Picea wilsonii
Picea wilsonii | |
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Picea wilsonii | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Pinophyta |
Classe | Pinopsida |
Ordine | Pinales |
Famiglia | Pinaceae |
Genere | Picea |
Specie | P. wilsonii |
Nomenclatura binomiale | |
Picea wilsonii Mast., 1903 | |
Sinonimi | |
Nomi comuni | |
(IT) Peccio di Wilson |
Picea wilsonii (Mast., 1903) è una specie di peccio appartenente alla famiglia delle Pinaceae, originaria della Cina (Gansu, Shanxi, Hebei, Hubei, Shaanxi, Sichuan, Qinghai e Mongolia Interna).[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome generico Picea, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare da Pix picis = pece, in riferimento all'abbondante produzione di resina.[2] Il nome specifico wilsonii fu assegnato in onore del botanico americano Ernest Henry Wilson che collezionò i semi di molti alberi e arbusti della Cina centrale per l'Arnold Arboretum di Boston.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Portamento
[modifica | modifica wikitesto]Albero alto 50 metri con tronco monopodiale diritto di diametro fino a 1,3 metri, dalla chioma piramidale; i virgulti sono glabri, inizialmente di colore verde-giallastro o grigio-giallastro, poi di colore grigio pallido o grigio-marrone.[4]
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie sono aghiformi, dritte o ricurve, con sezione trasversale largamente quadrangolare, di colore verde scuro, lunghe 8–13 mm e con punte acuminate; hanno stomi disposti in 4-5 linee su ogni faccia.[3]
Fiori
[modifica | modifica wikitesto]L'impollinazione avviene nel mese di aprile.[4]
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]I coni femminili, di colore giallo-marrone a maturazione, sono ovoidali, lunghi 5–8 cm e larghi 2,5–4 cm. I macrosporofilli sono obovati, lunghi 1,4-1,7 cm e larghi 1-1,4 cm, con apice di forma variabile e le parti esposte non striate. I semi sono obovoidali, lunghi 3–4 mm, con parte alata lunga 8–11 mm, di colore marrone pallido; maturano in ottobre.[4]
Corteccia
[modifica | modifica wikitesto]La corteccia è grigia, divisa in scaglie irregolari.[3]
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Strobili maschili
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Strobili
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Germogli
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Vegeta a quote di alta montagna comprese tra i 1400 e i 3000 m (con limite superiore di 2100 m nella parte settentrionale dell'areale), su suoli podzolici montani, prevalentemente non calcarei; il clima di riferimento è continentale montano o subalpino con scarse precipitazioni e inverni lunghi e freddi. Normalmente si ritrova in foreste miste con Picea asperata, Picea purpurea e Picea meyeri. Tra le caducifoglie la specie più comune è Betula albosinensis.[1]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Sono riportati i seguenti sinonimi:[5]
- Picea fricksii Silba
- Picea mastersii Mayr
- Picea shennongjianensis Silba
- Picea watsoniana Mast.
- Picea wilsonii f. mastersii (Mayr) J.Hoch
- Picea wilsonii var. shanxiensis Silba
- Picea wilsonii subsp. shanxiensis (Silba) Silba
- Picea wilsonii var. watsoniana (Mast.) Silba
- Picea wilsonii subsp. watsoniana (Mast.) Silba
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Il peccio di Wilson fornisce un legno di grande importanza per l'edilizia e la carpenteria, la realizzazione di traversine ferroviarie e di mobili, e per l'industria cartaria. In orticoltura viene utilizzato come albero ornamentale nel nord della Cina e in Russia, sviluppandosi bene nelle zone con inverni lunghi e rigidi, mentre è intollerante nei confronti delle gelate tardive degli inverni più marittimi europei, per cui è raramente presente negli arboreti americani e europei.[1]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante la lieve diminuzione di popolazione, l'areale rimane relativamente vasto; per questo motivo viene classificata come specie a rischio minimo nella Lista rossa IUCN.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (EN) Zhang, D, Katsuki, T. & Rushforth, K. 2013., Picea wilsonii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Picea wilsonii, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º giugno 2020.
- ^ a b c (EN) Picea wilsonii / Wilson's spruce, su American Conifer Society. URL consultato il 1º giugno 2020.
- ^ a b c (EN) Picea wilsonii Masters 1903, su The Gymnosperm Database. URL consultato il 1º giugno 2020.
- ^ (EN) Picea wilsonii Mast., in Plants of the World Online, Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 01/6/2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Picea wilsonii
- Wikispecies contiene informazioni su Picea wilsonii
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Picea wilsonii, su BHL. URL consultato il 1º giugno 2020.