Il suo pseudonimo ("pavone") era ispirato all'abitudine di aprire le braccia nell'atto di dribblare l'avversario. Morì prematuramente, a 26 anni, durante una partita, a causa di una stenosi aortica[1]. Giocò per tutta la sua breve carriera da professionista col Porto, con cui vinse una Coppa nazionale nel 1968.