalier, Pierre Encrevé, Maurice Gross, Claude Hagège, Robert Martin, Michel Masson, Jean-Claude Milner et Bernard Quemada), con il titolo Moderniser l'écriture du français e spesso chiamato «Manifeste des Dix»[6].

Le rettifiche, pubblicate in un rapporto e accettate in un primo tempo dall'Académie française che ha ritrattato in seguito, sono state pubblicate sul Bollettino ufficiale dell'educazione nazionale nel 1990. A seguito della pubblicazione nel 2008 in un'appendice della gazzetta ufficiale, le rettifiche sono raccomandate ufficialmente ma non sono obbligatorie (alcuni usi sono più comuni in Belgio e in Svizzera).

Nel 2006, il Consiglio superiore della lingua francese è stato soppresso dal Governo de Villepin assieme ad altre commissioni e organi consultivi la cui utilità era contestata[4].

In Québec, il Consiglio della lingua francese è stato fondato nel 1977 in occasione della pubblicazione della Carta della lingua francese e, nell'ottobre del 2002, è diventato Consiglio superiore della lingua francese. La sua missione è dare consigli al ministro responsabile dell'applicazione della Carta della lingua francese sulle questioni relative all'uso del francese nella provincia. A questo proposito, il Consiglio fornisce i propri suggerimenti al ministro riguardo a tutto ciò di cui quest'ultimo ha bisogno e gli sottopone ogni problema che, secondo il Consiglio, potrebbe interessare il governo. Per raggiungere i suoi fini, il Consiglio può ricevere ed ascoltare le osservazioni di persone o gruppi ed effettuare gli studi e le ricerche che ritiene necessari. Può anche informare la popolazione riguardo a qualsiasi questione relativa alla lingua francese nel Québec.

Le Consiglio è composto da otto membri, il 10 luglio 2013, il governo ha annunciato la nomina di altri cinque membri nel Consiglio: Rachida Azdouz, James Archibald, Guillaume Marois e Éric Poirier che hanno preso il posto di Mélanie Joly, Winston Chan, Sylvia Martin-Laforge e Jocelyn Létourneau. Dal novembre del 2005 al novembre del 2011 il consiglio è stato presieduto da Conrad Ouellon, il 14 dicembre 2011 Robert Vézina è stato nominato presidente.

Il Consiglio superiore della lingua francese conduce degli studi sulla lingua usata nel mondo del lavoro, dell'istruzione, dell'integrazione dei migranti, dell'informatica e delle nuove tecnologie, dell'amministrazione pubblica, dei servizi, della pubblicità e dell'informazione tecnico-scientifica.

Inoltre, il Consiglio conferisce dei premi annuali a riconoscimento degli sforzi delle persone e degli organismi che si sono impegnati in attività di promozione del francese: l'Ordre des francophones d'Amérique, il premio del 3 luglio 1608, il premio Raymond-Charette e il premio Jules-Fournier. Dal 2004 viene conferito anche il premio Émile-Ollivier in ambito letterario, in collaborazione con il Segretariato agli affari intergovernativi canadesi, agli scrittori canadesi francofoni al di fuori del Québec.

  1. ^ (FR) Délégation à la langue française, su dlf-suisse.ch.
  2. ^ (FR) L’OQLF tient compte de l’évolution du Québec, su Le Devoir.
  3. ^ OPALE - La place du français dans l'espace public, su oqlf.gouv.qc.ca.
  4. ^ a b (FR) Langue française et langues de France : Historique, su culture.gouv.fr. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2019)..
  5. ^ Délégation générale à la langue française et aux langues de France
  6. ^ (FR) Monika Keller, La réforme de l'orthographe, Conseil international de la langue françaiseª ed., 1999, pp. 161, 195, ISBN 2-85319-275-X..

Collegamenti esterni

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