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Brisone di Eraclea
Brisone di Eraclea (Eraclea Pontica, 450 a.C. circa – 390 a.C. circa) è stato un matematico greco antico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Si sa poco della vita di Brisone di Eraclea, figlio del mitografo pontico Erodoro di Eraclea[1]. Potrebbe essere stato allievo di Socrate. È conosciuto principalmente grazie ad Aristotele che critica il suo metodo di quadratura del cerchio.
Diogene Laerzio fa riferimento più volte a un Brisone come maestro di vari filosofi, ad esempio dello scettico Pirrone ma, dal momento che sia Pirrone che altri dei suoi presunti discepoli sono vissuti circa un secolo dopo, è possibile che Diogene si riferisse a Brisone l'Acheo.
Insieme ai filosofi Parmenide e Melisso, Brisone di Eraclea è preso ad esempio da Dante nella Divina Commedia per dimostrare come ragionamenti sbagliati possano portare ad un'errata concezione della verità.
«"E di ciò sono al mondo aperte prove
Parmènide, Melisso, e Brisso, e molti,
li quali andavano e non sapean dove»
PI greco e quadratura del cerchio
[modifica | modifica wikitesto]Poco tempo dopo Anassagora, il primo pensatore greco a tentare di trovare un rapporto definitivo fra un cerchio e un quadrato, Antifonte e Brisone di Eraclea provarono a calcolare l'area di un cerchio usando una nuova e brillante idea: il principio di esaustione.
Se si prende un esagono e si raddoppiano i suoi lati trasformandolo in un dodecagono, e poi li si raddoppia ancora, e ancora, prima o poi si avrà un poligono con un numero di lati tanto grande da essersi trasformato in un cerchio. Prima Antifonte stimò l'area di un cerchio, calcolando l'area dei successivi poligoni -dal numero di lati sempre maggiore- in esso inscritti. Poi Brisone fece un secondo passo rivoluzionario, calcolando le aree di due poligoni, uno inscritto nel cerchio e l'altro ad esso circoscritto. Egli ipotizzò che l'area del cerchio dovesse essere compresa fra le aree dei due poligoni: questa fu probabilmente la prima volta che si determinò un risultato usando limiti inferiori e superiori.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Der Neue Pauly, Enzyklopädie der Antike, sv., 1977/1999, ISBN 3-476-01470-3
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Brisone di Eraclea, su MacTutor, University of St Andrews, Scotland.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 37304311 · ISNI (EN) 0000 0004 0308 9995 · CERL cnp00283709 · GND (DE) 102383391 |
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