Publio Sestio Capitone
Publio Sestio Capitone | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Publius Sestius Capito |
Gens | Gens Sestia |
Vigintivirato | 451 a.C. |
Consolato | 452 a.C. |
Publio Sestio Capitone (fl. V secolo a.C.) è stato un politico romano del V secolo a.C.
Consolato
[modifica | modifica wikitesto]Publio Sestio Capitone, o Publio Sestio Capitolino secondo Livio[1], fu eletto console nel 452 a.C. insieme al collega Tito Menenio Lanato[2].
La commissione, formata da Spurio Postumio Albo, Aulo Manlio e Sulpicio Camerino, inviata ad Atene per trascrivere le leggi di Solone, e quindi poterle studiare e riformare le istituzioni romane, fece ritorno in città.
Dopo molte insistenze da parte dei tribuni della plebe, patrizi e plebei concordarono per la costituzione del primo decemvirato:
«Si decise di nominare dei decemviri non soggetti al diritto d'appello e di non avere quell'anno nessun altro magistrato al di fuori di loro. Se i plebei avessero dovuto o meno prendere parte alla cosa fu argomento a lungo dibattuto. Alla fine ebbero la meglio i patrizi, a patto però che non venissero abrogate la legge Icilia riguardante l'Aventino e le altre leggi sacrate.»
451 a.C.
[modifica | modifica wikitesto]Nel 451 a.C. fece parte del primo decemvirato, che elaborò le Leggi delle X tavole, completate dal successivo decemvirato, che emise le Leggi delle XII tavole.
«Sestio, uno dei consoli dell'anno precedente, ebbe invece la nomina per aver portato l'iniziativa di fronte al senato nonostante l'opposizione del collega»
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- Tito Livio, Ab Urbe condita libri, Libro III.
- Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, Libro X.
Voci correlate
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