Dalpiaziella brevicauda
Dalpiaziella | |
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Fossile di Dalpiaziella brevicauda | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Superordine | Elopomorpha |
Ordine | Anguilliformes |
Famiglia | Paranguillidae |
Genere | Dalpiaziella |
Specie | D. brevicauda |
La dalpiaziella (Dalpiaziella brevicauda) è un pesce osseo estinto, appartenente agli anguilliformi. Visse nell’Eocene medio (circa 48 – 50 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Italia, nel famoso giacimento di Monte Bolca.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo pesce, di dimensioni medie, poteva superare la lunghezza di 30 centimetri. Era dotato di un corpo allungato simile a quello di una murena attuale, ma la coda era piuttosto corta e insolitamente alta. La testa era stretta, dotata di occhi piccoli e di un’apertura boccale estremamente profonda, molto simile a quella delle murene. La pinna dorsale si originava appena dopo la testa, e correva lungo tutto il dorso per unirsi a quella caudale (piuttosto appuntita), la quale confluiva in quella anale per poi terminare all’incirca a metà del corpo. Le pinne pettorali erano molto piccole.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Dalpiaziella brevicauda venne descritta per la prima volta nel 1962 da Cadrobbi, sulla base di resti fossili ottimamente conservati e ritrovati nella famosa Pesciara di Bolca, in provincia di Verona. Dalpiaziella appartiene a una radiazione di anguilliformi arcaici, i Paranguillidae, probabilmente imparentati con le murene attuali. Un’altra forma assai simile è Paranguilla, i cui fossili sono stati ritrovati nello stesso giacimento.
Paleobiologia
[modifica | modifica wikitesto]Dalpiaziella doveva avere uno stile di vita simile a quello delle attuali murene, nascondendosi negli anfratti rocciosi per poi predare pesci più piccoli nelle lagune tropicali europee dell’Eocene.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cadrobbi M., 1962 – Gli anguilliformi fossili di Monte Bolca conservati nel Museo dell’Istituto di Geologia dell’Università di Padova, Mem. Istituti Geol. e Mineral. Univ. Padova, 22:1-90, figg. 3, tavv. 12
- A.F. Bannikov. 2014. The systematic composition of the Eocene actinopterygian fish fauna from Monte Bolca, northern Italy, as known to date. Studi e ricerche sui giacimenti terziari di Bolca, XV - Miscellanea paleontologica 12:23-34
- G. Carnevale, A. F. Bannikov, G. Marramá, J. C. Tyler, and R. Zorzin. 2014. The Pesciara-Monte Postale Fossil-Lagerstätte: 2. Fishes and other vertebrates. Rendiconti della Società Paleontologica Italiana 4:37-63