I capricci
I capricci | |
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Capricho n. 1: Autoritratto di Francisco Goya | |
Autore | Francisco Goya |
Data | 1799 |
Tecnica | acquaforte e acquatinta su carta |
Ubicazione | Museo del Prado, Madrid |
I capricci[1] (Los Caprichos) sono una serie di ottanta incisioni eseguite ad acquaforte e acquatinta con episodici interventi a bulino o puntasecca dal pittore spagnolo Francisco Goya durante gli anni novanta del XVIII secolo. Le lastre misuravano tutte circa 21,5 x 15 cm.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La raccolta è un acido tour-de-force visivo della Spagna del XVIII secolo e dell'umanità in genere. Le ottanta opere, infatti, furono eseguite con l'intento di mettere a nudo con immagini lucide, aspre e taglienti altrettante varietà di vizi, bassezze, aberrazioni e superstizioni diffusi in Spagna, così da denunciarne la brutalità e promuoverne la sconfitta. Ciascun Capriccio, inoltre, è debitamente corredato di una didascalia che commenta adeguatamente il vizio raffigurato. I soggetti raffigurati nei Capricci, pertanto, saranno amori tragici, stregonerie, folletti, persone inutili e sterili galanterie, e naturalmente anche feroci satire di natura politica, clericale ed erotica.
La prima edizione dei Capricci venne pubblicata il 6 febbraio 1799 e messa in vendita lo stesso giorno in un negozio di liquori e profumi di calle Desengaño, a Madrid. Lo stesso giorno, nel Diario de Madrid, Goya si preoccupò di ribadire che i Capricci erano un'opera di pura fantasia, e che pertanto tutti i personaggi, luoghi, eventi e fatti narrati erano il frutto della sua immaginazione e libera espressione artistica:
«Poiché la maggior parte delle cose rappresentate in quest'opera è di natura mentale, non sarà temerario credere che gli intenditori scuseranno forse le loro mancanze, tanto più che l'autore non ha seguito esempi altrui, né ha potuto copiare la natura. E se l'imitazione della natura è già abbastanza difficile e ammirevole quando riesce, guadagnerà certo un po' di stima anche colui che, allontanandosi del tutto da essa, fu costretto a esibire forme che fino a quel momento esistevano solo nello spirito umano, oscurato e confuso dalla mancanza di rischiaramento o surriscaldato dalla sfrenatezza delle passioni»
Niente di tutto questo, ovviamente, era vero. Basti pensare che il Capriccio n. 55 raffigura una vecchia e orribile megera che rimira la sua immagine riflessa nello specchio: le sue fattezze, tuttavia, ricordavano quelle della regina Maria Luisa di Borbone-Parma, con la laconica didascalia che recita «fino alla morte!». Lo stesso Charles Baudelaire avrebbe poi colto la carica ferocemente eversiva del ciclo:
«Frati che sbadigliano, frati che gozzovigliano, facce squadrate di assassini che si preparano a mattutino, facce astute, ipocrite, aguzze e malvagie come profili di uccelli rapaci [...] streghe, sabba, diavolerie, bambini arrostiti allo spiedo, che so? Tutte le dissolutezze del sogno, tutte le iperboli dell'allucinazione, e poi tutte quelle spagnole bianche e slanciate che certe vecchie perpetue lavano e preparano per il sabba, o per la prostituzione della sera, il sabba della nostra civiltà!»
Nonostante l'annuncio sul Diario de Madrid, le opere suscitarono un grandissimo scandalo nella società spagnola, che non esitò a vedervi lo specchio di alcune insigni personalità di corte. Quest'eco giunse pure al Tribunale dell'Inquisizione che, l'8 febbraio, decise di ritirare l'opera dalla circolazione, dal commercio e dalla disponibilità per il pubblico. Lo stesso Goya, ormai messo con le spalle al muro, nel 1803 donò le copie residue dei Capricci e le relative lastre al Re.[1]
Galleria d'immagini
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Capricho No. 1: Francisco Goya y Lucientes, pintor (Francisco Goya y Lucientes, pittore)
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Capricho No. 2: El sí pronuncian y la mano alargan al primero que llega (Pronunciano il sì e porgono la mano al primo che arriva)
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Capricho No. 3: Que viene el coco (Arriva il babau)
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Capricho No. 4: El de la Rollona (Quello della bambinaia)
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Capricho No. 5: Tal para cual (L'uno vale l'altro)
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Capricho No. 6: Nadie se conoce (Nessuno conosce sé stesso)
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Capricho No. 7: Ni así la distingue (Neppure così la conosce)
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Capricho No. 8: ¡Que se la llevaron! (La rapirono!)
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Capricho No. 9: Tántalo (Tantalo)
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Capricho No. 10: El amor y la muerte (Amore e morte)
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Capricho No. 11: Muchachos al avío (Avanti, ragazzi!)
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Capricho No. 12: A caza de dientes (A caccia di denti)
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Capricho No. 13: Están calientes (Hanno caldo)
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Capricho No. 14: ¡Qué sacrificio! (Che sacrificio!)
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Capricho No. 15: Bellos consejos (Buoni consigli)
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Capricho No. 16: Dios la perdone: y era su madre (Dio la perdoni: ed era sua madre)
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Capricho No. 17: Bien tirada está (È ben tirata)
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Capricho No. 18: Y se le quema la casa (E gli brucia la casa)
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Capricho No. 19: Todos caerán (Tutti cadranno)
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Capricho No. 20: Ya van desplumados (Se ne vanno spennati)
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Capricho No. 21: ¡Cual la descañonan! (Come la spennano!)
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Capricho No. 22: ¡Pobrecitas! (Poverette!)
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Capricho No. 23: Aquellos polvos (Quella polvere)
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Capricho No. 24: No hubo remedio (Non ci fu rimedio)
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Capricho No. 25: Si quebró el cántaro (Si è rotta la brocca)
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Capricho No. 26: Ya tienen asiento (Ora sono già sistemate)
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Capricho No. 27: ¿Quién más rendido? (Chi è più remissivo?)
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Capricho No. 28: Chitón (Zitta)
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Capricho No. 29: Esto sí que es leer (Questo sì che è leggere)
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Capricho No. 30: ¿Por qué esconderlos? (Perché nasconderli?)
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Capricho No. 31: Ruega por ella (Prega per lei)
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Capricho No. 32: Porque fue sensible (Perché fu sensibile)
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Capricho No. 33: Al conde palatino (Al conte palatino)
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Capricho No. 34: Las rinde el sueño (Le vince il sonno)
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Capricho No. 35: Le descañona (Lo sta spennando)
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Capricho No. 36: Mala noche (Una nottataccia)
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Capricho No. 37: ¿Si sabra más el discípulo? (Non ne saprà di più il discepolo?)
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Capricho No. 38: ¡Bravísimo! (Bravissimo!)
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Capricho No. 39: Hasta su abuelo (Perfino suo nonno)
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Capricho No. 40: ¿De qué mal morirá? (Di che male morirà?)
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Capricho No. 41: Ni más ni menos (Né più, né meno)
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Capricho No. 42: Tú que no puedes (Tu che non puoi)
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Capricho No. 43: El sueño de la razón produce monstruos (Il sonno della ragione genera mostri)
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Capricho No. 44: Hilan delgado (Procedono con cautela)
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Capricho No. 45: Mucho hay que chupar (C'è molto da succhiare)
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Capricho No. 46: Corrección (Correzione)
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Capricho No. 47: Obsequio al maestro (Ossequio al maestro)
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Capricho No. 48: Soplones (Spioni)
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Capricho No. 49: Duendecitos (Spiritelli)
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Capricho No. 50: Los Chinchillas (Cincillà)
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Capricho No. 51: Se repulen (Si agghindano)
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Capricho No. 52: ¡Lo que puede un sastre! (Cosa non può un sarto!)
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Capricho No. 53: ¡Que pico de oro! (Che oratore!)
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Capricho No. 54: El vergonzoso (Il vergognoso)
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Capricho No. 55: Hasta la muerte (Fino alla morte!)
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Capricho No. 56: Subir y bajar (Salire e scendere)
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Capricho No. 57: La filiación (La fillazione)
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Capricho No. 58: Trágala, perro (Ingoiala, cane!)
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Capricho No. 59: ¡Y aún no se van! (E ancora non se ne vanno!)
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Capricho No. 60: Ensayos (Tentativi)
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Capricho No. 61: Volavérunt (Sono volati via)
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Capricho No. 62: ¡Quién lo creyera! (Chi l'avrebbe mai pensato!)
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Capricho No. 63: ¡Miren que graves! (Ammirate la loro serietà!)
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Capricho No. 64: Buen viaje (Buon viaggio)
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Capricho No. 65: ¿Dónde va mamá? (Dove sta andando mamma?)
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Capricho No. 66: Allá va eso (Così van le cose)
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Capricho No. 67: Aguarda que te unten (Attento che ti ungono)
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Capricho No. 68: Linda maestra (Bella maestra)
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Capricho No. 69: Sopla (Soffia)
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Capricho No. 70: Devota profesión (Devota professione)
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Capricho No. 71: Si amanece, nos vamos (Se fa giorno, ce ne andiamo)
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Capricho No. 72: No te escaparás (Non te ne scapperai)
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Capricho No. 73: Mejor es holgar (Meglio riposare)
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Capricho No. 74: No grites, tonta (Non gridare, cretina)
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Capricho No. 75: ¿No hay quién nos desate? (C'è qualcuno che ci sciolga?)
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Capricho No. 76: Está vuestra merced... pues, como digo... ¡eh! ¡cuidado! si no... (Capisci quello che dico? eh! Attenzione! Altrimenti...)
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Capricho No. 77: Unos a otros (Gli uni agli altri)
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Capricho No. 78: Despacha, que despiertan (Sbrigati, si stanno svegliando)
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Capricho No. 79: Nadie nos ha visto (Nessuno ci ha visto)
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Capricho No. 80: Ya es hora (È ora)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Francisco Goya (PDF), su Braque (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2017).
- ^ Reinhard Brandt, 2003, p. 356.
- ^ Silvia Borghesi e Giovanna Rocchi, 2003, pp. 48-52.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Silvia Borghesi e Giovanna Rocchi, Goya, collana I Classici dell'Arte, vol. 5, Rizzoli, 2003.
- Reinhard Brandt, Filosofia nella pittura. Da Giorgione a Magritte, Pearson, 2003, ISBN 8842495603.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su I capricci
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Los Caprichos, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Francisco Goya - I capricci / Caprichos (PDF), su Facoltà di Lettere e Filosofia, Sapienza - Università di Roma. URL consultato il 24 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2022).
- I capricci di Goya, su NonSoloCinema, 7 settembre 2006.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 177420847 · GND (DE) 4209959-6 · BNE (ES) XX3383591 (data) · BNF (FR) cb119599654 (data) · J9U (EN, HE) 987007331411705171 |
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