Pieve Cesato
Pieve Cesato frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Ravenna |
Comune | Faenza |
Territorio | |
Coordinate | 44°20′12.37″N 11°57′27.72″E |
Altitudine | 16 m s.l.m. |
Abitanti | 1 005[1] |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Pieve Cesato è una frazione del comune di Faenza, in provincia di Ravenna. Il centro abitato ha una popolazione di 256 persone,[2] mentre nel territorio della frazione vivono 1 005 abitanti.[3]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]La frazione è situata in pianura, a nord della città di Faenza, ed è lambita ad est dal fiume Lamone, mentre a settentrione dal canale Emiliano-Romagnolo. A sud la frazione è delimitata dal tracciato dell'autostrada A14, mentre ad ovest dalla ferrovia Faenza-Ravenna.
Pieve Cesato dista circa 9 km dal capoluogo comunale e circa 30 km da Ravenna.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le sue origini e nome risalgono alla pieve di Cesato insediatasi sul territorio fra il 755 d.C. ed il 889 d.C[4].
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- La Pieve di San Giovanni Battista, è il più antico luogo di culto documentato di Faenza, citato in quanto "Plebe S. Joannis qui vocatur in Axigata" (Pieve di San Giovanni in Aczigata)[5] in un documento del 775[6] o, più verosimilmente, del 889[4][7]. Sorge lungo la via Faentina, poco lontano dal fiume Lamone[8]. La pieve era un centro religioso nel quale veniva amministrato il sacramento del battesimo; l'antica fonte battesimale è ancora presente di fronte all'altare: si tratta di un capitello corinzio in stile bizantino del VI secolo adattato a battistero[4]. La chiesa romanica di Cesato aveva una struttura a tre navate, influenzata dalle basiliche paleocristiane della zona di Ravenna. Questa struttura si è oggi persa, a causa di pesanti interventi durante il XVII secolo[9] che hanno abbattuto l'abside e la navata nord, mentre la navata sud è stata trasformata in abitazione per i presbiteri.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Casa Cimatti (XIX secolo)[10]
- Villa Bove d'oro (fine XVIII secolo)[10]
- Villa Martini (XIX secolo)[10]
- Villa dei conti Zucchini (XVIII secolo), con roccolo[11]., distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- La Castellina, antico castello medievale di proprietà Manfredi, noto per il delitto consumato da frate Alberigo il 2 maggio 1285[12], ricordato anche da Dante nel XXXIII canto dell'Inferno[13][14].
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Pieve Cesato è sede del "Circolo Campagnolo", associazione culturale storica del luogo, fondata nel 1901, che organizza ogni anni eventi presso la frazione, tra cui la Sagra della Campagna, che nel maggio 2018 ha raggiunto la sua sessantesima edizione, con la corsa dei somari[15].
Ogni anno a Natale viene allestito un particolare presepe a dimensione naturale con oltre trenta statue, ciascuna realizzata in materiali naturali come sabbia, segatura e cera d’api, curato in particolar modo dall'artista locale Tomasino Peroni (1945-2021).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dati della CEI.
- ^ La frazione di Pieve Cesato, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 24 maggio 2016.
- ^ Parrocchia di S. Giovanni Battista in Pieve Cesato, su chiesacattolica.it. URL consultato il 24 maggio 2016.
- ^ a b c Storia, orari e approfondimenti sulla Parrocchia di Pieve Cesato a Faenza (RA), su parrocchiapievecesato.it. URL consultato il 28 settembre 2015.
- ^ Cesato poteva essere indicato nei documenti medievali come varie espressioni come Acxigata, Ansiata, Sezata, Seggiata o Cesata.
- ^ Progetto Aroma, La Pieve di San Giovanni, su sagracampagna.it. URL consultato il 28 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
- ^ M. Fantuzzi, Monumenti ravennati dei secoli di mezzo, I, Venezia, 1801, p. 90.
- ^ Roberta Budriesi, Viaggio nelle pievi della provincia di Ravenna, Longo, 1999, ISBN 8880632191.
- ^ Rita Zanotto, Vetusta servare: i reimpieghi di scultura architettonico-decorativa a Ravenna e nel Ravennate tra tarda antichità e altomedioevo, collana Biblioteca di Felix Ravenna, vol. 12, Edizioni del Girasole, 2007.
- ^ a b c Progetto Aroma, Le ville e i palazzi, su sagracampagna.it. URL consultato il 28 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
- ^ Alberto Bacchi della Lega, Manuale del cacciatore e dell'uccellatore colla particolar descrizione delle caccie Romagnuole, Ed. Gaetano Romagnoli, Bologna 1876, p. 29.
- ^ Luigi Solaroli, L'eccidio della Castellina, su historiafaentina.it. URL consultato il 27 settembre 2015.
- ^ Il castello Archiviato il 28 settembre 2015 in Internet Archive., Pieve Cesato Faenza.
- ^ Autori vari, Ravenna, studi e ricerche, vol. 4–5, La Società, 1997, p. 209.
- ^ Scopri Pieve Cesato, su sagracampagna.it. URL consultato il 28 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Franco Bertoni, Giorgio Gualdrini, Ville faentine, Bologna, University Press, 1980.
- Ferruccio Montevecchi, Gian Franco Fontana, Domenico Berardi, Rocche e castelli di Romagna, Bologna, University Press, 1999.
- Paola Novara LA ROMAGNA DELLE PIEVI, Cesena, Il Ponte Vecchio,2021.