Maionese

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Maionese
Origini
Luoghi d'origineBandiera della Francia Francia
Bandiera della Spagna Spagna
DiffusioneMondiale
Dettagli
Categoriasalsa
Ingredienti principali

La maionese è una salsa cremosa e omogenea, generalmente di colore bianco o giallo pallido, che viene prevalentemente consumata fredda. Gli ingredienti principali sono tuorlo d'uovo e olio, a cui si possono aggiungere aceto, sale, succo di limone o senape.

Si tratta di un'emulsione stabile di olio vegetale con tuorlo d'uovo; l'aceto o il succo di limone aiutano l'emulsionamento[1] oltre a conferire aroma. Con l'aggiunta di altri ingredienti assume vari nomi.

Il primo documento scritto della ricetta della salsa si trova nel manoscritto in catalano Art de la Cuina, llibre cuina menorquina del s. XVIII di Fra Francesco Roger (frate francescano del Real Monasterio de Santa Clara)[2]. Il nome della salsa in questo testo era aioli bo.

Il nome maionese viene dal francese mayonnaise, a sua volta probabilmente dal nome del porto di Mahón a Minorca, nelle isole Baleari, in Spagna, in ricordo della conquista da parte di Richelieu nel 1756[3][4]. Il cuoco di Richelieu avrebbe dedicato la salsa al condottiero nel momento di gloria[5]. È attestata in italiano fin dal 1858[6].

La maionese è una delle salse alla base della classica cucina francese, ed è fondamentale per molte altre preparazioni fredde: per questa è anche detta "salsa condottiera"[5]. Per esempio:

La maionese è comunemente usata come condimento per le patate fritte e per il pesce in tutta Europa, come base per l'insalata russa e dell'insalata capricciosa in Italia, sul pollo freddo e le uova sode in Francia, nei tramezzini nei paesi anglosassoni e nei panini imbottiti in Nord America.

Una maionese fatta in casa contiene fino all'85% di grassi, limite oltre il quale l'emulsione non è più stabile; le maionesi in commercio hanno un contenuto di grassi generalmente compreso tra il 70 e l'80%. Le maionesi a basso tenore di grassi contengono amidi, gel di cellulosa o altri ingredienti analoghi per simulare la consistenza della maionese normale.

Dato che viene preparata con uova crude, la maionese può essere veicolo di infezione da Salmonella enteritidis. I prodotti industriali ne sono invece esenti, dato che generalmente il prodotto subisce una pastorizzazione.

Utilizzi alternativi

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Oltre al più noto impiego alimentare, la maionese senza sale è talvolta utilizzata come impacco per i capelli secchi grazie alle qualità ammorbidenti dell'olio e del tuorlo – ricco di lecitine e fosfolipidi – e per le proprietà lucidanti degli acidi (aceto o limone). Prima di lavare i capelli, lasciare agire almeno mezz'ora mezza tazza di maionese, coprendo la chioma con un sacchetto di plastica.

Ricetta tradizionale

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La ricetta tradizionale prevede l'uso di olio d'oliva e aceto o succo di limone, ed un emulsionante che sia il tuorlo o l'albume dell'uovo oppure entrambi. È importante usare tutti gli ingredienti alla stessa temperatura[5]. Alcune preparazioni di nouvelle cuisine indicano invece l'olio di cartamo. Si considera fondamentale sbattere costantemente con la frusta la salsa durante l'aggiunta dell'olio, un cucchiaio per volta, assicurandosi che venga ben incorporato prima di aggiungere il successivo. Se il gusto dovesse risultare troppo forte, può essere attenuato aggiungendo dello yogurt.

L'aggiunta di una piccola quantità di senape aiuta a stabilizzare l'emulsione perché contiene un emulsionante.

Maionese incollata

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Per legare insalate composte si usa una variante detta "incollata", che prevede l'aggiunta di gelatina di carne o pesce; si aggiungono 100 mL di gelatina ogni 200 g di maionese[5].

Preparazione casalinga

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Ingredienti tradizionali della maionese

La maionese si prepara aggiungendo lentamente olio ad un tuorlo d'uovo già sbattuto e mescolato con sale, succo di limone e/o aceto, e talvolta viene aggiunta della senape per dare un sapore più deciso e per aiutare a mantenere l'emulsione stabile. Mentre si versa l'olio, l'insieme viene sbattuto vigorosamente con una frusta da cucina per aiutare l'addensamento. Tutti gli altri ingredienti sono aggiunti all'inizio del processo per evitare che si formino grumi. Può capitare anche che i vari componenti della maionese non leghino subito, e allora tale maionese viene definita "impazzita". Per recuperarla si deve iniziare a lavorare con le fruste un altro tuorlo d'uovo a cui si aggiunge lentamente la maionese non riuscita. Il tuorlo dell'uovo, infatti, contiene lecitina, che funziona da emulsionante.

Preparazione con mixer ad immersione

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In alternativa alla frusta azionata manualmente, si può utilizzare un mixer ad immersione; quest'ultima via, rispetto all'originale frusta, permette il raggiungimento di risultati migliori ed in minor tempo. Gli ingredienti vanno messi tutti insieme nel bicchiere del frullatore ad immersione, si posizionano le lame del frullatore sul fondo del bicchiere e si inizia ad emulsionare a media velocità, senza sollevare troppo le lame dal fondo. Una volta che l'olio è ben unito all'uovo s'inizia a risalire lentamente con le lame il bicchiere per amalgamare le parti di olio rimanenti, non ancora ben incorporate nella salsa, con un solo movimento.

  1. ^ La chimica della maionese, su innovidea.org. URL consultato il 7 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2021).
  2. ^ (CA) Art de la Cuina, llibre cuina menorquina del s. XVIII de Fra Francesc Roger (blog), su cuinadel18.wordpress.com, 23 luglio 2013. URL consultato il 12 ottobre 2016.
  3. ^ Carlo Battisti e Giovanni Alessio, Dizionario etimologico italiano, III, Firenze, Barbera, 1950-57, p. 2321, SBN IT\ICCU\LIA\0963830.
  4. ^ Alberto Nocentini, L'etimologico, con la collaborazione di Alessandro Parenti, Milano, Le Monnier-Mondadori Education, 2010, p. 658, ISBN 978-88-00-20781-2.
  5. ^ a b c d Marco Guarnaschelli Gotti, Grande enciclopedia illustrata della gastronomia, a cura di Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Milano, Mondadori, 2007 [1990], p. 656, ISBN 978-88-04-56749-3.
  6. ^ Tullio De Mauro e Marco Mancini, Garzanti etimologico, Milano, Garzanti, 2000, p. 1158, ISBN 88-02-05693-5.

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