Apollonide (poeta)
Apollonide (in greco antico: Ἀπολλωνίδης?, Apollōnídēs; III secolo a.C. – II secolo a.C.) è stato un tragediografo greco antico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Di Apollonide non si conosce alcun particolare biografico, poiché è citato senza nemmeno l'indicazione del luogo di nascita.
Tragedie
[modifica | modifica wikitesto]Due brani di drammi di Apollonide, senza l'indicazione dei titoli, sono conservati in Clemente di Alessandria[1] e in Stobeo[2]:
«Ahi ahi, o donne, tra i mortali
né oro, né tirannide o ricchezza
ha tante e varie piacevolezze
quanto di un uomo ch'è gentile e pio
il giusto senno e la rettitudineǃ»
«Lodare degnamente d'una donna
le virtù è opera da gran sofista.»
Si potrebbe pensare, comunque, dai frammenti[3], che Apollonide si situasse dopo Euripide, visto che riecheggia motivi e stilemi tipici del grande tragico ateniese, quali l'elogio della rettitudine maschile e un certo sapore misogino.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) William Smith (a cura di), Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1870.
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