Andrea Rossi (patriota)

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Niente fonti!
Questa voce o sezione sugli argomenti patrioti italiani e militari italiani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Monumento ad Andrea Rossi in Piazza Dante a Diano Marina.

Andrea Rossi (Diano Marina, 14 agosto 1814Diano Marina, 14 dicembre 1898) è stato un patriota e militare italiano, noto per la sua partecipazione alla spedizione dei Mille e per il suo ruolo nelle guerre d'indipendenza italiane.

Nato a Diano Marina, secondogenito di Giovan Battista e Rosa Pissarello, Rossi manifestò fin da giovane una grande passione per il mare. Iniziò la sua carriera imbarcandosi su navi mercantili genovesi.

Il 10 luglio 1831, durante una navigazione nel Canale di Sicilia, Rossi ebbe il suo primo incontro con Giuseppe Garibaldi presso l'effimera isola Ferdinandea. Questo incontro segnò l'inizio di un lungo rapporto di collaborazione e amicizia. Attratto dagli ideali della Giovine Italia, Rossi partecipò ai moti del 1833, che lo costrinsero all'esilio. Si trasferì a Montevideo, dove si riunì con Garibaldi e si unì alle sue spedizioni militari in Sud America, combattendo per la Repubblica del Rio Grande do Sul e per l'Uruguay.

Nel 1848, grazie a un'amnistia reale, Rossi rientrò in Italia. Il 9 luglio 1851 sposò a Diano Marina Bianca Maria Rossi. Durante questo periodo, si impegnò in progetti locali, come la costruzione di un porto nella rada di Diano, mantenendo al contempo stretti rapporti con Garibaldi e i compagni sudamericani. Allo scoppio della seconda guerra d'indipendenza italiana (1859), Rossi si arruolò come volontario nel corpo dei Cacciatori delle Alpi, entrando a far parte dello Stato Maggiore di Garibaldi.

Rossi partecipò alla spedizione dei Mille (1860) come pilota e comandante in seconda del piroscafo Piemonte. Dopo la liberazione della Sicilia, entrò nello Stato Maggiore di Garibaldi e organizzò la flottiglia che permise lo sbarco dei garibaldini in Calabria. Prese parte alle successive battaglie, inclusa quella del Volturno.

Dopo l'Unità d'Italia, Rossi ricoprì diversi incarichi di rilievo:

Dopo il congedo militare (15 settembre 1867), Rossi tornò a Diano Marina, dove si dedicò all'educazione dei suoi otto figli e alla gestione delle sue proprietà agricole. Mantenne stretti contatti con Garibaldi e i compagni d'armi, con frequenti incontri durante i soggiorni del Generale ad Alassio.

Rossi continuò a servire la sua comunità in vari ruoli civici:

  • 1884: nominato Commissario Straordinario per l'Amministrazione del Comune
  • 1887: coordinò le operazioni di soccorso dopo il terremoto che colpì Diano Marina
  • 1892: nominato Presidente Onorario del Sottocomitato della Provincia di Porto Maurizio della "Società Reduci Garibaldini"
  • 1893: nuovamente Commissario Straordinario per l'amministrazione del Comune

Andrea Rossi morì il 14 dicembre 1898 nella sua casa di Diano Marina. Il suo funerale, svolto in forma civile, vide la partecipazione dei Garibaldini superstiti dei Mille, che portarono a spalla il suo feretro.

Onorificenze e riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

Per il suo servizio militare, Rossi ricevette:

Il 6 agosto 1911, in occasione del cinquantenario dell'Unità d'Italia, con una raccolta di fondi a livello nazionale a cui aderirono innumerevoli associazioni e cittadini, fu inaugurato a Diano Marina un monumento in suo onore realizzato da Armando Zago, con epigrafe "Andrea Rossi Pilota dei Mille".

Commemorazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 agosto 2024, in occasione del 210º anniversario della nascita di Andrea Rossi, la città di Diano Marina ha organizzato una celebrazione in suo onore[1]. L'evento ha sottolineato l'importanza storica di Rossi come figura chiave del Risorgimento e il suo legame con la città natale.

  1. ^ Diano Marina celebra i 210 anni del pilota dei Mille Andrea Rossi, su La Voce di Imperia, 14 agosto 2024. URL consultato il 15 agosto 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]