Indice
Say Say Say
Say Say Say singolo discografico | |
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Artista | Paul McCartney |
Featuring | Michael Jackson |
Pubblicazione | 3 ottobre 1983 |
Durata | 3:55 |
Album di provenienza | Pipes of Peace |
Genere | Pop rock |
Etichetta | Parlophone |
Produttore | George Martin |
Registrazione | Aprile-maggio 1981 |
Formati | CD |
Certificazioni | |
Dischi d'argento | Regno Unito[1] (vendite: 200 000+) |
Dischi d'oro | Francia[2] (vendite: 500 000+) |
Dischi di platino | Canada[3] (vendite: 100 000+) Stati Uniti[4] (vendite: 1 000 000+) |
Paul McCartney - cronologia | |
Michael Jackson - cronologia | |
Say Say Say è una canzone del cantante britannico Paul McCartney cantata in duetto con Michael Jackson, estratta come primo singolo dall'album di McCartney, Pipes of Peace il 3 ottobre 1983 e prodotta da George Martin. È il secondo duetto di successo McCartney-Jackson dopo The Girl Is Mine, quest'ultimo contenuto nell'album Thriller di Jackson dell'anno precedente.
Il singolo rimase sei settimane in cima alla classifica generale di Billboard tra la fine del 1983 e l'inizio del 1984 preceduto da All Night Long di Lionel Richie e seguito da Owner of A Lonely Heart degli Yes.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Registrazione
[modifica | modifica wikitesto]Il brano venne composto da McCartney alla chitarra acustica, mentre Jackson contribuì con buona parte del testo.[5] I due ne fecero una demo e la base strumentale della canzone venne incisa nella primavera 1982 ai Cherokee Studios: Nathan Watts suonò il basso.[6]
Significato
[modifica | modifica wikitesto]La canzone parla di un ragazzo innamorato che supplica una ragazza e la disprezza allo stesso tempo per aver spezzato il suo cuore. La natura bipolare della canzone si presta al formato del duetto, con i versi di McCartney che sembrano abbastanza ragionevoli («Non giocare con il mio affetto ...») mentre Jackson è la voce della disperazione («Sono fermo qui, battezzato nelle mie stesse lacrime...»).[7]
Video musicale
[modifica | modifica wikitesto]Il videoclip del brano fu girato a Los Alamos, in California, a soli 13 minuti di macchina dal Neverland Valley Ranch, che all'epoca ancora non esisteva con questo nome. Jackson proprio durante le riprese di questo video si innamorò di quella valle che qualche anno dopo divenne la sua residenza personale. Fu girato all'Union Hotel e alla Victorian Mansion di Los Alamos, costruiti entrambi nel 1880. Fu diretto da Bob Giraldi, che aveva già realizzato lo stesso anno il video musicale di Jackson per Beat It. Nella clip vi sono dei cammei dell'allora moglie di McCartney, Linda, della sorella di Jackson, La Toya e dello stesso regista nella parte di un uomo che gioca coi due protagonisti a biliardo. Il video costò circa 500.000 dollari, un record per l'epoca, che verrà superato due mesi dopo dal video di Thriller dello stesso Jackson.[8]
La trama del video venne da un'idea di Giraldi, che immaginò i due protagonisti, Mac e Jack, come dei truffatori del west americano che vendevano dei finti toccasana a degli ignari campagnoli e che, tra una truffa e l'altra, eseguivano spettacoli di vaudeville.[8] Alla fine del video, però, Jackson e McCartney si rivelavano essere in realtà delle specie di Robin Hood, portando i soldi guadagnati ad un orfanotrofio dove intrattenevano anche i bambini.[7]
Il regista raccontò: «Paul era terribilmente insicuro nell'apparire accanto a Michael in termini di danza. E chi non lo sarebbe se dovesse salire sul palco ed essere coreografato accanto a Michael Jackson?». Riguardo ai due artisti ha aggiunto inoltre: «In tutti i miei anni di lavoro nel cinema e nelle pubblicità ho lavorato con alcune delle peggiori prime donne e superstar di tutti i tempi ma Paul e Michael non erano così».[8]
Versione remix e nuovo video del 2015
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2015, in occasione della riedizione dell'album Pipes of Peace di McCartney, venne resa disponibile per il download digitale la nuova versione remixata del pezzo, con le strofe di Jackson e McCartney con un'alternanza invertita rispetto alla versione originale e con l’incisione di nuove parti strumentali[9], accompagnata da un nuovo video in bianco e nero diretto e coreografato da Ryan Heffington, coreografo e regista per Lady Gaga[9] e famoso per i video Elastic Heart e Chandelier di Sia.
Questa versione aggiornata del video evita la trama a favore della danza e vede come protagonisti una compagnia di ragazzi che ballano tra le strade di una città.[9][7][10] Di tale singolo, e sempre nel 2015, fu indetto un contest canoro da parte di Paul McCartney e della MPL Communications, per la produzione di un fan-video dedicato al brano, a cui parteciparono diversi candidati da tutto il mondo. Coloro che superarono il provino, furono inclusi poi nell'editing finale del videoclip, pubblicato il 25 dicembre 2015, su YouTube e canali social del cantante.[11]
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifiche settimanali
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1983-84) | Posizione massima |
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Germania[12] | 12 |
Italia[13] | 1 |
Norvegia[14] | 1 |
Regno Unito[15] | 2 |
Svezia[16] | 1 |
Classifica generale di Billboard (USA)[17] | 1 |
Soul (USA)[18] | 2 |
Classifiche di tutti i tempi
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1958-2021) | Posizione |
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Stati Uniti[19] | 50 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Say Say Say, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 luglio 2016.
- ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 7 luglio 2016. Selezionare "Paul McCARTNEY & Michael JACKSON" e premere "OK".
- ^ (EN) Say Say Say – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 7 luglio 2016.
- ^ (EN) Paul Mc Cartney & Michael Jackson - Say Say Say – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 7 luglio 2016.
- ^ Paul McCartney World Tour program, 1989, p.82.
- ^ Luca Perasi, Paul McCartney: Recording Sessions (1969-2011), 2012. ISBN 978-88-910143-9-9.
- ^ a b c (EN) Say Say Say Competition, su www.paulmccartney.com. URL consultato il 5 febbraio 2018.
- ^ a b c Michael Jackson's 20 Greatest Videos: The Stories Behind the Vision, su Rolling Stone, 24 giugno 2014.
- ^ a b c Mattia Borella, Paul McCartney e Michael Jackson di nuovo insieme nel remix di 'Say Say Say', in Radio Deejay, 7 ottobre 2015.
- ^ Alberto Baldassarri, Paul McCartney pubblica un nuovo video di 'Say Say Say', in ComingSoon.it, 7 ottobre 2015.
- ^ (EN) New Competition: ‘Say Say Say [2015 Remix]’ Fan Video, su MJVibe, 21 novembre 2015. URL consultato il 1º agosto 2024.
- ^ Say Say Say, su Offizielle Deutsche Charts, 26 dicembre 1983.
- ^ Top Annuali Single: 1983, su www.hitparadeitalia.it. URL consultato il 5 febbraio 2018.
- ^ Say Say Say, su Norwegian charts portal.
- ^ (EN) Say Say Say - Official Chart History, su Official Charts Company, 15 ottobre 1983.
- ^ Say Say Say, su Swedish Charts Portal.
- ^ Paul McCartney Chart History, in Billboard. URL consultato il 5 febbraio 2018.
- ^ Paul McCartney Chart History, in Billboard. URL consultato il 5 febbraio 2018.
- ^ (EN) Greatest of All Time Hot 100 Songs, su Billboard. URL consultato il 23 novembre 2021.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Say Say Say by Paul McCartney and Michael Jackson, su YouTube, 13 luglio 2009.
- (EN) Say Say Say (canzone), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Say Say Say (album), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Singoli pop rock
- Singoli di Paul McCartney
- Singoli del 1983
- Singoli certificati disco d'argento nel Regno Unito
- Singoli certificati disco d'oro in Francia
- Singoli certificati disco di platino in Canada
- Singoli certificati disco di platino negli Stati Uniti d'America
- Singoli di Michael Jackson
- Singoli al numero uno in Italia
- Singoli al numero uno negli Stati Uniti d'America
- Singoli al numero uno in Svezia