Cimitero dei colerosi di Afragola
Cimitero dei colerosi | |
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Tipo | civile |
Confessione religiosa | cattolica |
Stato attuale | dismesso |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Afragola |
Costruzione | |
Periodo costruzione | probabilmente dopo il 1656 |
Data apertura | dopo il 1656 |
Mappa di localizzazione | |
Il cimitero dei colerosi di Afragola fu un cimitero edificato, probabilmente dopo il 1656, ad Afragola, presso la chiesa della Scafatella e la strada provinciale 341 Capo Mazzo - Cinquevie.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Il cimitero fu costruito probabilmente dopo il 1656, anno in cui si diffuse l'epidemia di peste dell'11 giugno ad Afragola, che provocò la morte di 1.300 abitanti, ed ospitava i morti appestati di Afragola e Casalnuovo di Napoli.[1][2]
XX secolo
[modifica | modifica wikitesto]Dagli anni 1960 l'ex cimitero divenne una discarica, consistente in una collina di terra coperta di rovi,[3][4][5] ubicazione scelta dal Comune, nei pressi della località Marziasepe, in cui non erano ancora state edificate abitazioni;[6] quest'ultima fu poi dismessa negli anni 1980 e furono istituiti dei consorzi di bacino.[6]
In seguito alla dismissione, inoltre, furono effettuate delle bonifiche dell'area a causa dei rifiuti tossici scaricati nella vecchia discarica; infatti, all'epoca non furono prese misure preventive come la geomembrana, un impermeabilizzante utilizzato per impedire al liquame di penetrare nelle falde.[6]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Fino agli anni '50 il cimitero era circondato da un muro di un metro e mezzo circa.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Montanaro, 2005.
- ^ AASMP, p. 234.
- ^ Marco Di Caterino, Terra dei fuochi, tour tra le colline veleni accanto ai campi coltivati, in Il Mattino, 5 settembre 2016. URL consultato il 27 luglio 2019.«Per trecento metri […] uno dei cigli di questa strada è costeggiato da una collinetta che oscilla dai due ai tre metri di altezza, completamente formata da amianto e vecchi copertoni. Qualche decina di tonnellate di veleni, appena coperti da brandelli di plastica.»
- ^ Adriana Pollice, Afragola, la Tav parte male, in Il manifesto, 17 giugno 2017. URL consultato il 27 luglio 2019.«Accanto alla Tav c’è una megadiscarica chiusa, Scafatella: una collina di immondizia»
- ^ Alessio Gemma, Una collina di rifiuti minaccia la Tav, in La Repubblica, 22 maggio 2015. URL consultato il 27 luglio 2019..
- ^ a b c d Domenico Corcione, Una discarica vi seppellirà, su vetusetnovus.blogspot.com, Vetus et Novus, 30 settembre 2018. URL consultato il 27 luglio 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Montanaro (a cura di), Amicorum sanitatis liber: profili biografici dei più illustri medici, sanitari e benefattori del tempo passato di Afragola, Arzano, Caivano, Cardito, Casandrino, Casavatore, Casoria, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano e Sant'Antimo, Istituto di Studi Atellani, 2005.
- Atti dell'Accademia di scienze morali e politiche, vol. 91, Accademia nazionale di scienze morali e politiche, 1980.