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Carlos Larronde
Carlos Larronde (Rosario, 15 settembre 1888 – Montpellier, 11 novembre 1940) è stato un poeta, drammaturgo e giornalista francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Carlos Larronde fu uno dei personaggi più importanti della radio francese del periodo precedente alla seconda guerra mondiale.[1]
Si dimostrò un esponente attivo nella vita intellettuale di Bordeaux, dove effettuò i suoi studi, e di Parigi sin dopo la fine della prima guerra mondiale,[1] organizzando incontri poetici, mostre d'arte e rappresentazioni di testi di Paul Claudel, di Émile Verhaeren,[2] di Stéphane Mallarmé, di Francis Vielé-Griffin, di André Gide, di Paul Fort e di Saint-Pol-Roux.[3]
A Parigi Larronde collaborò con numerose riviste letterarie, svolse l'attività di conferenziere, scrisse drammi simbolisti e spettacoli per l'adolescenza.[2]
Personalità versatile e pionieristica, fu membro nel 1919 con Oscar Vadislas de Lubicz Milosz e altri, di un gruppo teosofico, il "Centre Apostolique",[4] dal quale nacque il giornale Le Théosophe, avente lo scopo di confortare gli artisti e gli scrittori dopo le sofferenze della Grande Guerra.[1][5]
Larronde ricordò:
«Un sinistre matin de l'hiver 1914, je me présentai chez lui. Milosz m'accueillit fraternellement, me retint dans son vestibule, et je l'entendrai toujours me dire, adossant à un mur sa haute silhouette: «J'ai vu le soleil spirituel.»
«Una sinistra mattina dell'inverno 1914, mi presentai a casa sua. Milosz mi accolse fraternamente, mi trattenne nell'anticamera e lo sentirò sempre dirmi, appoggiando al muro la sua alta persona: «Ho visto il sole spirituale.»
Dopo essersi dedicato nei primi anni venti al lavoro artigianale di maestro vetraio,[3] rientrò a Parigi, dalla Svizzera, nel 1929. Nel decennio che precedette la seconda guerra mondiale divenne una voce influente, un radio-reporter nelle pagine radiofoniche, oltre che un creatore di drammi radiofonici,[1] che sfruttavano ingegnosamente le particolari disponibilità, risultando uno dei primi teorici della radio,[2][3][6] da lui definita "teatro per super auditivi".[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (FR) Carlos Larronde (1888–1940) Poète des ondes, su cohira.fr. URL consultato il 23 febbraio 2019.
- ^ a b c le muse, I, Novara, De Agostini, 1964, p. 362.
- ^ a b c (EN) Carlos Larronde (1888–1940) Poète des ondes, par Christopher Todd, su lesfeeriesinterieures.blogspot.com. URL consultato il 23 febbraio 2019.
- ^ (FR) Alexandra Charbonnier, O. V. Milosz, le poète, le métaphysicien, le lituanien, Losanna, 1996, pp. 235-265.
- ^ Adamo l'uomo rosso, su books.google.it. URL consultato il 23 febbraio 2019.
- ^ (EN) Radio and the Politics of Sound in Interwar France, 1921-1939, su books.google.it. URL consultato il 23 febbraio 2019.
- ^ Radiodramma, su lacomunicazione.it. URL consultato il 23 febbraio 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Maurice Barrés e Carlos Larronde, Anthologie des écrivains Français: morts pour la patrie, Parigi, Librairie Larousse, 1916.
- (FR) Jean-Jacques Cheval, Les radios en France. Histoire, état, enjeux, Apogée, 1997.
- (FR) Hervé Glévarec e Michel Pinet, La Radio et ses publics, Bordeaux, Éditions Mélanie Seteun, 2009.
- (FR) Jean-Noël Jeanneney, L'écho du Siècle, Dictionnaire historique de la radio et de la télévision en France, Hachette Arte.
- (FR) Carlos Larronde, Essai sur le lyrisme / Carlos Larronde, Parigi, Ed. de l'affranchi, 1916.
- (FR) Carlos Larronde, Les vertus triomphantes / Carlos Larronde, Parigi, Librairie Larousse, 1916.
- (FR) Pierre Miquel, Histoire de la radio et de la télévision, Éditions Perrin, 1984.
- (FR) Christopher Todd, Carlos Larronde (1888–1940) - Poète des ondesdi, L'Harmattan, 2007.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 27106491 · ISNI (EN) 0000 0000 6644 7842 · LCCN (EN) n2007047538 · GND (DE) 133836185 · BNF (FR) cb12164682n (data) |
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