Marta Grande

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Marta Grande

Presidente della 3ª Commissione Affari Esteri della Camera dei deputati
Durata mandato21 giugno 2018 –
28 luglio 2020
PredecessoreFabrizio Cicchitto
SuccessorePiero Fassino

Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
XVII: Movimento 5 Stelle
XVIII:
- Movimento 5 Stelle (fino al 21/06/2022)
- Insieme per il futuro (dal 21/06/2022)
CircoscrizioneXVII: Lazio 1
XVIII: Lazio 2
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoIndipendente (dal 2022)
In precedenza:
M5S (fino al 2022)
IC (2022)
Titolo di studioLaurea in lingue e commercio internazionale
Università

Marta Grande (Civitavecchia, 22 novembre 1987[1]) è una politica italiana, deputata alla Camera nella XVII e XVIII legislatura della Repubblica Italiana, eletta con il Movimento 5 Stelle per poi seguire la scissione di Luigi Di Maio in Insieme per il futuro nel 2022.

Nata a Civitavecchia, dove si è diplomata al liceo scientifico nel 2006 con 87/100,[2][3] si laurea in Lingue e commercio internazionale presso l'Università dell'Alabama per poi continuare gli studi con un master universitario di primo livello in European Studies ("studi europei") presso la Luiss Guido Carli nel 2011. È laureata anche in "Relazioni internazionali" presso l'Università degli Studi Roma Tre.[4]

Attività politica

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Elezione a deputato

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Il 3-6 dicembre 2012 si candida[5] alle cosiddette "elezioni Parlamentarie" del Movimento 5 Stelle, una procedura per la selezione dei candidati alle elezioni politiche del febbraio 2013. Candidata alle politiche, è stata eletta alla Camera dei deputati per la circoscrizione Lazio 1[1] nella lista Movimento 5 Stelle: la proclamazione formale è avvenuta il 5 marzo 2013,[1] quindi l'insediamento ufficiale è avvenuto il successivo 15 marzo, giorno in cui è iniziata la XVII Legislatura.

Dal 7 maggio 2013 è membro della 3ª Commissione Affari esteri e comunitari[1]. Da luglio 2013 è membro del comitato permanente sulla politica estera e relazioni esterne dell'Unione Europea, mentre dal 2015 è membro e segretario del comitato permanente sui diritti umani e membro del comitato permanente sull'attuazione dell'agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Da ottobre 2014 è capogruppo per il Movimento 5 Stelle nella Commissione parlamentare d'inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro.[6]

Alle elezioni politiche del 2018 viene rieletta deputata, sia pure nella circoscrizione Lazio 2.

Dal giugno 2018 è Presidente della 3ª Commissione permanente Affari esteri della Camera dei Deputati, carica che ricopre per due anni, sino al luglio 2020. Al rinnovo biennale dell'ufficio di presidenza, infatti, non viene ricandidata, poiché gli accordi interni alla maggioranza (PD, Leu, IV e M5S), diversa da quella (M5S e Lega) che l'aveva eletta, prevedano l'elezione dello storico esponente PD, Piero Fassino.

Nel giugno 2021 viene eletta Presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ed il 21 giugno diviene inoltre vice-presidente della stessa Assemblea. Dal 18 luglio dello stesso anno diviene Presidente.

Il 21 giugno 2022 segue la scissione di Luigi Di Maio dal Movimento 5 Stelle, a seguito dei contrasti tra lui e il presidente del M5S Giuseppe Conte, per aderire a Insieme per il futuro (Ipf).[7][8]

Alle elezioni europee del 2024 si candida con Pace Terra Dignità, lista pacifista promossa da Michele Santoro, raccogliendo circa 880 preferenze nella circoscrizione centrale piazzandosi penultima e senza essere eletta.[9][10]

Il 15 marzo 2013 il quotidiano Libero avanza dubbi circa la validità, in Italia, dei titoli di studio esteri di Grande sostenendo che un Bachelor of Arts non equivalga ad una laurea italiana:[11] nonostante nel curriculum vitae[5] con cui proponeva la sua candidatura alle elezioni politiche 2013 avesse esplicitato di possedere un Bachelor of Arts[12] il quotidiano avanza critiche rispetto alla validità di questo titolo.
Ciò genera una polemica riportata anche sui maggiori quotidiani[13][14][15] che porta Grande a produrre documenti del possesso del bachelor e l'attestato di validità rilasciato dal consolato di Miami che "attesta a chiare lettere che il titolo ha valenza sul territorio statunitense"[16].
Il 24 marzo, in seguito ai molti commenti sul suo profilo Facebook e sul suo blog che chiedono ulteriori chiarimenti sulla effettiva durata del suo corso di studi, Grande pubblica un secondo post[3] in cui spiega la tempistica ed il sistema di crediti funzionante nella University of Alabama in Huntsville, riportando un "attestato di frequenza" compilato dalla sua tutor americana.

Durante un suo intervento alla Camera dei Deputati del Parlamento Italiano in data 24 giugno 2014, in qualità di portavoce del suo gruppo, chiedeva al Governo Italiano di intervenire nella questione Ucraina e impegnarsi affinché le atrocità di quel conflitto avessero termine.

Verso il finale del suo intervento contro il Governo Ucraino l’Onorevole Marta Grande chiede un intervento del Governo Italiano mostrando erroneamente una foto tratta da un film. L’intervento fa capire che pensasse che la foto fosse originale, la stessa rappresentava l’immagine di un soldato con un braccio in mano: “la foto di un soldato Ucraino mentre tiene tra le mani sogghignando in modo ineffabile il braccio semi carbonizzato di una donna. Chiediamo a questo Governo signor Presidente di impedire che l’Italia venga accostata e considerata tanto debole da non sapersi opporre a politiche scellerate che possono riassumersi tutte in quella singola, terribile immagine”. Le immagini in questione provenivano in realtà da un film horror.[17] in un'intervista ammetterà di aver scelto il riferimento fotografico sbagliato.[quale intervista?]

  1. ^ a b c d Dalla sua scheda sul sito della Camera dei deputati. URL consultato in data 27 marzo 2013.
  2. ^ La maturità delle ministre: il "dramma" della Boschi, l'incubo della Madia
  3. ^ a b Marta Grande, Crediti formativi e Credit Hours, su martagrande.it, 24 marzo 2013. URL consultato il 27 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2013).
  4. ^ Marta Grande, Lauree, master e fango, su martagrande.it, 15 marzo 2013. URL consultato il 27 marzo 2013.
  5. ^ a b Scheda di candidatura di Marta Grande alle Parlamentarie 2012[collegamento interrotto] in beppegrillo.it, 2012. URL consultato in data 27 marzo 2013.
  6. ^ Camera.it - XVII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - GRANDE Marta, su camera.it. URL consultato il 20 febbraio 2017.
  7. ^ Claudia Bozza, Emanuele Buzzi, M5S, oltre 60 seguono Di Maio. La Lega diventa primo partito: i nuovi equilibri in Parlamento, in Corriere della Sera, 22 giugno 2022. URL consultato il 22 giugno 2022.
  8. ^ Scissione M5s, chi sono i 51 deputati che hanno seguito Di Maio nel nuovo gruppo, su Il Fatto Quotidiano, 22 giugno 2022. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  9. ^ Marta Grande, su paceterradignita.it. URL consultato il 15 giugno 2024.
  10. ^ Circoscrizione III : ITALIA CENTRALE, su elezioni.interno.gov.it. URL consultato il 15 giugno 2024.
  11. ^ Enrico Paoli, La grillina Grande come Giannino. Giallo sulle lauree all'estero, in liberoquotidiano.it, 15 marzo 2013. URL consultato il 27 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2014).
  12. ^ Candidato, su rousseau.movimento5stelle.it. URL consultato il 20 febbraio 2017.
  13. ^ Matteo Cruccu, Marta Grande e «il giallo della laurea», in corriere.it, 15 marzo 2013. URL consultato il 13 ottobre 2014.
  14. ^ Mario Ajello, M5S, Marta Grande e quei diplomi sospetti presi in Alabama, in messaggero.it, 16 marzo 2013. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2014).
  15. ^ repubblica.it, 16 marzo 2013, http://www.repubblica.it/politica/2013/03/15/news/m5s_mangili_si_dimette_da_senatrice_il_marito_risposta_alle_accuse_di_inciucio-54648991/. URL consultato il 13 ottobre 2014.
  16. ^ Lauree, master e fango | Marta Grande, su martagrande.it. URL consultato il 20 febbraio 2017.
  17. ^ Massimiliano Di Pasquale, Perché la propaganda russa trova terreno fertile in Italia?, su stradeonline.it. URL consultato il 4 aprile 2022.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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