Tugarinovia mongolica
Tugarinovia mongolica | |
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Tugarinovia mongolica | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Carduoideae |
Tribù | Cardueae |
Sottotribù | Carlininae |
Genere | Tugarinovia Iljin, 1928 |
Specie | T. mongolica |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Carduoideae |
Tribù | Cardueae |
Genere | Tugarinovia |
Specie | T. mongolica |
Nomenclatura binomiale | |
Tugarinovia mongolica Iljin, 1928 | |
Specie | |
(Vedi testo)
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Tugarinovia mongolica Iljin, 1928 è una specie di pianta della famiglia delle Asteraceae. Questa specie è anche l'unica del genere Tugarinovia Iljin, 1928.[1][2][3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo gruppo sono erbacee dioiche (i fiori maschili sono separati dai fiori femminili) perenni. Sono provviste di robusti fusti legnosi (un ceppo di 6 – 7 cm di diametro) circondati dai resti di persistenti piccioli lanati.[4][5][6][7]
Le foglie, disposte in modo alterno e in rosette basali, profondamente dentate e spinose, hanno delle forme da pennatopartite a pennato-lobate con contorni ellittici, oblunghi o ovati. La superficie è ragnatelosa o lanata. Il picciolo è lungo 1,5 – 7 cm. Dimensione delle foglie: 3 – 15 cm x 1 – 4 cm.
Le infiorescenze sono composte da capolini decombenti per lo più solitari e avvolti da vistose brattee simili a foglie. I capolini, peduncolati e subscaposi, omogami e sporgenti lateralmente rispetto alle rosette basali, di tipo discoide, sono formati da un involucro a forma più o meno cilindrica composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti tubulosi (in alcuni casi sono presenti anche dei fiori radiati). Le brattee dell'involucro disposte su più serie in modo embricato hanno forme diverse: spesso sono molto visibili, colorate e a forma radiata. Il ricettacolo è nudo, senza pagliette ma alveolato.
I fiori sono principalmente del tipo tubuloso.[8] I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono actinomorfi. Quelli maschili si trovano su capolini più piccoli (1 cm di diametro) dei capolini formati da fiori femminili (2 cm di diametro).
- /x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
Corolla: le corolle dei fiori in genere sono corte.
Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, distinti e glabri, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[10] Le antere hanno delle lunghe appendici sericee.
Gineceo: lo stilo è filiforme e corto; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.
Il frutto è un achenio con un pappo. L'achenio, lungo 8 – 10 mm e con forme obconiche, è densamente sericeo e il pericarpo è di tipo parenchimatico. Il pappo (persistente o deciduo) è formato da setole scabre connate all'interno di grandi squame (lunghezza del pappo: 1,5 cm).S
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questa voce si trovano in Mongolia su pendii rocciosi, campi sabbiosi in pendenza o pendii ghiaiosi (altitudine: 800 - 1.500 metri sul livello del mare).[2]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Carlininae è una di queste).[6][14][15][16]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ambito della sottotribù il genere Tugarinovia occupa una posizione basale: formano un "gruppo fratello" con il resto della sottotribù.[6]
I caratteri morfologici distintivi per le specie di questo genere sono: le piante sono dioiche; il ricettacolo è nudo e alveolato; i capolini maschili sono più piccoli di quelli femminili, e entrambi sono scaposi su pedicelli derivati lateralmente dalla rosetta basale.
Si conosce una varietà:[2]
- Tugarinovia mongolica var. ovatifolia Y.Ling & Ma, 1979 - Distribuzione:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 25 febbraio 2021.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 25 febbraio 2021.
- ^ Kadereit & Jeffrey 2007.
- ^ Funk & Susanna, pag. 296.
- ^ a b c Herrando et al. 2019.
- ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 25 febbraio 2021.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 9.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ Funk & Susanna 2009, pag. 296.
- ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 126.
- ^ Barres et al. 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Laia Barres et al., Reconstructing the Evolution and Biogeograpnic History of Tribe Cardueae (Compositae), in Botany, vol. 100, n. 5, 2013, pp. 1-16.
- Sonia Herrando-Morairaa et al., Nuclear and plastid DNA phylogeny of the tribe Cardueae (Compositae) with Hyb-Seq data: A new subtribal classification and a temporal framework for the origin of the tribe and the subtribes, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 137, 2019, pp. 313-332.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tugarinovia mongolica
- Wikispecies contiene informazioni su Tugarinovia mongolica
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tugarinovia mongolica Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Tugarinovia Royal Botanic Gardens KEW - Database