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Jean Nouvel
Jean Nouvel (Fumel, 12 agosto 1945) è un architetto e designer francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Si iscrive nel 1964 all'École des Beaux-Arts di Bordeaux al corso di Architettura. Nel 1966, fu ammesso come primo alla Scuola superiore di Belle Arti di Parigi (ENSBA) dove si laurea nel 1972.
Dopo aver lavorato da Claude Parent, il padre della «funzione obliqua», e nel movimento intellettuale dell'architetto Paul Virilio, fonda nel 1970 la sua prima agenzia con François Seigneur.
Nel 1971 riceve il diploma d'architetto DPLG e grazie all'incontro col critico Georges Boudaille, diviene architetto della Biennale di Parigi. Pratica allora la scenografia per la sezione di architettura e design dell'esposizione Les Années 50 al Centre Pompidou nel 1988, e più di recente quella della mostra Le Futur du travail e La Mobilité per l'Expo 2000 ad Hannover. Nel 1976, incontra lo scenografo Jacques le Marquet che gli fa scoprire il mondo del teatro e la messa in scena.
Jean Nouvel ha sempre preso posizioni di militanza, a volte polemiche riguardo ai problemi e decisioni sull'architettura e la città. Nel 1976 è cofondatore del movimento degli architetti francesi Marzo 1976. L'anno dopo è cofondatore del Sindicato dell'Architettura e uno dei principali organizzatori della consultazione internazionale per la riqualificazione del quartier des Halles di Parigi.
Fonda nel 1980 la Biennale d'architettura all'interno della Biennale di Parigi.
Nouvel ha vinto numerosi premi di architettura e design, ed ha ricevuto varie distinzioni per il suo lavoro. Nel 1980 gli venne concessa la medaglia d'argento della Académie d'Architecture. Nel 1983 fu nominato dottore honoris causa dalla Universita di Buenos Aires. Nel 1987 ha ricevuto il "Grand Prix d'Architecture" alla totalità della sua opera e l'"Equerre d'Argent" per le sue creazioni di mobili minimalisti. La sua opera è stata esposta in diversi musei internazionali come il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, il Museo di Arte Moderna Exposeum o il centro di arte e cultura Centre Pompidou di Parigi.
Nel 2000 ha ricevuto il Leone d'oro della Biennale di Venezia. Nel 2001 gli è stata assegnata la Royal Gold Medal. Nel 2008 è stato insignito del Premio Pritzker.
Nel 2010 secondo il magazine D'architectures lo studio di Jean Nouvel è secondo in Francia (dopo quello di Renzo Piano) per fatturato con 39.465.000 euro guadagnati[1].
Nel marzo del 2012 viene ufficializzato che sarà Nouvel a realizzare il progetto della sede della Fondazione Fendi, voluta da Alda Fendi, tra i Fori Imperiali e il Circo Massimo, nel cuore di Roma[2].
Nel giugno 2020, insieme ad altri architetti, chef, premi Nobel per l'economia e leader di organizzazioni internazionali, ha firmato l'appello per un'economia viola («Per un rinascimento culturale dell'economia») pubblicato sul Corriere della Sera[3], El País[4] e Le Monde[5].
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1983 Medaglia d'argento dell'Académie d'architecture.
- 1983 Dottore honoris causa dell'università di Buenos Aires.
- 1987 Grand prix national de l'architecture, Premio Aga Khan e vincitore del premio de l'équerre d'argent per l'Institut du monde arabe.
- 1990 Prix architectural record per l'hotel Saint-James.
- 1993 Honorary fellow, AIA Chicago (American Institute of Architects).
- 1995 Honorary fellow, RIBA (Royal Institute of British Architects).
- 1999 Medaglia d'oro dell'Académie d'architecture française.
- 2000 Leone d'oro alla Biennale di Venezia.
- 2001 Royal Gold Medal del Royal Institute of British Architects
- 2001 Premio Internazionale di architettura "Francesco Borromini".
- 2008 Premio Pritzker di architettura.
Progetti
[modifica | modifica wikitesto]- 1976: Centro medico-chirurgico di Val-Notre-Dame a Bezons
- 1978: Scuola Anna Franck a Antony
- 1981-1987: Istituto del mondo arabo a Parigi
- 1983: Teatro municipale a Belfort
- 1985-1987: Nemausus 1 (114 alloggi) a Nîmes
- 1986-1993: Restauro dell'Opéra national de Lyon a Lione
- 1987-1989: Hotel Saint-James a Bouliac
- 1990: Centro congressi a Tours
- 1991-1995: Galerie Lafayette a Berlino
- 1994: Fondation Cartier a Parigi
- 1995: Centro commerciale di Euralille a Lilla (Rem Koolhaas è l'architetto-urbanista della concezione dell'insieme del progetto urbano)
- 1998-2002: Arteplage Morat a Friburgo
- 1999-2002: Dentsu Building a Tokyo
- 1999-2001: Gasometer A a Vienna
- 1999-2001: Kölnturm a Colonia
- 1999: Centro culturale e congressuale di Lucerna
- 1999-2000: Golden Angel a Praga
- 2000: Palazzo di Giustizia a Nantes
- 2001: Ampliamento del Museo regina Sofia a Madrid
- 2001-2003: Torre Glòries a Barcellona
- 2002: Restauro della Chiesa Sainte-Marie di Sarlat (Francia) riconvertita in centro culturale
- 2002: Monolito dell'Expo 2002 a Murten
- 2003: Kilometro Rosso, parco scientifico-tecnologico a Bergamo
- 2003: Sito-museo gallo romano di Vesunna a Périgeux
- 2003-2009: Copenhagen Concert Hall a Copenaghen
- 2005-2012: Burj Qatar a Doha
- 2006: Musée du quai Branly (Museo delle Arti primitive) a Parigi, con Patrick Blanc
- 2006: Impianto di risalita del Baluardo di Colle di Val d'Elsa
- 2006: Teatro Guthrie a Minneapolis
- 2008: Les Bains des Docks Aquatic Complex, Le Havre
- 2008: Stazioni e soluzioni architettoniche per il Minimetrò, il nuovo impianto di mobilità alternativa di Perugia (il primo del genere in Italia)
- 2008: Padiglione B della Fiera di Genova a Genova
- 2008: Nuove Linee di Montaggio per la Ferrari
- 2008-2015: Philharmonie de Paris a Parigi
- 2009: Museo di arte moderna a Baku
- 2009: Tavolo Grand Ecart per Pallucco
- 2009: Complesso residenziale a Salerno
- 2009-2017: Louvre Abu Dhabi ad Abu Dhabi
- 2010: 100 Eleventh Avenue a New York
- 2011: Riqualificazione ex cinema Excelsior per l'apertura del flagship store Coin Excelsior Milano
- 2013: Maniglia Chelsea per Olivari
- 2015: 53W53 a New York
- 2017: Louvre Abu Dhabi
- 2018: Tour La Marseillaise a Marsiglia
- 2018: Palazzo "Rhinoceros", Fondazione Alda Fendi
- 2019: Museo nazionale del Qatar a Doha
Progetti in corso
[modifica | modifica wikitesto]- Nel [[2005
]] Jean Nouvel (associato a Fumihiko Maki) e Norman Foster) è stato coinvolto nel progetto di ricostruzione di Ground Zero a New York.[6]
- Progetto per la costruzione di un centro direzionale/commerciale per il pastificio Antonio Amato a Salerno[7].
- Riqualificazione del centro urbano di Colle di Val d'Elsa e della Piazza Arnolfo di Cambio in collaborazione e con compiti di coordinamento, con altri artisti (Daniel Buren, Bertrand Lavier; Alessandra Tesi e Lewis Baltz)[8].
Scritti
[modifica | modifica wikitesto]- Jean Baudrillard, Jean Nouvel, Architettura e nulla. Oggetti singolari, Mondadori Electa, 2003, ISBN 978-8837020460
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il Giornale dell'Architettura Archiviato il 4 ottobre 2013 in Internet Archive.
- ^ Un quartiere per l'arte tra Fori e Circo Massimo. Jean Nouvel firma i 5000 m2 della nuova Fondazione Fendi a Roma | Artribune
- ^ Per un rinascimento culturale dell'economia, su corriere.it, Corriere della Sera, 7 giugno 2020. URL consultato il 26 agosto 2020.
- ^ (ES) “Por un renacimiento cultural de la economía”: el manifiesto de una veintena de intelectuales para una nueva época, su elpais.com, El País, 7 giugno 2020. URL consultato il 26 agosto 2020.
- ^ (FR) En dépit de son importance croissante, le culturel n’a pas suffisamment été pensé comme un écosystème, su lemonde.fr, Le Monde, 7 giugno 2020. URL consultato il 26 agosto 2020.
- ^ The Roster of Ground Zero Architects Grows, David W. Dunlap, 1 ottobre 2003, su nytimes.com.
- ^ L’ex Opificio Antonio Amato, una lunga e tumultuosa epopea di progetti di riqualificazione, Salerno News 24, 27 luglio 2021, su salernonews24.com.
- ^ Colle di Val d'Elsa ospita Jean Nouvel e la presentazione dei suoi progetti, Archimagazine, su archimagazine.com.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giampiero Bosoni, Nouvel. Una lezione in Italia, Skira, 1999 ISBN 978-8881811243
- Olivier Boissière, Jean Nouvel, Idea Libri, 2003 ISBN 978-8870828276
- Marco Casamonti, Jean Nouvel, Motta Architettura, 2008 ISBN 978-8861160521
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jean Nouvel
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su jeannouvel.com.
- Nouvel, Jean, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Chiara Puri Purini, NOUVEL, Jean, in Enciclopedia Italiana, IX Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015.
- Doriana O. Mandrelli, NOUVEL, Jean, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
- (EN) Kathleen Kuiper, Jean Nouvel, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (FR) Jean Nouvel Design, su jeannouveldesign.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95789815 · ISNI (EN) 0000 0001 2096 6839 · SBN VEAV027991 · ULAN (EN) 500017717 · LCCN (EN) n88601817 · GND (DE) 118979566 · BNE (ES) XX1049899 (data) · BNF (FR) cb12118875v (data) · J9U (EN, HE) 987007432129005171 · NSK (HR) 000259649 · NDL (EN, JA) 00515292 · CONOR.SI (SL) 11013987 |
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