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Egidio Palmiri
Egidio Palmiri (Vado Ligure, 28 luglio 1923 – Verona, 20 gennaio 2020[1]) è stato un circense italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Angelo Palmiri, capostipite della poi celebre famiglia circense, e di Albina Ferrua, Egidio Palmiri è l’ultimo di sette fratelli: Giovanni (primogenito e diventato famoso per le prodezze aeree e per aver volato appeso ad un trapezio trasportato da un biplano sopra il Duomo di Milano[2]), Eleonora, Evelina, Ines e Savina. Sin da bambino Egidio impara il mestiere dal padre e dai fratelli maggiori, una formazione che avviene in seno alla troupe di famiglia, che si distingue per la creazione di numeri spettacolari, eseguiti ad altezze vertiginose, tra cui l'areolite e la moto della morte, evoluzioni della "scala bilancia". Egidio si sposta con la famiglia e si esibisce nei maggiori circhi europei dell'epoca: Amar, Barnum, Bouglione, Krone ecc. Intorno agli anni '40 la famiglia Palmiri dà vita all'Original Palmiri, un'arena all’aperto, la più grande mai realizzata al tempo, al cui centro svettava una pertica oscillante alta 66 metri[3]. Morto il fratello Giovanni a causa di un tragico incidente durante un’esibizione, Egidio prende il suo posto a capo della troupe, realizzando uno spettacolo di circo-rivista, in cui per la prima volta la classica pista del circo viene sostituita da un palco. Nel 1952 sposa Leda Bogino e nello stesso anno diventa Presidente dell’Ente Nazionale Circhi. Fonda e dirige la rivista Circo[4], specializzata nel settore. Nel 1988 fonda l'Accademia d'Arte Circense [5].
L’Ente Nazionale Circhi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1952 Egidio Palmiri diventa presidente dell’Ente Nazionale Circhi (ENC), fondato nel 1948, si tratta dell’unica associazione di categoria in Italia, avente ruolo fondamentale per la tutela e la diffusione della cultura del circo. Palmiri occuperà la carica di Presidente per più di cinquant’anni, fino al 2009, quando gli succederà Antonio Buccioni. Grazie anche all’apporto di Palmiri, l’ENC ottiene l’emanazione della legge 337 del 18 marzo 1968, in cui per la prima volta in un paese occidentale, lo Stato riconosce la funzione sociale del circo[6].
L’Accademia d’Arte Circense
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1988 Egidio Palmiri realizza il suo più grande progetto, quello di creare una scuola di circo, è in questo anno, infatti, che nasce l’Accademia d’Arte Circense. Nello Statuto compaiono tra i fondatori dell’Accademia nomi importanti quali: Gabriele Sboarina, Livio Togni, Antonio Giarola, Walter Nones, Nando Orfei. La scuola inaugura la sua sede prima a Verona [7], in seguito, nel 1990 si sposta a Cesenatico in una delle ex colonie vicine al mare, per poi ritrasferirsi nella città scaligera nel 2004.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 1968 Giulio Andreotti gli conferisce l’onorificenza di Commendatore[8].
- Nel 2012 Silvio Berlusconi gli fa conferire l’onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica italiana
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il Circo in lutto: è mancato Egidio Palmiri, su circo.it, 20 gennaio 2020.
- ^ Riccardo Orecchia, Fiori dal cielo alla Madonnina di Milano, in Circo, marzo 1978, p. 10-11.
- ^ F. Cappa e P. Gelli, Dizionario dello Spettacolo del '900, Milano, Baldini&Castoldi, 1998, ISBN 978-88-8089-295-3.
- ^ Consulta la rivista circo CEDAC Verona, su cedacverona.org. URL consultato il 3 novembre 2020.
- ^ Stelle del circo. Egidio Palmiri, in Circo, agosto-settembre 2003, p. 17.
- ^ LEGGE 18 marzo 1968, n. 337 Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante, in Gazzetta Ufficiale. URL consultato il 18 giugno 2020.
- ^ Dieci bambini hanno cominciato a Verona un corso professionale per circensi, in Il Tempo, giugno 1988.
- ^ Circo.it. URL consultato il 24 giugno 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Raffaele De Ritis, Gli acrobati folli, Modena, 2002.
- Ruggero Leonardi, Sospeso nel vuoto, Roma, Gremese Editore, 2006, ISBN 88-8440-445-2.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 163127497 · ISNI (EN) 0000 0001 1482 9539 · LCCN (EN) no2006126036 · GND (DE) 132654709 |
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