Indice
Leccinum duriusculum
Leccinum duriusculum | |
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Leccinum duriusculum | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Boletales |
Famiglia | Boletaceae |
Genere | Leccinum |
Specie | L. duriusculum |
Nomenclatura binomiale | |
Leccinum duriusculum (Schulzer ex Kalchbr.) Singer, (1947) |
Leccinum duriusculum Caratteristiche morfologiche | |
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Cappello | |
Imenio | |
Lamelle | |
Sporata | |
Velo | |
Carne | |
Ecologia | |
Commestibilità | |
Il Leccinum duriusculum (Schulzer ex Kalchbr.) Singer (1947), è un fungo basidiomicete, buon commestibile da giovane.
Descrizione della specie
[modifica | modifica wikitesto]Cappello
[modifica | modifica wikitesto]4–16 cm di diametro, da emisferico a espanso convesso,
- Cuticola
- leggermente eccedente, liscia, opaca, finemente vellutata, a volte screpolata col tempo secco, di colore bruno-grigio o bruno-rosso, a volte con sfumature più chiare tendenti all'ocra verso il margine.
Tubuli
[modifica | modifica wikitesto]Lunghi fino a 3 cm, da adnati a liberi al gambo, da biancastri a grigi o color crema sporco con l'età.
Pori
[modifica | modifica wikitesto]Piccoli, 0,3-0,5 mm di diametro, rotondi, concolori ai tubuli, poi da grigio a grigio-crema con sfumature oliva, al tatto virano al bruno.
Gambo
[modifica | modifica wikitesto]8-17 x 1,4–2 cm, robusto, compatto, cilindrico, lievemente assottigliato all'apice e clavato alla base, bianco, ricoperto da fine punteggiatura o piccole granulazioni scagliose disposte in modo da formare striature longitudinali che talvolta si uniscono fino a formare un reticolo, prima brune poi nerastre, tipicamente macchiato di verde-bluastro alla base.
Carne
[modifica | modifica wikitesto]Carne bianca, compatta, al taglio vira rapidamente dal rosa-salmone, rossastro, che permane per lungo tempo, fino al viola-grigio con sfumature più scure e tendenti al blu verdastro alla base del gambo, mai annerente del tutto.
Microscopia
[modifica | modifica wikitesto]- Spore
- 13-14 x 4,8-5,1 µm, fusiformi con apice conico, con evidente depressione soprailare, lisce, bruno-oliva in massa.
- Basidi
- 19-37 x 6-9 µm, clavati, tetrasporici.
- Cistidi
- abbondanti sull'orlo dei pori, 20-75 x 5,5-17 x 2-4 µm, lageniformi, spesso con collo piuttosto lungo, non colorati o con granulazioni intracellulari marroni.
- Caulocistidi
- 25-110 x 5-12 x 2-6,5 µm, lageniformi o fusiformi.
- Giunti a fibbia
- assenti.
Habitat
[modifica | modifica wikitesto]Specie simbionte cresce sotto specie di pioppo, soprattutto Pioppo tremulo, in estate-autunno; predilige terreni calcarei.
Commestibilità
[modifica | modifica wikitesto]fungo giovane: tutto il fungo buon commestibile
fungo maturo: mediocre. Il gambo è stopposo e il cappello molliccio
Sinonimi e binomi obsoleti
[modifica | modifica wikitesto]- Boletus duriusculus Schulzer & Kalchbr., in Fries, Hymenomyc. eur. (Upsaliae): 515 (1874)
- Krombholzia aurantiaca f. duruiscula (Schulzer) Vassilkov, (1956)
- Leccinum aurantiacum subsp. duriusculum (Kalchbr. & Schulzer) Hlaváček, (1958)
Nomi comuni
[modifica | modifica wikitesto]- Leccino
- (DE) Pappelröhrling, Hartlicher Birkenröhrling
Forme e varietà
[modifica | modifica wikitesto]- Leccinum duriusculum f. duriusculum (Schulzer) Singer (1947)
- Leccinum duriusculum f. robustum Lannoy & Estadès (1994)
- Leccinum duriusculum var. duriusculum (Schulzer) Singer (1947)
- Leccinum duriusculum var. salicinum Wichanský (1960)
Specie simili
[modifica | modifica wikitesto]- Leccinum nigellum Redeuilh, che ha cappello più scuro e ne condivide il partner micorrizico (pioppo) e vira più marcatamente verso il nerastro.
- Leccinum fuscoalbum (Sowerby) Lannoy & Estades, con cappello che tende al bruno scuro e vira più marcatamente verso il nerastro.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Dal latino duriusculum = piccolo e duro, per la forma del carpoforo.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Leccinum duriusculum, in Index Fungorum, CABI Bioscience.
- Cazzoli P., Approccio al Genere Leccinum, in Rivista di Micologia, vol. 3, 2002, pp. 195-216.
- Noordeloos M. E., The genus Leccinum in Western and Central Europe, su entoloma.nl (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2014).
- Kuo, M., Leccinum pseudoscabrum, su MushroomExpert.Com, 2007.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Leccinum duriusculum
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Immagini di L. duriusculum, su micologia.net. URL consultato il 27 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2007).