Castillejeae
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.
Castillejeae Reveal, 2012 è una tribù di piante parassite (o semiparassite), spermatofite, dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Orobanchaceae.[1][2]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Castilleja Mutis ex L.f. il cui nome a sua volta è stato dato in ricordo del professore Domingo Castilleja (1744-1793), un botanico spagnolo e docente di botanica a Cadice, in Spagna.[3][4]
Il nome scientifico è stato definito dal botanico contemporaneo James Lauritz Reveal (sulla base della tribù Castillejinae definita dal botanico scozzese George Don nel 1838) nella pubblicazione "Phytoneuron. Digital Publications in Plant Biology - 2012-37: 216" del 2012.[5][6]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]- Il portamento delle specie di questa tribù è erbaceo sia annuale che perenne. I fusti in sono eretti e ascendenti, decombenti o striscianti. Le superfici delle varie parti di queste piante possono essere sia glabre che pubescenti.[1][7]
- Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato, opposto nelle parti distali. Sono sessili con forme lineari-lanceolate, apici acuminati con contorni interi, incisi (a volte finemente divisi) o raramente pennatifidi.
- Le infiorescenze sono di tipo racemoso. I fiori sono sessili o brevemente pedicellati. All'interno sono presenti delle brattee fogliacee colorate di giallo, rosso o bianco (in Cordylanthus le brattee più interne sono simili al calice). Non sono presenti bratteole.
- I fiori sono ermafroditi, zigomorfi e tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calice– corolla – androceo – gineceo) e pentameri (i verticilli del perianzio hanno 5 elementi).
- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[7]
- x K (5), [C (2 + 3), A 2 + 2], G (2), supero, capsula.
- Il calice è gamosepalo con forme tubolari lateralmente compresse, spesso dilatato alla base e con fessure anteriori o laterali anche profonde. In alcune specie è simile ad una spatola. I lobi terminali (a volte 4) sono interi o brevemente bilobati o più facilmente simili a denti.
- La corolla gamopetala è fortemente bilabiata con il labbro superiore a forma di casco (ma anche piatto in Clevelandia), quello inferiore con dei lobi concavi, patenti, a volte molto piccoli. A volte le due labbra sono quasi uguali (Triphysaria). Il colore della corolla è rosso, purpureo, giallo, rosa o bianco.
- L'androceo è formato da 4 stami didinami e sporgenti o inclusi nella corolla. I filamenti sono adnati alla corolla. Le antere, sagittate, sono a due teche uguali oblunghe, oppure è presente una sola teca ridotta o sterile (in Orthocarpus e Triphysaria). La deiscenza è mediante due fessure longitudinali. Le sacche polliniche sono divergenti con granuli pollinici spesso tricolporati.
- Il gineceo è bicarpellare (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli connati) ed ha un ovario supero biloculare (a volte ineguali) con forme da oblunghe a ovoidi. La placentazione è assile (con placente indivise) o parietale (con placente divise e libere). Gli ovuli sono numerosi per ogni loculo e hanno un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[8] Lo stilo è corto con uno stigma globoso-capitato o debolmente bilobo. Il disco nettarifero se presente è posizionato attorno alla base dell'ovario.
- Il frutto è una capsula loculicida. I semi sono da pochi a numerosi, minuti con forme oblunghe-angolose e ricoperti da una struttura reticolare.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) o il vento (impollinazione anemogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La distribuzione delle specie di questa tribù è quasi prevalentemente americana, solamente 5 specie del genere Castilleja vivono in Eurasia.
Alcune specie
[modifica | modifica wikitesto]-
Il portamento
Cordylanthus parviflorus -
Le foglie
Castilleja applegatei -
Infiorescenza (brattee)
Castilleja angustifolia -
Infiorescenza
Orthocarpus luteus -
I fiori
Triphysaria eriantha
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Orobanchaceae), caratterizzata soprattutto da specie semiparassite, parassite o oloparassite, comprende circa 60 generi con oltre 1700 specie[7][9] (altre fonti indicano 99 generi con 2060 specie[10]) con una distribuzione cosmopolita. La tribù Castillejeae è una delle 10 tribù nella quale è divisa la famiglia.[1]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]I generi di questa tribù tradizionalmente erano stati posti nella famiglia Scrophulariaceae s.l.; attualmente in seguito ad analisi cladistiche basate sulle caratteristiche del DNA è stata rivista la posizione tassonomica del gruppo e inserita nella famiglia Orobanchaceae. L'attuale circoscrizione della tribù probabilmente è da perfezionare. Studi recenti[11] hanno suddiviso la famiglia in 6 cladi. Il gruppo di questa voce appartiene al "clade IV" suddiviso in due subcladi: uno contenente il genere Pedicularis con 300-500 specie con habitat temperato-freddo e un altro clade contenente i generi della tribù Castillejeae e della tribù Gerardieae Benth.. Queste due ultime tribù formano quindi un "gruppo fratello". Il genere Castilleja non è monofiletico.[2][12]
Altre analisi propongono la descrizione di alcuni generi di questa tribù (come Castilleja) all'interno della tribù Pedicularidae Duby.[10]
Il cladogramma a lato tratto dallo studio citato e semplificato mostra la posizione filogenetica della tribù e di alcuni suoi generi.[13]
Composizione della tribù
[modifica | modifica wikitesto]La tribù comprende 7 generi e circa 230 specie:[1][2]
Genere | Numero specie | Numero cromosomico | Distribuzione |
---|---|---|---|
Castilleja Mutis ex L.f., 1782 |
Circa 200 | 2n = 24, 46, 48, 72, 96 e 120 | America e 5 specie in Eurasia |
Clevelândia Greene, 1885 |
Una specie: Clevelandia beldingii Greene |
2n = 24 | California |
Cordylanthus Nutt. & Benth., 1846 |
13 - 18 | 2n = 26 e 32 | Nord America |
Gentrya Breedlove & Heckard, 1970 |
Una specie. Gentrya racemosa Breedlove & Heckard |
2n = 24 | Messico |
Ophiocephalus Wiggins, 1933 |
Una specie: Ophiocephalus angustifolius Wiggins |
2n = 24 | California |
Orthocarpus Nutt., 1818 |
9 | 2n = 22, 24, 28, 30, 40, 48 e 96 | Nord America occidentale |
Triphysaria Fisch. & C. Mey., 1835 |
5 | Nord America occidentale |
Nota: alcuni Autori descrivono Clevelandia, Gentrya e Ophiocephalus all'interno di Castilleja. I generi Adenostegia Benth., Chloropyron Behr e Dicranostegia (A. Gray) Pennell tradizionalmente descritti autonomamente, attualmente sono considerati sinonimi di Cordylanthus.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Kadereit 2004, pag. 419.
- ^ a b c d Olmstead 2012.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 94.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 6 ottobre 2016.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 6 ottobre 2016.
- ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 6 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
- ^ a b c Judd 2007, pag. 496.
- ^ Musmarra 1996.
- ^ Strasburger 2007, pag. 850.
- ^ a b Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 3 settembre 2016.
- ^ Bennet 2006, pag. 1043.
- ^ McNeal 2013.
- ^ Bennet 2006.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Joel R. McNeal, Jonathan R. Bennett, Andrea D. Wolfe & Sarah Mathews, Phylogeny and origins of holoparasitism in Orobanchaceae (PDF), in American Journal of Botany, vol. 100, 2013, pp. 971–983.
- Jonathan R. Bennett & Sarah Mathews, Phylogeny of the parasitic plant family Orobanchaceae inferred from phytochrome A, in American Journal of Botany, vol. 93, 2006, pp. 1039-1051.
- Daniel L. Nickrent & Lytton J. Musselman, Introduction to Parasitic Flowering Plants, in The Plant Health Instructor, 2004. URL consultato l'8 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2016).
- Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
- Richard Olmstead, A Synoptical Classification of the Lamiales, 2012. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2019).
- Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004, p. 419.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, p. 852, ISBN 88-7287-344-4.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 496, ISBN 978-88-299-1824-9.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castillejeae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Castillejeae IPNI Database