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Scacchi in Unione Sovietica
Gli Scacchi in Unione Sovietica hanno giocato un ruolo fondamentale nella storia di questo sport. In effetti i giocatori sovietici hanno dominato la scena scacchistica mondiale durante il Novecento. Essi, più che portare cambiamenti sulla scacchiera, hanno enfatizzato il concetto degli scacchi come un'arte ed un rigoroso studio riservato al gioco.
La nascita e lo sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Prima della Seconda Guerra Mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Gli scacchi nell'Unione Sovietica hanno un'origine molto antica. Infatti vari poemi cavallereschi con eroi russi citano il nobil gioco, un esempio sono Sadko e Ilia Murometz. Nel 1725, Leontiev, un segretario dell'ambasciata russa a Pechino, scrisse il primo trattato sugli scacchi sovietico. I libri russi antichi rinvenuti sono vari, il più importante e rappresentativo è Schachmatnaja Igra scritto da Aleksandr Petrov nel 1824. Gli scacchi si diffondono come gioco riservato alla borghesia sovietica con Lenin che divulga il gioco chiamandolo una "palestra per la mente".[1] I registi Vsevolod Illarionovič Pudovkin e Nikolaj Špikovskij , nel 1925, realizzano un film-documentario dedicato all'aumento veloce di giocatori di scacchi in URSS chiamato "La febbre degli scacchi". Altri politici-scacchisti furono Karl Marx e Nikolai Krylenko, il quale quest'ultimo, con lo slogan "Diamo gli scacchi ai lavoratori" aumentò di gran lunga il numero di tesserati. [2]
Ma la visione di un'Unione Sovietica scacchistica si ebbe solo dopo la Seconda Guerra Mondiale con l'avvento di tornei internazionali e la supremazia di Michail Botvinnik.[3] Prima della mondializzazione degli scacchi, nell'Unione Sovietica il campione indiscusso era Aleksandr Alechin, dove vinse vari tornei per corrispondenza sponsorizzati dal giornale Šachmatnoe Obozrenie. Alechin, però, abbandonò la scuola sovietica, trasferendosi a Parigi, naturalizzandosi francese e latinizzando il suo nome da Александр Александрович Алехин ad Aleksandr Aleksandrovič Alechin, denigrando, più volte, la sua terra d'origine.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la Seconda Guerra Mondiale, come già citato, si è una globalizzazione scacchistica e la nascita di tornei internazionali. Questi tornei furono dominati dai Sovietici con molteplici scacchisti Campioni del Mondo: Alechin, Botvinnik, Smyslov, Tal, Petrosjan, Spasskij, Karpov, Kasparov. Non si sono presentati molti avversari temibili, eccetto per Bobby Fischer, uno scacchista americano campione del mondo dal 1972 al 1975 che ha dato i bastoni sulle ruote al finalista, Boris Spasskij.[4] Qui sorse la rivalità anche in ambito scacchistico tra gli Stati Uniti e l'URSS, che si aggiunse alle tensioni provocate dalla Guerra Fredda.[5].
Influenza sugli scacchi moderni
[modifica | modifica wikitesto]Gli scacchisti sovietici hanno lasciato molto in eredità agli scacchi moderni: aperture, allenamento e stili di gioco. Eccone una panoramica generale delle aperture più popolari. Ogni fonte di questa sezione è presa dalle pagine Teknopedia delle stesse aperture
Aperture
[modifica | modifica wikitesto]Difesa Alechin
[modifica | modifica wikitesto]Tra le aperture più importanti create da giocatori sovietici troviamo la Difesa Alechin. Un'apertura di gioco semiaperto usata raramente nelle partite di alto livello perché facilmente contrastabile. È caratterizzata dalle mosse
- 1. e4 Cf6.
Difesa russa
[modifica | modifica wikitesto]La Difesa russa, detta anche Difesa Petrov o Difesa Petroff fu sviluppata dall' omonimo giocatore. Le mosse presenti nell'apertura sono
- 1. e4 e5
- 2. Cf3 Cf6
Apertura Konstantinopolsky
[modifica | modifica wikitesto]L'Apertura Konstantinopolsky è un'apertura molto rara che prende nome dal Gran Maestro Oleksandr Markovyč Konstantynopol's'kyj che la giocò per la prima volta nel 1956 a Mosca. È caratterizzata dalle mosse
- e4 e5
- Cf3 Cc6
- g3
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ LA STORIA DIMENTICATA DEL RIVOLUZIONARIO BOLSCEVICO CHE INVENTÒ LA FANTASCIENZA, su thevision.com.
- ^ LA STORIA DIMENTICATA DEL RIVOLUZIONARIO BOLSCEVICO CHE INVENTÒ LA FANTASCIENZA, su thevision.com.
- ^ (EN) The chess games of Mikhail Botvinnik, su chessgames.com.
- ^ Fischer vs Spassky 1972, su chessgames.com.
- ^ Guerra Fredda sulla scacchiera: cinquant’anni fa il duello Fischer-Spasskij, su avvenire.it.
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