Super Sprint
Super Sprint videogioco | |
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Piattaforma | Arcade, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, NES, ZX Spectrum |
Data di pubblicazione | 1986 (arcade) 1987 (computer) 1989 (NES) |
Genere | Formula 1 |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Atari Games |
Pubblicazione | Atari Games, Electric Dreams Software (computer), Tengen (NES) |
Design | Robert Weatherby, Kelly Turner |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Supporto | Cassetta, floppy disk |
Preceduto da | Sprint One |
Seguito da | Championship Sprint |
Specifiche arcade | |
Periferica di input | Volante, pedale acceleratore |
Super Sprint è un videogioco arcade del 1986, sviluppato e pubblicato dalla Atari Games. Il giocatore può controllare una vettura di Formula 1 in un circuito visto dall'alto a schermata fissa. In seguito il videogioco è stato convertito per Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, NES e ZX Spectrum. Inoltre è stato reso disponibile anche per PlayStation, Game Boy Advance, Nintendo GameCube, PlayStation 2, PlayStation 3 e Xbox 360 all'interno di alcune raccolte di giochi come Midway Arcade Origins.[1]
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Ci sono diverse piste selezionabili, alcune anche con incroci, scorciatoie o tratti sopraelevati. Alle gare partecipano sempre quattro vetture, di cui nella versione arcade fino a tre possono essere controllate contemporaneamente da giocatori, tramite volante e pedale acceleratore. Nelle conversioni degli anni '80 il numero massimo di giocatori umani è ridotto a due.
Serie
[modifica | modifica wikitesto]Super Sprint è simile a una serie di videogiochi arcade prodotti dalla Kee Games (incorporata dalla Atari) nel 1976-1978 e comprendente Sprint 2, Sprint 8, Sprint 4 e Sprint One. Tutti i predecessori sono caratterizzati da grafica molto semplice con sfondo in tinta unita. Il concetto generale è sostanzialmente lo stesso, mentre il numero nel titolo indica il numero massimo di giocatori supportato.
Super Sprint fu seguito a sua volta da Championship Sprint (1986), che in versione arcade presenta in pratica differenze solo nelle piste disponibili, ma nelle conversioni aggiunge anche un editor di livelli; e da Badlands (1989), che aggiunge la componente del combattimento.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Samuel Claiborn, Midway Arcade Origins Review, su IGN, 14 novembre 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Super Sprint (JPG), in Zzap!, anno 2, n. 18, Milano, Edizioni Hobby, dicembre 1987, p. 22, OCLC 955306919.
- Super Sprint (JPG) (riedizione), in Zzap!, anno 5, n. 42, Milano, Edizioni Hobby, febbraio 1990, p. 61, OCLC 955306919.
- Super Sprint (JPG), in Hit Parade, n. 19, Milano, SIPE s.r.l., gennaio 1988, pp. 20-22.
- Super Sprint (JPG), in Commodore Computer Club, n. 50, Milano, Systems Editoriale, febbraio 1988, p. 107, OCLC 955780203.
- (EN) The making of... Super Sprint, in Retro Gamer, n. 68, Bournemouth, Imagine Publishing, settembre 2009, pp. 58-66, ISSN 1742-3155 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Super Sprint, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Super Sprint, su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) Super Sprint, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.
- (EN) Kim Lemon, Super Sprint, su Lemon64.com.
- (EN) Super Sprint, su SpectrumComputing.co.uk.
- (EN) Super Sprint, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- Super Sprint, su adb.arcadeitalia.net.
- Roberto Nicoletti, Super Sprint, su Ready64.org.
- (FR) Super Sprint, su CPC-power.com.
- (EN) Super Sprint, su Atarimania.com - ST TT Falcon.
Controllo di autorità | BNF (FR) cb171513472 (data) |
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