Indice
Sign o' the Times (album)
Sign o' the Times album in studio | |
---|---|
Artista | Prince |
Pubblicazione | 31 marzo 1987 |
Durata | 79:58 |
Dischi | 2 |
Tracce | 16 (9 + 7) |
Genere | Funk Soul Contemporary R&B |
Etichetta | Pasley Park Warner Bros. |
Produttore | Prince |
Registrazione | 1982, 1986-1987 Lake Minnetonka Home Studio, Galpin Boulevard Home Studio, Washington Avenue Warehouse, Sunset Sound Recorders, Ocean Way Recording, Monterey Sound Studios, Dierks Studio Mobile Trucks, Paisley Park Records |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Australia[1] (vendite: 35 000+) Francia (2)[2] (vendite: 200 000+) Germania[3] (vendite: 250 000+) Svizzera[4] (vendite: 25 000+) |
Dischi di platino | Paesi Bassi[5] (vendite: 100 000+) Regno Unito[6] (vendite: 300 000+) Stati Uniti[7] (vendite: 1 000 000+) |
Prince - cronologia | |
Singoli | |
|
Sign o' the Times (stilizzato come Sign “☮” the Times), è il nono album in studio del cantante statunitense Prince, pubblicato il 31 marzo 1987 dalla Paisley Park Records e dalla Warner Bros.
L'album ha avuto anche un film concerto accompagnato con lo stesso nome[8]. Viene considerato in assoluto uno dei migliori lavori di Prince[9] e risulta spesso nella lista dei migliori dischi di sempre: per la rivista Rolling Stone si pone al 45º posto nella sua lista dei più grandi album; mentre la rivista Time Magazine l'ha eletto come il miglior album degli anni '80.
Il 25 settembre del 2020 viene pubblicata l'edizione Super Deluxe dell'album (composta da 8 CD e un DVD).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Prince suona la maggior parte degli strumenti nelle canzoni, fra cui la chitarra, il basso, la drum machine Linn LM-1 (quest'ultima è presente in quasi tutti i beat delle canzoni presenti sull'album) proponendo brani di vario genere: dal rock al pop, dal soul al funk, il tutto condito da una produzione pulita e da arrangiamenti minimali e sexy.
Quattro singoli vennero tratti dall'album, Sign o' the Times, If I Was Your Girlfriend, U Got the Look, I Could Never Take the Place of Your Man.
Prima della dissoluzione dei The Revolution, Prince stava lavorando a due progetti separati: l'album dei Revolution Dream Factory e un suo disco solista da intitolarsi Camille.[10] A differenza dei tre precedenti album della band, Dream Factory includeva contributi da parte dei membri del gruppo e canzoni cantate da Wendy & Lisa.[10] Il progetto Camille vide Prince creare un nuovo alter ego femminile cantando principalmente con un tono di voce velocizzato. Con la fine dei Revolution, Prince consolidò materiale da entrambi i progetti in cantiere, insieme a nuove composizioni, in un album triplo intitolato Crystal Ball.[11] La Warner Bros. costrinse Prince a trasformare il triplo LP in un doppio, che quindi divenne Sign o' the Times.[12]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Tutte le tracce sono composte e arrangiate da Prince, eccetto dove indicato
- Disco 1
- Sign o' the Times – 4:56
- Play in the Sunshine – 5:05
- Housequake – 4:42
- The Ballad of Dorothy Parker – 4:02
- It – 5:09
- Starfish and Coffee – 2:50 (Prince, Susannah Melvoin)
- Slow Love – 4:22 (Prince, Carole Davis)
- Hot Thing – 5:39
- Forever in My Life – 3:30
- Disco 2
- U Got the Look – 3:47
- If I Was Your Girlfriend – 5:01
- Strange Relationship – 4:01
- I Could Never Take the Place of Your Man – 6:29
- The Cross – 4:49
- It's Gonna Be a Beautiful Night – 9:01 (Prince, Doctor Fink, Eric Leeds)
- Adore – 6:30
Super Deluxe Edition
[modifica | modifica wikitesto]Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifiche settimanali
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1987) | Posizione massima |
---|---|
Australia[13] | 20 |
Austria[14] | 2 |
Canada[15] | 25 |
Francia[16] | 4 |
Germania[14] | 11 |
Italia[17] | 4 |
Norvegia[14] | 3 |
Nuova Zelanda[14] | 6 |
Paesi Bassi[14] | 2 |
Regno Unito[18] | 4 |
Stati Uniti[19] | 6 |
Stati Uniti (R&B)[19] | 4 |
Svezia[14] | 6 |
Svizzera[14] | 1 |
Super Deluxe Edition
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2020) | Posizione massima |
---|---|
Australia[14] | 20 |
Belgio (Fiandre)[14] | 2 |
Belgio (Vallonia)[14] | 10 |
Danimarca[14] | 35 |
Finlandia[14] | 48 |
Germania[14] | 3 |
Italia[14] | 37 |
Norvegia[14] | 22 |
Paesi Bassi[14] | 2 |
Portogallo[14] | 18 |
Regno Unito[28] | 7 |
Spagna[14] | 16 |
Stati Uniti[19] | 20 |
Svizzera[14] | 3 |
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Recensione | Giudizio |
---|---|
Ondarock[29] | |
AllMusic[30] | |
Rolling Stone | |
Piero Scaruffi[31] | |
Robert Christgau | A+ |
The Guardian | |
Pitchfork[32] | |
Entertainment Weekly | A |
Sebbene le vendite complessive non furono esaltanti, non raggiungendo i livelli di Parade, alla sua uscita Sign o' the Times venne universalmente acclamato come un capolavoro. Bart Bull, recensore della rivista Spin, nel 1987 scrisse che l'apparente disorganizzazione della musica di Prince era "puro genio" e non indulgenza e che, anche se non c'era nessun brano sull'album paragonabile a Girls & Boys, "gli scarti di nessun altro potevano essere buoni come quelli di Prince".[33] Robert Christgau del The Village Voice disse che seppure l'album non potesse essere considerato un successo vero e proprio, era comunque la dimostrazione "che il musicista più dotato della sua generazione dava prova, dall'inizio alla fine, di essere il più grande figlio di puttana su doppio disco mai esistito". Egli lodò in particolare l'abilità di Prince come musicista in grado di suonare ogni strumento sull'album.[34] Sign o' the Times fu miglior album del 1987 nel sondaggio Pazz & Jop del Village Voice riservato ai critici musicali.[35] Secondo Christgau, creatore del sondaggio, l'album ottenne facilmente la vittoria e stabilì Prince come "il più grande musicista rock della sua era".[36] La title track Sign o' the Times ricevette una nomination come miglior singolo del 1987, mentre I Could Never Take the Place of Your Man e U Got the Look furono anch'esse votate tra le migliori 10.[37]
In una recensione retrospettiva, Keith Harris di Blender definì il disco un "capolavoro".[38] Michaelangelo Matos di Spin lo citò come "l'ultimo album R&B classico prima dell'avvento della supremazia della musica hip-hop sulla black music e l'ultimo blockbuster su quattro lati dell'epoca del vinile".[39] Nella The Rolling Stone Album Guide (2004), Matos definì Sign o' the Times "il miglior album di Prince, il miglior esempio della sua arte, e probabilmente l'album migliore degli anni ottanta".[40]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1989, la rivista Time Out lo mise in vetta alla classifica dei migliori album di sempre. Nel dicembre 1989, Robert Smith dei The Cure citò Sign o' the Times tra le cose migliori degli anni ottanta secondo lui.[41] Il disco si classificò alla posizione numero 16 nella lista dei migliori 100 album di sempre redatta da New Musical Express, terzo in una lista simile di Hot Press, e numero 35 in quella di VH1. Il The Times indicò Sign o' the Times come ventinovesimo miglior album di tutti i tempi.[42] Nel 2003, l'album si classificò alla posizione numero 93 nella lista The 500 Greatest Albums of All Time stilata dalla rivista Rolling Stone.[43] Nel 2006, Q piazzò il disco alla posizione numero 12 nella sua lista "40 Best Albums of the '80s".[44] Nel 2012, Slant Magazine posizionò l'album al numero 11 nella lista dei "migliori album degli anni ottanta".[45]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 1999 Albums, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 20 maggio 2016.
- ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 20 maggio 2016. Selezionare "PRINCE" e premere "OK".
- ^ (DE) Prince – Sign 'O' – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 20 maggio 2016.
- ^ (EN) European Gold & Platinum Awards 1987 (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media. URL consultato il 7 luglio 2019.
- ^ (NL) Goud/Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 20 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
- ^ (EN) Sign o' the Times, su British Phonographic Industry. URL consultato il 20 maggio 2016.
- ^ (EN) Prince - Sign o' the Times – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 20 maggio 2016.
- ^ Eddy Cilìa, Make Me Wanna Holger. Un viaggio nell'anima (afro)americana: 100 album fondamentali, in Mucchio Extra, Stemax Coop, #18 Estate 2005.
- ^ Eddy Cilìa, Enciclopedia Rock - '80 (quarto volume), Arcana, 2001, p. 402.
- ^ a b Draper, 2008, pp. 76–78
- ^ Draper, 2008, pag. 80
- ^ Stephen Thomas Erlewine, Sign 'O' the Times, su Billboard. URL consultato il 3 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2013).
- ^ (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s (NL) Prince - Sign 'O' The Times, su Ultratop. URL consultato il 12 ottobre 2020.
- ^ (EN) Top Albums - May 23, 1987, su Library and Archives Canada. URL consultato il 7 dicembre 2016.
- ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su InfoDisc. URL consultato il 7 dicembre 2016. Selezionare "PRINCE" e premere "OK".
- ^ a b Gli album più venduti del 1987, su Hit Parade Italia. URL consultato il 7 dicembre 2016.
- ^ (EN) Official Albums Chart: 5 April 1987 - 11 April 1987, su Official Charts Company. URL consultato il 7 dicembre 2016.
- ^ a b c (EN) Prince – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 12 ottobre 2020. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
- ^ (DE) Jahreshitparade 1987, su austriancharts.at. URL consultato il 7 dicembre 2016.
- ^ (FR) Les Albums (CD) de 1987 par InfoDisc, su infodisc.fr. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2012).
- ^ (DE) Album – Jahrescharts 1987, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 7 dicembre 2016.
- ^ (EN) Top Selling Albums of 1987, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 7 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2016).
- ^ (NL) Dutch charts jaaroverzichten 1987, su Dutch Charts. URL consultato il 7 dicembre 2016.
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- ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1987, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 7 dicembre 2016.
- ^ (EN) Official Albums Chart: 2 October 2020 - 8 October 2020, su Official Charts Company. URL consultato il 12 ottobre 2020.
- ^ www.ondarock.it
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- ^ The History of Rock Music, su scaruffi.com.
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- ^ Robert Christgau, Consumer Guide, in The Village Voice, New York, 5 maggio 1987. URL consultato il 31 maggio 2013.
- ^ The 1987 Pazz & Jop Critics Poll, in The Village Voice, New York, 1º marzo 1988. URL consultato il 31 maggio 2013.
- ^ Robert Christgau, Pazz & Jop 1987: Significance and Its Discontents in the Year of the Blip, in The Village Voice, New York, 1º marzo 1988. URL consultato il 31 maggio 2013.
- ^ Pazz & Jop critics' poll of 1987, su robertchristgau.com.
- ^ Harris, Keith. Every Original CD Reviewed - Prince, 2001, Blender, Alpha Media Group.
- ^ Michaelangelo Matos, 100 Greatest Albums: 1985-2005, in Spin, vol. 21, n. 7, New York, Vibe/Spin Ventures, luglio 2005, p. 70. URL consultato il 12 maggio 2012.
- ^ Nathan Brackett e Christian Hoard (a cura di), The New Rolling Stone Album Guide, 4th, New York, Simon & Schuster, 2 novembre 2004, pp. 655, 656, ISBN 0-7432-0169-8. URL consultato il 12 maggio 2012.
- ^ Robert Smith [intervista], Melody Maker, dicembre 1989, pag. 23.
- ^ Prince: Sign 'O' the Times, su acclaimedmusic.net. URL consultato il 15 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
- ^ 93 | Sign 'o' the Times - Prince, su The 500 Greatest Albums of All Time, Rollingstone.com. URL consultato il 15 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2006).
- ^ Q, n. 241, Bauer Media Group, Agosto 2006.
- ^ (EN) The 100 Best Albums of the 1980s | Feature | Slant Magazine, su Slant Magazine. URL consultato il 30 marzo 2016.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen Thomas Erlewine, Sign o' the Times, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Sign o' the Times, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Sign o' the Times, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
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