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Vazimba
I Vazimba (in malgascio vaˈʒimbə̥), secondo la tradizione popolare, furono i primi abitanti del Madagascar. Nella tradizione orale essi sono generalmente descritti come un popolo di bassa statura, il che ha portato alcuni a sostenere che potesse trattarsi di pigmei migrati dalle isole che costituiscono la moderna Indonesia, stabilitisi in Madagascar tra il 100 e il 400 a.C.. Le storie sui Vazimba costituiscono un elemento significativo nella tradizione culturale e nella identità collettiva dei popoli del Madagascar, ispirando diverse credenze e pratiche in tutta l'isola.
I primi coloni del Madagascar
[modifica | modifica wikitesto]I fatti relativi ai primi insediamenti in Madagascar da parte di esploratori provenienti dalla odierna Indonesia, includendo l'epoca esatta e le modalità di questa colonizzazione, sono tuttora oggetto di studi e di controversie. Si è ipotizzato che vi siano state diverse ondate di colonizzazione.[1] Secondo questa teoria, le diverse ondate ebbero origine nella stessa regione del sud est asiatico, e condividevano la stessa cultura.
Le ricerche archeologiche e la tradizione orale hanno fornito alcune indicazioni sul presunto stile di vita di queste popolazioni.[2]I Vazimba non conoscevano la metallurgia né la coltivazione del riso e usavano armi realizzate con l'argilla. Al loro arrivo nelle antiche foreste della regione degli altopiani, i Vazimba praticavano il tavy (una tecnica di agricoltura taglia-e-brucia) per ripulire il terreno al fine di coltivare banane, tuberi, zenzero ed altri alimenti di base. Raccoglievano miele, frutta e semi commestibili e cacciavano piccola selvaggina nelle foreste. Come la loro popolazione aumentò, si stabilirono i primi villaggi, governati da capi e in seguito da re. Si ritiene che i governanti arrossassero i loro capelli utilizzando il pigmento contenuto in un fungo; l'associazione del colore rosso con la regalità è tuttora presente in molte parti del Madagascar.[2]
La tradizione orale classifica i Vazimba in base alla parte dell'isola in cui si ritiene si fossero insediati.[3] I vazimba andrano ("vazimba dell'acqua") si sarebbero stabiliti lungo i corsi dei fiumi e sulle rive dei laghi. I vazimba antety ("vazimba della terra") si sarebbero insediati nella regione degli altopiani centrali. I vazimba antsingy ("vazimba degli tsingy") avrebbero creato i loro insediamenti nelle caverne degli tsingy di Bemaraha nel Madagascar occidentale.
L'origine indonesiana delle prime popolazioni malgasce è corroborata da numerose evidenze archeologiche [4], genetiche[5], linguistiche [6], etnologiche[7] e storiche [8].
Ascesa e declino
[modifica | modifica wikitesto]Il primo periodo della storia malgascia è nota come il periodo Vazimba (faha vazimba), e coincide con l'arrivo delle prime popolazioni sull'isola e l'instaurazione di regni - spesso retti da regine - nella regione degli altopiani centrali.[9] Stando ad alcune fonti della tradizione orale,[10] il primo sovrano vazimba si chiamava Andriandravindravina.
Il secondo periodo nella storia orale inizia con la conquista degli altopiani centrali da parte dei sovrani Merina e la successiva instaurazione del regno Imerina. Ad Andriamanelo (1540-1575) - egli stesso ritenuto per metà di origine vazimba, attraverso le sue antenate la regina Rangita e la regina Rafohy - viene attribuito (assieme con i suoi successori Ralambo e Andrianjaka) il merito di avere estromesso i vazimba dalla regione degli altopiani centrali e il loro confinamento nella parte occidentale dell'isola.[10]
Si ritiene che gli ultimi vazimba siano stati annientati durante il regno di Andrianjaka (1610-1630). Tuttavia, c'è chi ritiene che i vazimba non si siano estinti, ma siano stati assimilati dalla cultura Merina.[11] Nella tradizione orale sia dei Merina che dei Betsileo ricorre il racconto di matrimoni misti tra Merina e Vazimba,[10] e alcuni autori sostengono che i Mikea, un popolo di cacciatori-raccoglitori, e i Vezo, una tribù di pescatori, entrambi concentrati lungo le coste del Madagascar occidentale e meridionale, possano essere gli attuali discendenti dei vazimba.
I Vazimba nell'immaginario popolare
[modifica | modifica wikitesto]Nella tradizione orale esistono numerose storie e leggende correlate con i Vazimba. Per esempio, si racconta di una donna vazimba chiamata Ramboamana e di un uomo vazimba chiamato Ramboabesofy, noti come tompon-tany ("padroni della terra"), che sarebbero stati i primi abitanti del Madagascar, stabilitisi nella regione di Ankavandra. La coppia ebbe due figli, chiamati Rangoromana e Zafihisoky, che la leggenda vuole siano stati i primi ad introdurre nell'isola gli zebù.[3]
I Merina fanno risalire la loro genealogia ad un uomo chiamato Ndrenavoavo e a sua sorella Pelamana, i quali sarebbero stati i primi non-Vazimba ad arrivare in Madagascar. I loro corpi sarebbero seppelliti in una foresta vicino Tsirendresaka e si dice che i loro corpi fossero venerati da tutti i Vazimba di Betsiriry. A loro volta, le popolazioni Tsirendresaka osservano una fady che proibisce l'uccisione degli zebu, in omaggio alla memoria dei vazimba e alla loro tradizione di allevare il bestiame senza ucciderlo.
Nell'odierno Madagascar è diffusa la credenza di una origine non umana dei vazimba, considerati come una sorta di mostri o di spiriti malvolenti, che tuttora si rifugerebbero in siti naturali come fiumi, caverne o gole. Alcuni di questi siti, nei quali si ritiene siano sepolti i vazimba, sono considerati sacri, e sono oggetto di pellegrinaggi e di sacrifici rituali.[2] I Vazimba sono spesso descritti come creature di bassa statura, dalla carnagione chiara o molto scura; alcune descrizioni li vogliono dotati di una faccia abnormemente allungata, con larghe labbra che nascondono denti simili a zanne. Tra le tante credenze diffuse rispetto ai Vazimba, si vuole che essi non possano toccare nessun oggetto che sia stato in contatto con il sale; nelle aree in cui si ritiene esistano antiche sepolture vazimba è vietato introdurre aglio e carne di maiale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Razafimahazo, S., Vazimba: Mythe ou Realité?, su madatana.com. URL consultato il 7 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2011).
- ^ a b c (EN) Kent, Raymond K., Early Kingdoms in Madagascar: 1500–1700, Holt, Rinehart and Winston, 1970, ISBN 0030841712.
- ^ a b (FR) Ravalitera, P., Origine Confuse des Vazimba du Betsiriry, su Journal Express. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ (EN) Burney D.A., Burney L.P., Godfrey L.R., Jungers W.L., Goodman S.M., Wright H.T., and Jull A.J., A chronology for late prehistoric Madagascar, in Journal of Human Evolution, vol. 47, 2004, pp. 25-63.
- ^ (EN) Hurles M. E. et al., The Dual Origin of the Malagasy in Island Southeast Asia and East Africa: Evidence from Maternal and Paternal Lineages, in American Journal of Human Genetics, vol. 76, 2005, pp. 894–901 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2015).
- ^ (EN) Dahl O.C., Migration from Kalimantan to Madagascar, vol. 56, n. 2, Norwegian University Press, 1991.
- ^ (EN) Lewis, M. Paul, Gary F. Simons, and Charles D. Fennig, Ethnologue: Languages of the World, 15th edition, 2005, ISBN 1-55671-159-X.
- ^ (FR) Vérin P., Madagascar, Paris, Karthala, 2000.
- ^ (EN) Bloch M., From blessing to violence: History and ideology in the circumcision ritual of the Merina in Madagascar, Press Syndicate of the University of Cambridge, 1986.
- ^ a b c (FR) Callet F., Tantara ny Andriana (Histoire des rois), Imprimerie Catholique, 1908, p. 1943.
- ^ (FR) Domenichini J.P., Antehiroka et Royauté Vazimba, su Express de Madagascar. URL consultato il 5 gennaio 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Bellwood, Peter, James J. Fox et Darrell Tryon (éds.), The Austronesians Historical and Comparative Perspectives, Australian National University, 2006
- (EN) Blench, Roger, Musical instruments and musical pratices as markers of austronesian expansion Archiviato il 23 agosto 2011 in Wikiwix., 18th Congress of the Indo-Pacific Prehistory Association, Manila, 26 March 2006.
- (FR) Deschamps, Hubert, Madagascar, Paris: Presses Universitaires de France, 1976.
- (EN) Edkvist, Ingela, The performance of tradition: an ethnography of Hira Gasy popular theatre in Madagascar, Dept. of Cultural Anthropology and Ethnology, Uppsala University, 1997.
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- (EN) Jones, Arthur M., Africa and Indonesia. The Evidence Of The Xylophone And Other Musical And Cultural Factors, Leiden, E.J.Brill, 1971.
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- (FR) Ricaut et al. (2009) A new deep branch of eurasian mtDNA macrohaplogroup M reveals additional complexity regarding the settlement of Madagascar, BMC Genomics.
- (FR) Sachs, Curt, Les instruments de musique de Madagascar, Paris, Institut d'ethnologie, 1938.
- (FR) Simon P. (2006) La langue des ancêtres. Ny Fitenin-drazana. Une périodisation du malgache des origines au siecle XVe, L'Harmattan
- (EN) Schmidhoffer, August, Some Remarks On The Austronesian Background of Malagasy Music, 2005.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85142441 · J9U (EN, HE) 987007534279505171 |
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