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Belgica (personificazione)
Belgica o La Belgica è la rappresentazione nazionale allegorica del Belgio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel XVII secolo, durante la guerra degli ottanta anni, i Paesi Bassi tentarono di ottenere l'indipendenza dalla Spagna. Al fine di creare un senso di unità nazionale alcuni patrioti crearono una figura allegorica chiamata Fanciulla olandese (Nederlandse Maagd) che rappresentava simbolicamente i territori degli attuali Paesi Bassi e della regione settentrionale dell'attuale Belgio (Fiandre).
Perché gli attuali Paesi Bassi e il Belgio non erano formate da allora, a volte la regione era conosciuta come il Belgio, a causa della provincia romana Gallia Belgica abitata dai belgai un popolo pre-romano che si stabilì a nord della Marna e che si rifiutò di essere chiamato Gauls. Per questo motivo, a volte, la fanciulla olandese era conosciuta anche come Belgia o Belgio. Più tardi, nel XIX secolo, con i due paesi già formati, il Belgio ha creato la sua allegoria (La Belgica), che entrambe le allegorie eventualmente dissociarsi completamente, anche se entrambi i paesi devono ancora Leo Belgicus come personificazione zoomorfa nazionale.
Nel frontispico di Biographie nationale di Alexandre Jamar era rappresentata Belgique circondato da personaggi famosi provenienti da Belgio, è in piedi e sembra offrire un corona e un ramo di felce ai "loro più illustri" figli, cioè a quei belgi che hanno raggiunto i risultati più celebri.
Dopo la prima guerra mondiale fu molto usato per diverse opere artistiche. In un dipinto di Guillaume Seignac Belgica appare ai suoi amici per chiedere aiuto Marianne e Britannia dopo l'invasione tedesca della 1914. Si è anche alzato in Le Havre e in Parigi due monumenti in cui la Marianne e la Belgica si stringono mani tremanti. Entrambe le statue furono poste in ringraziamento dal Belgio alla Francia per averla liberata dall'invasione tedesca nella Grande Guerra.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ VILLE de PARIS (8ème arrondissement). Monument de la reconnaissance belge à la France, su bel-memorial.org. URL consultato il 21 marzo 2017.