Gherardo Taddia

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gherardo Taddia

Deputato dell'Assemblea Costituente
CollegioXXV Bari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPSI
PSIUP
PSLI
Titolo di studiolaurea in giurisprudenza
Professioneavvocato

Gherardo Taddia (Pieve di Cento, 9 dicembre 1894Bologna, 24 aprile 1976) è stato un politico italiano.

Iscritto al Partito Socialista, di professione avvocato, il 25 giugno 1946 viene eletto come rappresentante alla Costituente. Nel 1947 aderisce, a seguito della scissione di Palazzo Barberini, al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani.

Nato a Pieve di Cento, allora provincia di Ferrara, da Ruggero e Alessandrina Pasquali, si iscrive al Partito Socialista Italiano nel 1909. Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruola volontario come ufficiale del Regio esercito.[1]

Già schedato dalla polizia negli anni studenteschi per la sua attività contestataria, al rientro dal conflitto si trasferisce a Bologna dove, essendosi laureato in giurisprudenza, apre il suo studio professionale.[1]

Nel 1926, soggetto alle persecuzioni fasciste, è costretto ad allontanarsi dalla città, rientrandovi nel 1929. Posto sotto controllo dall'OVRA, partecipa attivamente alla Resistenza italiana, non chiedendo però il riconoscimento di partigiano.[1]

Eletto alla Costituente è artefice di un'interrogazione sulla diminuzione della tassa patrimoniale e della sovraimposta immobiliare per la ricostruzione degli stabili danneggiati durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Conclusa l'esperienza abbandona la scena politica per dedicarsi all'avvocatura.[1]

  1. ^ a b c d Taddia Gherardo, su storiaememoriadibologna.it. URL consultato il 30/05/20.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]