Foreste pluviali montane di Sulawesi

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Foreste pluviali montane di Sulawesi
Sulawesi montane rain forests
Foresta pluviale al Lago Kassi Kebo nel Parco nazionale di Bantimurung - Bulusaraung
EcozonaAustralasiana (AA)
BiomaForeste pluviali di latifoglie tropicali e subtropicali
Codice WWFAA0124
Superficie75 800 km²
ConservazioneRelativamente stabile/intatta
StatiIndonesia (bandiera) Indonesia
Scheda WWF

Le Foreste pluviali montane di Sulawesi sono una ecoregione terrestre della ecozona australasiana appartenente al bioma delle Foreste pluviali di latifoglie tropicali e subtropicali (codice ecoregione: AA0124[1]) che si sviluppa per circa 75.800 km2 nell'sola di Sulawesi (antica Celebes) e alcune isole circostanti dell'Indonesia.

Lo stato di conservazione è considerato relativamente stabile.

L'ecoregione è formata dalle foreste umide tropicali di montagna (al di sopra di 1.000 m slm) dell'isola di Sulawesi. Le aree di pianura sotto i 1.000 m. di Sulawesi fanno parte di una ecoregione separata denominata Foreste pluviali di pianura di Sulawesi (AA0123).[1]

L'isola di Sulawesi è prevalentemente montuosa con la maggior parte del suo territorio sopra i 500 metri e circa il 20% sopra i 1.00 metri (prevalentemente nella regione centrale). Nella penisola settentrionale ci sono molti vulcani ancora attivi. Il monte Rantemario (3.440 m) nella parte settentrionale del Sulawesi Meridionale è la vetta più alta dell'isola.[1]

Geologicamente, l'isola di Sulawesi e la zona circostante sono una regione complessa. La complessità è stata causata dalla convergenza tra tre placche litosferiche: la placca australiana in movimento verso nord, la placca del Pacifico in movimento verso ovest e la placca dell'Eurasia che si sposta a sud-sud-est. Sulawesi e le isole circostanti sono divisi in 3 province geologiche: (1) l'Arco Vulcanico di Sulawesi Occidentale; (2) la Cintura dell'Ofilita della Sulawesi orientale e le sue coperture sedimentarie pelagiche associate; (3) frammenti continentali derivati dal continente australiano. La provincie occidentale e orientale sono separate dalla faglia Palu-Koro, che corre dalla città di Palu al Golfo di Bone. La terza provincia geologica è costituita dalla regione di Tokala sulla penisola nord-orientale, dalle isole Banggai, dall'isola Butung e dalle isole Sula. La geologia di superficie di Sulawesi è un patchwork eterogeneo di ofioliti, rocce sedimentarie mesozoiche, rocce sedimentarie e ignee terziarie e vulcaniti e sedimenti quaternari. I vulcani attivi si trovano sulla penisola di Minahasa, che costituisce il braccio settentrionale dell'isola.[2]

In base alla classificazione del sistema di zone climatiche di Köppen, questa ecoregione rientra nella zona climatica tropicale umida.[1] Sulawesi ha due stagioni, ovvero la stagione secca da maggio a ottobre e la stagione delle piogge da novembre ad aprile. I mesi piu piovosi sono gennaio e febbraio. Poiché l'isola si trova vicino all'equatore, la temperatura stagionale può variare sensibilmente. La temperatura nelle pianure varia da 21ºC a 35ºC, mentre nelle zone montuose varia da 15ºC a 30ºC. La temperatura media annuale nelle pianure è di circa 27ºC.[3]

Sulawesi e le isole circostanti che compongono questo territorio fanno parte di una regione biogeografica chiamata Wallacea caratterizzata da un elevato endemismo vegetale e animale.[3] La linea di Wallace, che corre tra Bali e Lombok e tra Sulawesi e Borneo, segna la posizione di una profonda fossa oceanica e il punto in cui gli animali e le piante terrestri non potrebbero attraversare facilmente. Allo stesso modo, la linea di Lydekker, che corre tra Timor e la piattaforma australiana fino a Halmahera, Seram e la Nuova Guinea, segna il punto in cui la flora e la fauna dell'Australasia non potrebbero passare facilmente. Sulawesi si trova tra queste due linee.[1]

Rododendro sul monte Latimojong
Agathis Dammara

La flora di Sulawesi è strettamente correlata alla flora delle aree aride delle Filippine, delle Molucche, delle Piccole Sonda e di Giava. Le foreste di pianura hanno affinità con la Nuova Guinea, mentre le aree montuose sono più correlate al Borneo.[4]

Le principali comunità vegetali di questa ecoregione sono la foresta pluviale montana inferiore, la foresta pluviale montana superiore e le foreste subalpine. Le foreste generalmente formano una volta chiusa e l'altezza diminuisce con l'elevazione.[4]

La foresta pluviale montana inferiore, o foresta sub-montana, si estende da 1000 a 1500 metri di altitudine. Oltre i 1.000 m, gli alberi diventano più bassi e meno massicci e le epifite come le orchidee diventano più comuni. Mentre le foreste delle pianure di Sulawesi non sono dominate da nessuna particolare famiglia di alberi, le foreste nella regione montana inferiore sono dominate da querce (quattro specie di Lithocarpus ) e castagni (due specie di Castanopsis ). Un esempio di associazione include Phyllocladus, Agathis dammara ed Eugenia dominate da Castanopsis.[1]

La foresta montana superiore contiene conifere (pini e Gimnosperme correlate come Podocarpus spp., Dacrycarpus spp., Dacrydium spp., Phyllocladus spp.) e la magnifica e commercialmente importante Agathis spp. [1]

Le comunità subalpine si formano sopra i 3200 metri di altitudine, con alberi e arbusti bassi, principalmente Rhododendron, Decaspermum e Hedyotis, insieme agli arbusti più bassi Gaultheria e Acrothamnus suaveolens. Gli alberi e gli arbusti sono ricoperti di licheni epifiti. Le erbe includono la margherita Keysseria, lo zenzero Alpinia, Potentilla leuconota e Potentilla parvula e le erbe Poa e Agrostis.[1]

Nella regione sono presenti due centri di diversità vegetale: il Parco nazionale Dumoga-Bone e Pegunungan Latimojong. Le foreste montane del Dumoga-Bone contengono un ricco gruppo genetico di alberi da legname e rattan e sono dominate da Eugenia, Shorea e Agathis, con un'abbondanza di rattan nel sottobosco. Le foreste montane inferiori del monte Latimojong contengono Lithocarpus, Phyllocladus hypophyllus, Podocarpus steupi e Taxus sumatrana, mentre le aree montane superiori contengono Vaccinium e Rhododendron vanvuurenii , Hypericum leschenaultii e Drimys piperita. L'area si estende fino a 3.455 m. e contiene un'ampia vegetazione subalpina sopra i 3.200 m.[1]

Bubalus quarlesi, Sulawesi, 2014
Rhyticeros cassidix

La posizione di Sulawesi, la sua storia geologica e il lungo isolamento geografico hanno creato la sua fauna distintiva. L'isola si trova infatti a un crocevia tra il sud-est asiatico, la Nuova Guinea e l'Australia e questo ha generato un grende interscambio che ha portato a sua volta all'evoluzione di un gran numero di specie endemiche dell'isola.[1]

L'ecoregione ospita 102 specie di mammiferi, di cui 33 specie sono endemiche o quasi endemiche. Insieme alle foreste di pianura, le foreste montane di Sulawesi hanno il numero più alto registrato di mammiferi endemici tra le ecoregioni indo-pacifiche. Queste specie endemiche includono l'anoa di montagna (Bubalus quarlesi) e il macaco crestato (Macaca nigra) in via di estinzione e il vulnerabile babirusa (Babyrousa babyrussa) e lo scoiattolo montano dal naso lungo di Sulawesi (Hyosciurus heinrichi) .[1]

Ci sono circa 168 specie di uccelli elencate come residenti nell'ecoregione, di cui 44 specie sono endemiche o quasi endemiche. L'ecoregione si sovrappone anche alle porzioni montane dell'Endemic Bird Area (EBA) di Sulawesi [5]. Delle cinquantaquattro specie di uccelli a raggio ristretto trovate nell'EBA, quattordici specie si trovano sia nella pianura che nella montagna di Sulawesi, e ventidue specie si trovano solo nelle zone montuose di Sulawesi. Diciannove di queste specie montane non si trovano in nessun altro posto sulla Terra. Due specie di uccelli montani sono classificate come minacciate: il pigliamosche di Lompobattang (Ficedula bonthaina) in via di estinzione e il vulnerabile pigliamosche di Matinan (Cyornis sanfordi).[1]

Un altro uccello tipico della zona, che viene considerato l'emblema faunistico della provincia Sulawesi Meridionale, è il bucero caruncolato (Rhyticeros cassidix).[6]

Conservazione

[modifica | modifica wikitesto]

I ripidi pendii e la relativa mancanza di specie arboree di valore commerciale contribuiscono a scoraggiare l'attività di disboscamento. Tuttavia, il disboscamento che si è verificato ha avuto effetti devastanti sul paesaggio e sugli ecosistemi; ad esempio, l'erosione estesa sui pendii circostanti disboscati ha intasato i sistemi di irrigazione delle un tempo fertili risaie della valle di Palu. Anche la caccia e gli incendi antropogenici rappresentano gravi minacce per gli insiemi di animali selvatici e per l'habitat. I cacciatori appiccano incendi per facilitare la caccia all'anoa, creando prati montani. Le foreste montane superiori e subalpine sono soggette a periodi di siccità, durante i quali le foglie ricche di olio di rododendro, vaccinium e gaultheria prendono facilmente fuoco. Con ripetuti incendi, il falasco bianco (Imperata cylindrica), chiamato alang-alang in lingua indonesiana, può diventare dominante. Altre minacce includono la trasmigrazione e la bonifica locale.[1]

Tuttavia questa ecoregione è ancora in gran parte intatta, con circa tre quarti dell'habitat originale rimanente. La maggior parte della distruzione dell'habitat è avvenuta nella parte sud-occidentale, e grandi blocchi di foresta rimangono nelle aree montane settentrionali e orientali dell'isola.[1]

Megalito nel parco nazionale di Lore Lindu

Nella zona vi sono diverse aree protette, fra cui 6 parchi nazionali e diverse riserve naturali.[1] Fra le aree naturali protette, oltre ai parchi nazionali, le riserve più grandi sono:

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Sulawesi montane rain forests (AA0124), in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 10 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2006).
  2. ^ Herman Darman, F. Hasan Sidi, Capitolo 8 SULAWESI, in An Outline of the Geology of Indonesia, Lereng Nusantara, 2000, pp. 93-111, ISBN 9798126041.
  3. ^ a b National Development Planning Agency, pag. 1-5
  4. ^ a b One EarthLink citato
  5. ^ BirdLife InternationalLink citato
  6. ^ Thomas Edward Martin, George Alan Blackburn, Impacts of Tropical Forest Disturbance Upon Avifauna on a Small Island with High Endemism: Implications for Conservation, in Conservation & Society, Vol. 8, No. 2 (2010), p. 128.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]


  Portale Ecologia e ambiente: accedi alle voci di Teknopedia che trattano di ecologia e ambiente