Diegueño

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Una capanna Diegueño

I Diegueño, chiamati anche Kumeyaay, sono una tribù di Nativi americani stanziata nella California del sud, al confine col Messico. Il loro nome spagnolo è Kumiai.

I Diegueño parlano una lingua appartenente alla famiglia linguistica dello Lingue Yumane. Nel 2000 c'erano solo 161 individui che parlavano questa lingua.[senza fonte]

I Diegueño sono divisi principalmente in 2 gruppi:

  • Gli Ipai: stanziati nel nord, lungo la costa
  • I Tipai: stanziati lungo le coste del sud

Il primo europeo ad incontrare i Diegueño fu Juan Rodríguez Cabrillo. All'epoca i Diegueño vestivano con mantelli e portavano capelli molto lunghi, talvolta ornati di conchiglie e trecce. Nel 1821 il Messico conquistò il territorio della tribù fino al 1848. Poi, nel 1848, con il Trattato di Guadalupe Hidalgo, il loro territorio venne ceduto agli Stati Uniti.

Un piatto Diegueño

I Diegueño furono molto influenzati dalle altre tribù. La loro società era divisa in villaggi, controllati da un capo tribù. Uno sciamano curava i malati e gestiva le cerimonie. Le case non erano in mattoni, ma consistevano in dei pali di legno conficcati nel terreno e sormontati da un tetto di paglia o rami. Erano molto abili nella lavorazione delle ceste, che erano utilizzate per mangiare e contenere la frutta.

L'antropologa statunitense Constance Goddard DuBois ha dedicato molti dei suoi studi alla cultura e alla religione delle tribù Diegueño e Luiseño.[1]

I Diegueño erano molto legati alla tribù Luiseño. Essi praticavano il culto degli oggetti materiali e non credevano molto nelle cose mistiche. Avevano un dio chiamato Chungichnich e praticavano particolarmente i funerali. Dal 1769 molti individui passarono al Cristianesimo e vennero battezzati dagli spagnoli.

  1. ^ Laylander, p.205
  • (EN) Don Laylander, Early Ethnographic Notes from Constance Goddard DuBois on the Indians of San Diego County, in The Journal of California and Great Basin Anthropology, vol 26, n. 2, OCLC 1021940035.

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