Francesca Archibugi

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Francesca Archibugi durante l'Italian Film Festival a Tokyo, 3 maggio 2008

Francesca Archibugi (Roma, 16 maggio 1960) è una regista e sceneggiatrice italiana.

Francesca Archibugi è nata in una famiglia intellettuale romana. Figlia dell'urbanista Franco Archibugi e della poetessa Muzi Epifani, è cresciuta insieme a numerosi fratelli e sorelle, tra cui lo studioso di teoria politica ed economica Daniele Archibugi. Si è spesso ispirata sarcasticamente alle proprie vicende familiari nei suoi film, in particolare Mignon è partita, Il grande cocomero e Lezioni di volo.

Viene scelta per strada a sedici anni per interpretare la parte di Ottilia nel film Rai Le affinità elettive, diretto da Gianni Amico, tratto dall'omonimo romanzo di Goethe. Nel modo più casuale incontra il cinema. Finito il liceo, dove incontrerà Battista Lena, suo compagno tuttora, si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia, in qualità di regista.[1] Giovanissima, si diploma con un cortometraggio che vince numerosi festival internazionali[2].

Dirige altri quattro cortometraggi tra cui La piccola avventura (1983) sui bambini disabili e continua sporadicamente a interpretare ruoli di attrice. A teatro interpreta Cressida nel Troilo e Cressida di Shakespeare diretta da Pierluigi Pizzi. Al cinema partecipa al film La caduta degli angeli ribelli (1981) di Marco Tullio Giordana. Gira il cortometraggio Un sogno truffato (1984) prodotto da Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi, che indicherà sempre come uno dei suoi maestri. Nel 1985 vince il premio Solinas per la migliore sceneggiatura[3].

Dopo l'apprendistato al Centro Sperimentale di Cinematografia, la frequentazione di Furio Scarpelli e del corso di sceneggiatura di Leo Benvenuti, esordisce dietro la macchina da presa con Mignon è partita (1988), un ritratto amaro della famiglia che descrive le prime esperienze e delusioni sentimentali degli adolescenti. Il film si aggiudica cinque David di Donatello (miglior regista esordiente, migliore sceneggiatura, miglior attrice protagonista: Stefania Sandrelli, miglior attore non protagonista: Massimo Dapporto e miglior suono), due Nastri d'Argento, una Concha de Oro al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián e numerosi premi internazionali[4].

Francesca Archibugi sul set

Il secondo film è Verso sera (1990), con Marcello Mastroianni e Sandrine Bonnaire. Si parla degli anni di piombo e del difficile rapporto tra un padre professore di letteratura russa, comunista, e il giovane figlio movimentista. Il film vince il David di Donatello come miglior film, Marcello Mastroianni il Nastro d'argento e numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero[5].

Con Il grande cocomero (1993), la Archibugi affronta il tema della neuropsichiatria infantile attraverso il ritratto della famiglia infelice di una dodicenne epilettica. Il film si ispira a un saggio del neuropsichiatra infantile Marco Lombardo Radice e alle sue esperienze al reparto di via dei Sabelli a Roma. Il film vince due David di Donatello (miglior film e migliore sceneggiatura) e il premio OCIC e della Giuria Ecumenica al Festival di Cannes[6].

Nel 1994 gira Con gli occhi chiusi, tratto da un romanzo di Federigo Tozzi, in cui narra un complesso intreccio d'amore nella violenta campagna senese dei primi anni del Novecento. Tra gli interpreti Marco Messeri (vincitore del Nastro d'argento), Laura Betti, Stefania Sandrelli, Sergio Castellitto e Debora Caprioglio.

La strana storia della banda sonora (1997) è un documentario musicale su un progetto del marito Battista Lena. Racconta la vita di una comunità di un paese della provincia senese attraverso i componenti di una banda che si prepara per un concerto al fianco di grandi musicisti jazz, fra cui Enrico Rava, per il festival Umbria Jazz. Presentato al Festival di Venezia, vince il premio Jean Rouch per il miglior documentario.

L'albero delle pere (1998), presentato al Festival di Venezia, affronta il rapporto fra un figlio adolescente costretto a essere troppo maturo davanti a una madre resa fragile dalla tossicodipendenza. Il film vince il premio OCIC della Giuria Ecumenica, la medaglia d'oro della Settimana del cinema europeo di Madrid, e la Grolla d'Oro del cinema italiano come miglior regista[7].

Ritrae Ornella Muti in Domani (2001) sul terremoto in Umbria del 1997, un film corale girato interamente dal vero in un paese distrutto e sotto ordinanza di sgombero generale. Il film ottiene il Premio speciale della giuria al festival di Tokyo.

Dopo la partecipazione al film Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno di Laura Betti (2001), torna a dirigere un film con Giovanna Mezzogiorno e due esordienti diciottenni in Lezioni di volo (2006). Del 2009 è il suo lavoro Questione di cuore, con Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart nel ruolo di due uomini che si incontrano in una sala di rianimazione, pellicola che vince il premio Alabarda d'oro per la miglior sceneggiatura. Vince anche il premio Suso Cecchi D'Amico al Bif&st 2010 per la migliore sceneggiatura. Il film viene selezionato per rappresentare l'Italia agli EFA, gli Oscar europei[8].

Del 2012 è il docufilm Giulia ha picchiato Filippo, con Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, insieme a un collage di testimonianze, prodotto dal Dipartimento per le pari opportunità e trasmesso da Rai 1 per la Giornata Internazionale contro la violenza alle donne. Vince il Peace Award sotto il patrocinio dell'UNICEF nella XVII edizione del festival Capri-Hollywood.

Nel 2015 scrive insieme al regista Paolo Virzì la sceneggiatura de La pazza gioia, lungometraggio vincitore, nel 2017, di cinque David di Donatello e cinque Nastri d'argento, e per il quale Francesca Archibugi si aggiudica nello stesso anno il premio Suso Cecchi D'Amico[9][10].

Nel 2016 iniziano le riprese della serie TV in dodici puntate per Rai 1 Romanzo famigliare, con Giancarlo Giannini e Vittoria Puccini[11].

Insieme a Paolo Virzì, Francesco Piccolo e Stephen Amidon, scrive la sceneggiatura di Ella & John: The Leisure Seeker, lungometraggio con l'attrice britannica Helen Mirren e l'attore canadese Donald Sutherland in concorso alla Mostra internazionale d'arte cinematografica[12].

Nel 2017 iniziano le riprese del lungometraggio tratto dal libro del giornalista Michele Serra Gli sdraiati, del quale la Archibugi oltre che regista, è anche sceneggiatrice insieme a Francesco Piccolo[13].

Nel 2022 torna sui grandi schermi come regista de Il colibrì e sceneggiatrice di Siccità di Paolo Virzì.

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«Francesca Archibugi è per me il simbolo della persistenza di un modello tradizionale e forte della comunicazione per immagini, suoni e parole. Ogni suo film parla di qualcosa che le somiglia - perché il mondo è così meraviglioso e terribile prima che tutto diventi inerte, egoista e muto con l'accesso all'età adulta? -, la sua visione delle cose e degli uomini mescola una curiosità disperata ed uno scetticismo buio con uno humour vigile, secondo una miscela in cui avverto sempre, anche nei film meno riusciti, un'intelligenza non comune. La sua messa in scena e le sue inquadrature sono molto semplici, la sua visione delle cose tutt'altro.»

«Bisogna essere davvero bravi per ottenere qualcosa di simile, e lo è Francesca Archibugi, da sempre architetto dei sentimenti, investigatrice delicata e forte del cuore della gente, eccellente direttrice d'attori e analista d'Italia.»

Cortometraggi

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Sceneggiatrice

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Riconoscimenti

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Francesca Archibugi durante le riprese di Lezioni di volo
  1. ^ Ex allievi CSC, su fondazionecsc.it. URL consultato il 30 ottobre 2024.
  2. ^ repubblica.it, Francesca Archibugi. Biografia e filmografia, in trovacinema.repubblica.it. URL consultato il 31 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2017).
  3. ^ Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze, Francesca Archibugi | MYmovies, su mymovies.it. URL consultato il 31 agosto 2017.
  4. ^ Biografia di Francesca Archibugi. URL consultato il 31 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2017).
  5. ^ note, su daviddidonatello.it. URL consultato il 31 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2007).
  6. ^ Francesca Archibugi - Regista - Biografia e Filmografia - Ecodelcinema, su ecodelcinema.com. URL consultato il 31 agosto 2017.
  7. ^ note, su filmclub.it.
  8. ^ Film Questione di cuore (2009) di Francesca Archibugi, su iicbruxelles.esteri.it. URL consultato il 31 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2017).
  9. ^ A Francesca Archibugi e a Paolo Virzì il premio Suso Cecchi D'Amico - gonews.it, in gonews.it, 15 luglio 2017. URL consultato l'11 settembre 2017.
  10. ^ La sceneggiatrice Francesca Archibugi parla de La pazza gioia, 25 agosto 2017. URL consultato l'11 settembre 2017.
  11. ^ Francesca Archibugi: "I rapporti madre figlia? Restano un vero mistero", in Spettacoli - La Repubblica, 26 gennaio 2017. URL consultato l'11 settembre 2017.
  12. ^ Paolo Virzì - The Leisure Seeker, in La Biennale di Venezia, 15 agosto 2017. URL consultato l'11 settembre 2017.
  13. ^ "Gli sdraiati" diventa un film. Archibugi: "Bisio padre tutto da scoprire", in Spettacoli - La Repubblica, 23 giugno 2017. URL consultato l'11 settembre 2017.
  14. ^ Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze, Mignon è partita (1988), su mymovies.it. URL consultato il 31 agosto 2017.
  15. ^ Vetrina Cinema - Premi e Classifiche - Nastro d'Argento 1994, su italymedia.it. URL consultato il 31 agosto 2017.
  16. ^ Sky Cinema, Nastri d'Argento 2016 La pazza gioia conquista Taormina | Sky CINEMA, su cinema.sky.it. URL consultato il 31 agosto 2017.
  17. ^ a b Enrico Lancia, Ciak d'oro, su books.google.it. URL consultato il 13/04/20.
  18. ^ Stampa Estera - Il Globo d'Oro, su Stampa Estera. URL consultato il 31 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2015).
  19. ^ Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig.ra Francesca Archibugi

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Controllo di autoritàVIAF (EN218149106273368492218 · ISNI (EN0000 0001 1458 3380 · SBN CFIV139717 · LCCN (ENn95092285 · GND (DE139927131 · BNF (FRcb139802052 (data) · J9U (ENHE987007257864005171